Geoportale UrbisMap: passato, presente e futuro

UrbisMap non si ferma mai!

Dall’ultimo aggiornamento abbiamo continuato a lavorare per migliorare sempre di più il nostro Geoportale, caricando con costanza nuovi strumenti urbanistici e affinando la user experience.

Facciamo insieme un breve sunto degli aggiornamenti più salienti:

  • Mappa nazionale del dissesto idrogeologico ISPRA, che fornisce il quadro di riferimento sulla pericolosità per frane e alluvioni di tutto il territorio nazionale e gli indicatori di rischio relativi a popolazione, famiglie, imprese, beni culturali e immobili;
  • Mappa delle cabine primarie, fondamentale per l’individuazione delle cabine di alta tensione, alle quali aziende e privati che vogliono dar vita ad una Comunità Energetica Rinnovabile (CER), potranno allacciarsi;
  • Carta Geologica: offre un quadro generale delle informazioni geologiche di una determinata area, molto utile in fase di programmazione territoriale, soprattutto per la la prevenzione e riduzione del dissesto idrogeologico;
  • Carta della Natura: utilizzata per le valutazioni ambientali, individuazione delle reti ecologiche, pianificazione e analisi degli scenari di un territorio;
  • Sistemi Catastali – Origini degli assi: mappe che forniscono una rappresentazione delle origini catastali. Le origini catastali, basate sulla proiezione Cassini-Soldner, sono quei punti di riferimento sui quali si basa il sistema catastale italiano. Questi centri di riferimento, identificati da una coppia di coordinate x e y, variano nel territorio italiano e sono in tutto 849 (31 di grande estensione e 818 di piccola estensione). Servono per ricostruire tutte le informazioni catastali di una determinata area geografica;
  • Comune Affiliato: con questa dicitura viene indicato un Comune che beneficia dei servizi di UrbisMap, certificando anche la bontà dei dati caricati sul Geoportale;
  • Catasto delle Frane di alta quota nelle Alpi: la raccolta di informazioni sulle frane che avvengono negli ambienti alpini di alta quota, è uno dei primi elementi conoscitivi da acquisire per poter definire eventuali scenari di pericolosità e rischio;
  • Punti Fiduciali: abbiamo caricato sul Geoportale UrbisMap i punti fiduciali di tutto il territorio nazionale, ovvero i punti di riferimento utilizzati come appoggio per ogni rilievo topografico di aggiornamento catastale. Questi punti ti permetteranno di realizzare i tuoi rilievi in modo corretto.

È stato fatto inoltre un grandissimo lavoro di implementazione dati, che ha portato al caricamento di numerosissimi strumenti urbanistici aggiornati a livello nazionale, tra PRG, PUC, PAI, Piano di Classificazione Acustica e alcune mappature di usi civici (Sardegna).

Tutte le novità appena descritte sono disponibili con la versione Freemium di UrbisMap. Per cui, per visualizzarle e consultarle, ricordati di accedere al tuo account UrbisMap! 

Non ne hai ancora uno? Registrarsi è gratuito e semplicissimo, basterà solo un indirizzo e-mail! In più, per i nuovi iscritti che stanno accedendo al Geoportale per la prima volta, abbiamo pensato ad una breve guida introduttiva che ti accompagnerà nella consultazione e nell’utilizzo di tutti gli strumenti a tua disposizione! Cosa aspetti? Iscriviti subito!

Quasi un anno di UrbisMap Premium: nuove funzioni in arrivo sul Geoportale!

Parliamo ora delle novità legate al nostro amato Pacchetto Premium che tra un mese spegnerà la sua prima candelina. 

Dopo il lancio del Pacchetto a maggio 2023, abbiamo costantemente lavorato per migliorare un prodotto che già così è stato apprezzato tantissimo! 

