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Piani di Protezione Civile: obblighi e doveri comunali

I piani di protezione civile sono un importante strumento di pianificazione comunale, indispensabili per far fronte a qualsiasi evento calamitoso che può colpire un determinato territorio. Contenenti tutte le attività operative da eseguire in caso calamità, atte a salvaguardare e soccorrere la popolazione soggetta al rischio, devono altre sì tutelare il sistema produttivo, il patrimonio culturale e quello ambientale.

La progettazione dei Piani di protezione civile, oltre ad essere obbligatoria per i Comuni italiani, in sintesi prevede:

  • definizione degli obiettivi e l’organizzazione delle azioni in caso di calamità naturali;
  • definizione dei responsabili di piano e delle singole funzioni;
  • creazione protocolli di attivazione e procedure di lavoro;
  • digitalizzazione e diffusione anche tramite tecnologie GIS;
  • individuazione delle aree di attesa della popolazione non soggette ai rischi (come scuole e palestre), aree di ricovero della popolazione non soggette a rischi (alberghi, ostelli, case private) e aree di ammassamento dei soccorsi e delle risorse;
  • individuazione delle sedi idonee ad ospitare i Centri Operativi e delle vie di fuga;
  • organizzazione delle strutture operative relative al livello di piano.

Per la progettazione del Piano di protezione civile comunale, ci si deve ovviamente attenere alle disposizioni già in vigore sul territorio, dettate dal resto della pianificazione comunale, provinciale, regionale e nazionale.

Ma quali sono gli obblighi da parte delle Amministrazioni comunali, oltre alla redazione del piano stesso?

La redazione del Piano, così come l’istituzione della Protezione Civile locale, sono fondamentali per la gestione delle emergenze, l’attuazione delle misure di sicurezza, la definizione di responsabilità e compiti, ma soprattutto la salvaguardia di cittadini, animali e beni.

Proprio per la popolazione è fondamentale che il Comune, così come gli altri organi ai quali piani deve far riferimento (Unione di Comuni, Provincia e Regione), renda disponibile e consultabile il Piano di Protezione civile comunale e che venga sempre aggiornato.

Una volta entrato in vigore, il Piano dev’essere facilmente reperibile e consultabile dalla cittadinanza, in quanto contiene una serie di informazioni utili alla stessa in caso di calamità, ad esempio i modelli di intervento, in cui si riportano le così dette aree di emergenza.

Le aree segnalate sul piano, che devono essere visibilmente riconoscibili, sono le aree di attesa, luoghi di primo ritrovo per la popolazione e di ricongiungimento per le famiglie, le aree e strutture di accoglienza, nelle quali destinare la popolazione colpita, e le aree di ammassamento di soccorritori e risorse.

Tali aree devono essere raggiungibili attraverso un percorso sicuro, possibilmente pedonale, e segnalato con apposita cartellonistica stradale, così come dettato dalla normativa della Protezione Civile Nazionale.

Come rendere facilmente accessibile ai cittadini il Piano di Protezione Civile

Oltre ai metodi più tradizionali, quali la stampa cartacea (ma poco funzionale) e la cartellonistica stradale per la segnalazione delle aree di soccorso, di attesa e accoglienza, un sistema web-gis, facilmente utilizzabile da smartphone, può essere lo strumento giusto per la fase di accessibilità, divulgazione e consultazione del piano.

In Sardegna, esiste un Sistema informativo di Protezione Civile regionale (SIPC), sul quale i Comuni devono obbligatoriamente pubblicare i propri piani di protezione civile e gestire le emergenze. Il sistema, però, non è accessibile alla cittadinanza, ma solo alla Pubblica Amministrazione, restando così un mero strumento interno per la gestione delle azioni di emergenza.

Un web-gis come UrbisMap, invece, consente la pubblicazione gratuita dei Piani di protezione civile (a qualsiasi livello). Grazie alla sua facilità di utilizzo, tramite qualsiasi dispositivo, i cittadini, anche in fase di piena emergenza, potranno accedere alla mappa, geo-localizzarsi e vedere dove si trova l’area di attesa e le strutture di emergenza più vicine da poter raggiungere.

In Sardegna sono diversi i Comuni che hanno scelto di pubblicare il proprio Piano di protezione civile su UrbisMap. Ad esempio, Olbia e i Comuni della Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai.

La velocità nell’acquisire l’informazione viene nettamente migliorata. Un servizio ai cittadini, ma anche uno strumento fondamentale per la Pubblica Amministrazione che si prefigge di divenire sempre più smart e digitale.

Per avere maggiori informazioni sulla pubblicazioni dei piani su UrbisMap scrivici tramite la pagina contatti!