Paola Pisano, ministra dell'innovazione del governo conte bis

Chi è Paola Pisano, la ministra dell’Innovazione del Governo Conte Bis

Eletta “donna più influente nel digitale” in Italia per il 2018 e Assessore all’Innovazione del Comune di Torino, Paola Pisano, classe 1977, lo scorso 5 settembre è stata eletta Ministra dell’Innovazione per il Governo Conte bis.

Ma chi è Paola Pisano e perché la scelta di Conte di istituire il nuovo ministero dell’innovazione?

Dalle docenze in Disruptive Innovation e Innovazione e modelli di business innovativi all’Università di Torino, alla direzione del Centro di innovazione tecnologica multidisciplinare dell’ateneo e presidenza della commissione aziendale del dipartimento di Informatica. Queste sono solo alcune delle esperienze nel settore che portano oggi Paola Pisano a dirigere uno dei ministeri fondamentali, ma sottovalutati, per un Italia che vuole e ha bisogno di cambiare.

La nuova Ministra, avrà infatti il fondamentale compito di occuparsi della trasformazione digitale di questa Italia ancora troppo ancorata a processi, tecnologie e sistemi vecchi, lenti e mal funzionati.

Il Presidente Conte crede fortemente in questa nuova linea di cambiamento, volendo così l’istituzione di un Ministero che si dedichi, in tutto e per tutto, all’innovazione, dando così una spinta, radicale e decisiva, ai tanto già annunciati principi di digitalizzazione e semplificazione all’interno della macchina pubblica.

Nel futuro più prossimo, quindi, avremmo il primo dipartimento per la trasformazione digitale e un dipartimento dedicati al digitale che, oltre ad affiancare l’operato del Ministero, avranno come braccio operativo la neo nata Agenzia per l’Italia Digitale.

Paola Pisano promotrice delle Smart Cities?

Uno dei temi su cui la nuova Ministra è però particolarmente brava, è quello legato ai concetti di Smart Cities. A Torino ha sviluppato numerosi progetti che, in linea con i concetti di Smart Cities, semplificano e migliorano la vita dei cittadini, oltre a semplificare e velocizzare la macchina burocratica dell’Ente.

Ad esempio, la sperimentazione delle auto a guida autonoma e dei droni, l’introduzione del 5G e la digitalizzazione dei servizi delle pubbliche amministrazioni.

Paola Pisano, però, dall’esperienza torinese non classifica la sua Città come un modello di Smart City vero e proprio, bensì l’operato della sua amministrazione ha voluto promuovere e incentivare aziende e imprenditori che, attraverso le proprie idee e tecnologie, sapessero rendere “più digitale“, quindi “più smart“, il Capoluogo piemontese.

Smart City si, quindi, ma anche sharing economy, promozione e diffusione di nuove idee e tecnologie che insieme portano al raggiungimento di un obiettivo comune: la semplificazione e la digitalizzazione dei servizi pubblici per un rapporto sempre più diretto con i cittadini. Logico pensare come da qui, inevitabilmente, si venga a migliorare la qualità della vita del cittadino e il modo in cui sceglie di vivere la Città.

Proponiamo UrbisMap come Geoportale Nazionale al nuovo Ministro dell’innovazione? Perché no!

Scherzi a parte, UrbisMap, come detto più volte, apprezza particolarmente i concetti di Smart Cities, ma ancor di più le idee e i progetti che aiutano a semplificare, velocizzare e rendere sempre più accessibile l’amministrazione pubblica.

UrbisMap nasce proprio da questi concetti e dalla necessità di eliminare l’enorme divario tra pubblico e privato per l’accesso ai dati territoriali, tra cui quelli urbanistici, catastali e normativi.

Quindi, si al nuovo Ministero per l’innovazione e alla definizione, reale e concreta, di nuovi processi di semplificazione, digitalizzazione e accessibilità pubblica su tutto il territorio nazionale.