Fra le novità, DISPONIBILI DA OGGI, vi presentiamo:

  • SEGNALIBRI: è un’estensione del nostro “strumento misura” e ti permette di disegnare su mappa, salvare i disegni che crei, personalizzarli come preferisci tramite colori identificativi, titoli, caselle di testo o note, e stamparli. Puoi trovare tutti i disegni salvati nella sezione “i tuoi segnalibri”, che funzionerà appunto come raccoglitore di tutti i tuoi lavori;
  • SLIDER WMS CATASTO: strumento che consente di regolare il grado di trasparenza da applicare al layer del catasto;
  • IMMAGINI GEOREFERENZIATE SCARICABILI: come sappiamo, la georeferenziazione è definita come attribuzione di coordinate geografiche ad un elemento grafico, quindi consente ad una mappa priva di informazione geografica, di essere posizionata correttamente sulla superficie terrestre. Su UrbisMap è ora possibile esportare le immagini georeferenziate di ciò che si sta visualizzando sulla schermata, utilizzando tutti i piani e i layers presenti sul nostro Geoportale. Grazie a questa nuova funzione puoi esportare le immagini georeferenziate di uno o più tematismi (PUC, PAI, ecc) di una determinata porzione di territorio. Puoi inoltre importare e visualizzare queste stesse immagini sui sistemi gis, nei quali verranno collocate spazialmente nella posizione corretta. 

Le nuove funzioni introdotte nel nostro Geoportale rappresentano un passo avanti significativo nel soddisfare le esigenze dei nostri utenti in modo più efficiente ed efficace.

Dall’introduzione di strumenti di personalizzazione avanzati alla semplificazione dei processi, ci impegniamo costantemente a migliorare l’esperienza dei nostri utenti e a soddisfare le loro esigenze in continua evoluzione.

Siamo curiosi ed entusiasti di vedere come queste nuove implementazioni contribuiranno a rendere UrbisMap Premium ancora più utile, coinvolgente e soddisfacente.

Continueremo ad ascoltare e fare tesoro dei feedback che ci date e a migliorare costantemente il nostro servizio per offrire soluzioni sempre più innovative e all’avanguardia che semplifichino ogni giorno il lavoro dei nostri clienti! 

Non sei ancora un utente Premium? Acquista subito il Pacchetto e inizia a semplificare il tuo lavoro!

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UrbisMap: caricati più di 100 nuovi dati urbanistici sul Geoportale!

Il nuovo anno è iniziato da pochi mesi e in un batter d’occhio siamo già arrivati a Marzo!

Il tempo è volato, ma le novità sono già tante: è stato fatto un grande lavoro di aggiornamento dati urbanistici sul Geoportale, abbiamo ripreso il nostro amato UrbisMap Tour con le prime tappe in Sardegna e la previsione di nuove date oltre Isola nei prossimi mesi e abbiamo attivato la prima convenzione con l’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Cagliari.

Tra la fine del 2023 e i primi mesi di questo 2024 sono stati caricati sul nostro webgis più di 100 nuovi dati, aggiornati a livello nazionale. 

Molti dei piani urbanistici, soprattutto PUC e PRG, pubblicati negli ultimi mesi, riguardano la Sardegna (per esempio con Triei, Terralba, Carloforte…), la Campania (Procida, Bosco Reale, Caserta…), la Liguria (Ceriale, Beverino, Alta Val Tidone…) la Sicilia (Messina, Agrigento, Modica..) e il Lazio (Alatri, Orte…).

Delle significative implementazioni a livello nazionale legate ai layers sono state sicuramente:

  • Mappa nazionale del dissesto idrogeologico ISPRA, che fornisce il quadro di riferimento sulla pericolosità per frane e alluvioni di tutto il territorio nazionale e gli indicatori di rischio relativi a popolazione, famiglie, imprese, beni culturali e immobili.
  • Mappa delle cabine primarie, fondamentale per individuare le cabine di alta tensione alle quali aziende e privati che vogliono dar vita ad una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) potranno allacciarsi. 
  • Carta Geologica, che offre un quadro generale delle informazioni geologiche di una determinata area, molto utile in fase di programmazione territoriale, soprattutto per la prevenzione e riduzione del dissesto idrogeologico.
  • Carta della Natura, utilizzata per le valutazioni ambientali, individuazione delle reti ecologiche, pianificazione e analisi degli scenari di un territorio.

Tra i dati urbanistici pubblicati recentemente ricordiamo anche:

-Il Piano di Classificazione Acustica di Triei, Esterzili, Tula e Ceriale

-La variante del PAI di Olbia (2023)

-La variante del reticolo idrografico e fasce di strahler di Sant’Antioco

-La variante al PAI (piena) di Sant’Antioco

A livello regionale, sono stati implementati numerosi e importanti strumenti urbanistici della Calabria, nello specifico il PAI (piena, frana e erosione costiera) e la vincolistica che ricade sui territori della regione.

Sono stati caricati inoltre gli usi civici di ben due comuni: Pattada e Cabras (Sardegna).

Come ti avevamo già raccontato in questo precedente articolo, gli usi civici possono risultare spesso complessi, soprattutto la loro esatta collocazione rispetto al territorio.

Negli ultimi anni, soprattutto in Sardegna, i terreni ad uso civico sono stati al centro di numerosi dibattiti e di riforme legislative, mirate a garantire una migliore e maggiore gestione di tali risorse.

Avere a disposizione una loro mappatura è dunque un bene preziosissimo che semplifica non pochi processi urbanistici.

Cogliamo anche l’occasione per ricordarti che, fra i tanti servizi dedicati alla Pubblica Amministrazione, UrbisMap offre, per i Comuni che lo richiedono, il servizio di ricerca e mappatura dei terreni ad uso civico.

Lavori per una Pubblica Amministrazione e vuoi ricevere maggiori informazioni sul nostro servizio legato agli usi civici? Contattaci tramite e-mail: info@urbismap.com

Come consultare i nuovi dati urbanistici pubblicati sul Geoportale

dati urbanistici, mappa dissesto idrogeologico

Tutte le novità appena descritte sono disponibili con la versione Freemium di UrbisMap. Per cui, per visualizzarle e consultarle, ricordati di accedere al tuo account UrbisMap.

Non ne hai ancora uno? Registrarsi è gratuito e semplicissimo, basterà solo un indirizzo e-mail, cosa aspetti?

Dopo aver effettuato l’accesso troverai tutti gli aggiornamenti tra la seconda e la terza tab, ovvero la tab dati e la tab layers.

Qui potrai effettuare la tua ricerca tramite l’apposita barra, filtrando per territorio regionale (ad esempio inserendo la parola chiave “Sardegna” o “Liguria”) oppure inserendo direttamente il nome del piano specifico (ad esempio “carta geologica”). Cliccando su uno dei risultati ottenuti con la ricerca il piano verrà visualizzato sulla mappa

In alternativa, puoi ricercare i dati interrogando direttamente la mappa, cliccando sul punto geografico di tuo interesse e visualizzare nell’area di dialogo a destra, e all’interno della tab dati, le informazioni urbanistiche riguardanti quel punto.

L’obiettivo principale di queste pubblicazioni è quello di implementare sempre più dati per offrire un sistema unico e completo a cittadini, tecnici, liberi professionisti ed enti pubblici, su cui consultare piani urbanistici, normative e vincoli di tutto il territorio nazionale. 

Vuoi avere accesso a più strumenti? Passa a UrbisMap Premium!

Con l’abbonamento a Premium, disponibile nella versione da 12 o 24 mesi, tecnici e liberi professionisti che operano nel settore dell’edilizia, dell’urbanistica, delle energie rinnovabili e dell’immobiliare, hanno accesso a strumenti avanzati e dedicati pensati per semplificare tantissimi processi legati alla loro professione.

Scopri e acquista UrbisMap Premium!

Se invece vuoi ricevere informazioni più specifiche riguardo i nuovi dati pubblicati sul Geoportale, scrivici utilizzando il form sottostante!

UrbisMap: salutiamo il 2023, accogliamo il 2024!

Il 2024 bussa ormai alla porta: concludiamo il capitolo di un anno ricco di sfide, successi e crescita, ripercorrendo il viaggio che è stato il 2023 per la nostra azienda.

Come sempre, facciamo insieme un riassunto di quelli che sono stati i momenti chiave dell’anno che sta per finire per UrbisMap.

Da Gennaio sono cambiate tante cose: è stato un anno dedicato allo sviluppo della nostra azienda tra eventi e duro lavoro per migliorare tutti quegli aspetti che rendono unico il Geoportale UrbisMap!

Urbis Tour

urbis tour

Un grandissimo trampolino di lancio per noi è stato l’avvio dell’ “Urbis Tour” che ci ha permesso di incontrare tecnici, liberi professionisti e Pubblica Amministrazione e soprattutto di poterci confrontare con loro.

Ma in cosa consiste?

Sono, essenzialmente, delle giornate, organizzate in tutta la Sardegna e dedicate alla formazione, durante le quali presentiamo e formiamo i partecipanti sul funzionamento di tutte le versioni di UrbisMap: Freemium, Premium e Premium PA.

La nostra prima tappa è stata Olbia verso fine Settembre, per poi spostarci in altre località della Sardegna come a Monserrato, per un evento formativo dedicato ai Geologi e siamo stati invitati a Cagliari presso la sede degli Architetti per un altro evento dedicato al loro Ordine. 

Una tappa d’eccezione è stata Genova, in cui siamo atterrati in occasione della 40esima Assemblea ANCI, alla quale abbiamo fieramente partecipato in qualità di unico espositore tech sardo.

Durante l’Assemblea, abbiamo potuto presentare UrbisMap a livello nazionale e il nostro focus principale è stata la Pubblica Amministrazione. Entrambi sono stati motivi di grande orgoglio per la nostra azienda.

Piccolo grande spoiler: il tour continuerà anche nel 2024, quindi se non abbiamo ancora tenuto un evento nel tuo Comune ma ti piacerebbe organizzarne o richiederne uno, scrivici, siamo sempre a disposizione!

UrbisMap’s Academy

urbismap's academy

Un’altra grande new entry è stata la UrbisMap’s Academy! 

Premessa: non siamo una scuola di formazione, ma ci piace, e pensiamo che sia importante, investire nei talenti e trasmettere il nostro sapere a nuove persone. Per questo motivo, a novembre, abbiamo ideato e lanciato il nostro primo corso di formazione per diventare tecnico GIS.

Il corso, rivolto ad ingegneri, architetti, geometri, geologi e periti, ma anche appassionati della materia e studenti, è mirato a fornire le basi, immediatamente pratiche, per realizzare e gestire sistemi informativi territoriali, che serviranno nella professione di tecnico GIS in ambito urbanistico, edilizio, ambientale e tecnologico.

Passiamo alle novità tecniche!

Iniziamo col botto: UrbisMap Premium

Come ben sai, nel 2023 abbiamo lanciato il nostro, ma anche vostro, amato Pacchetto Premium, il servizio in abbonamento dedicato a tecnici e liberi professionisti.

Grazie ai suoi strumenti avanzati, UrbisMap Premium semplifica ogni giorno il lavoro di architetti, ingegneri, geometri, geologi, periti e non solo!

È stata la novità sicuramente più apprezzata e per questo vi ringraziamo con tutto il cuore: è una soddisfazione immensa per noi ricevere i vostri feedback e i vostri consigli su come migliorare un prodotto, che già così com’è, state amando!

Già da adesso, ma ancora di più nel 2024, stiamo lavorando e continueremo a lavorare e a migliorare le funzioni del Pacchetto Premium, apportando numerose migliorie anche grazie ai vostri preziosi consigli.

Insomma, Premium è l’alleato ideale se lavori nel settore dell’edilizia, dell’immobiliare e delle energie rinnovabili, quindi se non l’hai ancora acquistato, cosa stai aspettando? Per l’anno nuovo, regalati un lavoro più semplice e veloce, acquista subito!

Cos’è cambiato all’interno del Geoportale?

Se utilizzi spesso UrbisMap, ti sarai sicuramente accorto che sono cambiate un po’ di cose.

Grazie al lavoro dei nostri tecnici abbiamo potuto migliorare l’interfaccia del Geoportale, rendendola più leggibile, chiara e funzionale. È stato possibile, inoltre, affinare i servizi già in essere per la Pubblica Amministrazione, migliorare la qualità dei dati presenti su UrbisMap.com, aggiungerne di nuovi e potenziare il back e il front-end di tutto il sistema.

I buoni propositi per il 2024!

Cosa ci aspettiamo dal 2024? Se le aspettative sono alte, le ambizioni lo sono ancora di più!

Fieri di quello che abbiamo raggiunto nel 2023, per il nuovo anno abbiamo come obiettivo una crescita a 360 gradi, che vedrà protagoniste tantissime novità legate a tutti gli aspetti di UrbisMap

Sicuramente presenteremo un Pacchetto Premium aggiornato, migliorato e ancora più performante, proprio imperdibile insomma! (Ti ho già detto che per il nuovo anno sarebbe proprio un bel regalo? Dagli un’occhiata dai!

L’Urbis Tour, come già annunciato, non si fermerà..anzi: prevediamo di portare UrbisMap in maggiori posti possibili! Per il momento abbiamo già in programma alcune date in Sardegna, ma speriamo di riuscire a organizzare qualche tappa in Italia, accrescendo la presenza di UrbisMap a livello Nazionale

Anche l’ Academy prevede interessanti novità: il corso per tecnico GIS è stato un successo e, perchè no, potrebbe ripetersi anche nel 2024! Quindi, se sei interessato, contattaci subito e scrivici quale argomento ti piacerebbe affrontare nei nostri corsi!

Il super recap di fine anno è terminato, giuro, grazie per essere arrivato fino alla fine di questa lettura! Ti vogliamo ringraziare anche per l’anno trascorso insieme e per la fedeltà riposta.

Approfittiamo di questo momento per augurarti sinceramente delle serene e felici feste, tieniti pronto: le novità del 2024 sono vicinissime!

A presto, UrbisMap Staff.


Urbismap: pubblicati i piani nazionali di zone sismiche e climatiche

Negli ultimi anni stiamo assistendo a forti e preoccupanti cambiamenti climatici che stanno destabilizzando la struttura dei nostri territori, non solo nazionali, ma mondiali. Questo da il via ad una concatenazione di episodi naturalistici importanti, come alluvioni o terremoti, che scombussolano l’assetto ambientale a cui eravamo abituati. Mettiamo dentro questo prospetto una guerra tra potenze mondiali che sono in grado di influire sulla nostra quotidianità (es: nella distribuzione del gas) e capiamo che siamo di fronte a delle importanti problematiche sociali, ambientali e climatiche che non possono più essere tralasciate.

Sono di questi giorni le notizie che riportano una serie di terremoti nella nostra penisola e, per ridurre gli effetti sul patrimonio pubblico e privato, lo Stato già da tempo si è concentrato sulla classificazione di tutto il territorio in termini di pericolosità sismica, ovvero differenziando tutto lo stivale per zone sismiche in base all’intensità con cui il fenomeno si potrebbe presentare, definite in base allo studio degli avvenimenti passati e da cui derivano norme e regolamenti per la costruzione o l’adeguamento degli edifici, pubblici e privati.

Recentemente è stato aggiornato il piano delle zone sismiche, in cui si suddivide il territorio nazionale in quattro zone: si va dalla zona uno che ha la probabilità più alta che capiti un forte terremoto, sino alla zona quattro dove la probabilità che capiti un terremoto è molto bassa. Rispetto al passato viene ora eliminata la dicitura di territorio “non-classificato” e a ciascuna zona viene attribuito un valore d’azione sismica, di cui si deve tener conto in fase di progettazione e realizzazione delle nuove costruzioni, o durante il recupero del patrimonio esistente.

Le novità introdotte con l’aggiornamento sono state pienamente recepite e ulteriormente affinate, grazie anche agli studi svolti dai centri di competenza (Ingv, Reluis, Eucentre). Il piano è stato recentemente pubblicato sul nostro Geoportale Urbismap, dal quale interrogando la mappa si ottiene in risposta tutta l’informativa urbanistica locale e nazionale, tra cui la classificazione sismica, accompagnata da tutte le norme, i vincoli e le regole speciali introdotte dall’aggiornamento.

Zone climatiche nazionali

Come detto in precedenza, siamo in un periodo di transizione dove dobbiamo fare i conti con quanto accade nel mondo. Da questa considerazione generale deriva la recente decisione del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani di ridurre il consumo di gas nella penisola rimodulando il calendario d’utilizzo dei sistemi di riscaldamento, in luoghi pubblici e privati, regione per regione, ovvero spostando di 15 giorni l’accensione rispetto ai precedenti standard e anticipando di una settimana lo spegnimento.

Il piano ministeriale prevede anche l’abbassamento di un grado centigrado per tutti gli edifici, che dovrà quindi settarsi a diciassette gradi per quelli ad uso produttivo e a diciannove per le restanti costruzioni, abitazioni incluse, fatta eccezione per ospedali, asili nido e scuole materne, case di riposo e piscine.

Tutto questo è stato attuato usufruendo della classificazione climatica di tutto il territorio nazionale, data dal D.P.R. n.412 del 26/08/1993, allegato A, e le sue successive modifiche, in cui si stabilisce la classificazione climatica di oltre 8000 comuni italiani in relazione alla loro temperatura media durante l’anno. Temperature che devono necessariamente essere prese in considerazione per la definizione dei calendari legati al riscaldamento degli edifici, ma anche per la classificazione energetica degli stessi.

Le zone climatiche italiane sono sei e vengono classificate in ordine crescente di rigidità: A (<600 GG), B (600 – 900 GG), C (901 – 1400 GG), D (1401 – 2100 GG), E (2101 – 3000 GG), F ( >3000 GG), dove per GG si intende “gradi giorno” ovvero la somma della differenza (solo quella positiva) tra la temperatura interna decretata da ogni Paese (fissata a 20°C) e la temperatura media esterna. Tanto è più alto il valore, tanto più rigido risulta il clima dello specifico territorio.

Partendo, da questa classificazione delle zone climatiche, considerando le condizioni ambientali attuali, specifiche per ogni zona d’Italia, il Ministro della transizione ecologica ha potuto stabilire il nuovo calendario sull’utilizzo del riscaldamento, in vigore dallo scorso 22 ottobre.

Perché consultare il piano delle zone climatiche su Urbismap?

Urbismap da la possibilità a tutti di consultare su mappa il piano delle zone climatiche. Quest’ultimo suddivide il territorio nazionale nelle 6 zone e all’interrogazione di uno specifico territorio è possibile conoscere la specifica classificazione climatica e i GG (gradi giorno), con cui un tecnico potrà redigere le relazioni termiche necessarie per la costruzione di nuovi edifici o la ristrutturazione del patrimonio esistente, rendendo quest’ultimi più efficaci da punto di vista energetico.

Nuovi piani anche in Sardegna: pubblicate le mappe delle aree non idonee all’installazione di impianti a fonti energetiche rinnovabili

L’ulteriore piano appena pubblicato su Urbismap riguarda solo la regione Sardegna e individua le aree e i siti non idonei all’installazione d’impianti a fonti rinnovabili. Il piano, definito dall’Assessorato all’Industria, in collaborazione con gli Assessori della difesa dell’ambiente e degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica tramite Deliberazione n.59/90 del 27/11/2020, detta le linee guida per l’autorizzazione di specifici impianti alimentati da fonti rinnovabili, come fotovoltaico ed eolico.

Il piano ha certamente come obiettivo la tutela ambientale e del paesaggio regionale, oltre che della biodiversità e del patrimonio storico e culturale, ma vuole anche perseguire gli obiettivi energetici previsti entro il 2030 con cui la regione, attraverso l’installazione di impianti di generazione da fonte rinnovabile, produrrà circa 2-3 TWh di energia elettrica ulteriore rispetto a quella esistente.

Nell’ottica di fornire un quadro di riferimento il più possibile completo, su Urbismap è stato pubblicato oltre al layer del piano, che permette di visualizzare su mappa le aree e i siti classificati come non idonei all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, anche le tavole, le tabelle e gli allegati della deliberazione, con tutti i riferimenti che consentono la più adeguata classificazione dell’area.

Le disposizioni si applicano alle seguenti tipologie di impianto, da cui derivano ulteriori classi, per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile:

  • Impianto fotovoltaico al suolo e solare termodinamico;
  • Impianto eolico;
  • Impianto di generazione elettrica da biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas;
  • Impianto idroelettrico;
  • Impianto geotermoelettrico.

Il riconoscimento di non idoneità di una specifica area o sito ad accogliere una tipologia d’impianto dipende anche dalle caratteristiche dimensionali dell’impianto stesso da realizzare, oltre che dall’esistenza di specifici vincoli riportati nelle restanti normative vigenti, regionali e comunali, sia per quanto riguarda aree e siti sensibili, sia per elementi presenti nel territorio (es: reti stradali o ferroviarie, aeroporti, condotte idriche, etc etc).

Come visualizzare i nuovi piani su Urbismap

Il procedimento per visualizzare i nuovi piani sul Geoportale è molto semplice. Tutti i piani di cui abbiamo parlato, nazionali e non, sono consultabili da qualsiasi utente interrogando la mappa su un punto di proprio interesse. Una volta entrati su Urbismap.com, possiamo cliccare sul punto geografico e visualizzare nell’area di dialogo le informazioni urbanistiche connesse al punto, quindi anche i nuovi piani pubblicati. Oppure, possiamo visualizzare il piano senza dover necessariamente interrogare la mappa, andando prima sulla tab layer e selezionando il piano specifico al quale siamo interessati, ad esempio “classificazione sismica” o “zone climatiche” o ancora “aree non idonee fonti rinnovabili”.

Vuoi avere informazioni più specifiche su Urbismap o i Piani appena pubblicati? Scrivici, puoi farlo compilando il form sottostante.

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    Il servizio di mappatura degli usi civici comunali

    Tra i vari servizi che Urbismap offre alla Pubblica Amministrazione, e di cui non vi abbiamo mai parlato, c’è quello di mappatura degli usi civici comunali, ovvero di quei terreni, boschi e fiumi su cui gravano diritti reali perpetui di godimento che spettano alla collettività, istituiti con Reggio Decreto e Legge n.1766 del 1927.

    In Sardegna, le funzioni amministrative in materia di usi civici, compreso l’accertamento dei terreni gravati da uso civico, sono esercitate dall’Assessorato regionale dell’agricoltura, la riforma agro – pastorale e dall’ARGEA, che oltre al Regio Decreto e alla Legge n.1766 fanno riferimento alla Legge regionale n.12 del 14 marzo 1994.

    L’uso civico, a oggi, costituisce vincolo paesaggistico per cui, nei terreni in cui grava lo stesso, non è possibile l’edificazione e come tale, in caso di richieste di costruzione, è sempre necessaria l’autorizzazione paesaggistica.

    Il problema per i Comuni, però, non è tanto la gestione di queste aree, ma ancor prima la loro reale ubicazione in relazione alle mappe d’impianto catastali sulle quali vennero posizionati in origine tali vincoli.

    Ma Urbismap, cosa può fare per i Comuni per quanto riguarda gli usi civici? Vediamo nel dettaglio il servizio offerto

    Status quo degli usi civici

    Come anticipato, l’originaria ubicazione degli usi civici comunali venne redatta sulle mappe d’impianto catastali, ovvero si decretò che sul Foglio x Mappale x della mappa d’impianto, di n metri quadrati, fosse posizionato il vincolo ad uso civico. Nel tempo però, la gestione dei terreni ad uso civico in quanto tali venne meno, e le mappe d’impianto subirono non poche modifiche date da frazionamenti, fusioni e altre modifiche catastali per cui le Amministrazioni persero il controllo sulla reale ubicazione e dimensione di tali terreni.

    L’individuazione puntuale delle terre ad uso civico sull’attuale catasto diviene, quindi, non poco complessa. Motivo per cui, sempre più spesso, le Amministrazioni si affidano a professionisti e servizi esterni per l’accertamento di tali terreni, la loro attuale ubicazione e consistenza.

    Urbismap - mappatura terre usi civici comunalie

    Individuazione puntuale e mappatura degli usi civici sul catasto comunale attuale

    Negli ultimi decenni, le Amministrazioni, in primis le regioni e gli assessorati di competenza, hanno dato nuovo lustro e valorizzazione delle terre ad uso civico, istituendo bandi e finanziamenti destinati alle Amministrazioni comunali per il loro recupero. Il problema, però, stava a monte, ovvero nell’individuazione puntuale di tali vincoli sull’attuale territorio comunale, quindi sul catasto odierno.

    Per poter eseguire un’esatta mappatura delle terre destinate ad uso civico, infatti, è necessario effettuare ricerche mirate, di tipo storico, giuridico e catastale, per cui non sempre le amministrazioni comunali hanno tempo e competenze per poterle effettuare.

    Nasce così il servizio di mappatura delle terre destinate ad uso civico offerto da Urbismap.

    Il servizio è caratterizzato dall’esecuzione iniziale di diverse attività:

    • Ricerca e acquisizione delle mappe di impianto catastali comunali, presso il catasto e l’archivio di stato, e l’inventario delle terre decretate con Regio Decreto;
    • Le determinazioni e i decreti istituiti dalla Regione di riferimento;
    • Acquisizione dell’attuale catasto comunale e importazione su sistema webgis Urbismap;
    • Digitalizzazione, importazione e georeferenziazione delle mappe di impianto su sistema webgis UrbisMap, sovrapposte al catasto attuale precedentemente importato.

    La sovrapposizione del catasto storico a quello attuale è possibile grazie ad alcuni punti e perimetri che nel tempo rimangono, più o meno, invariati. Successivamente, e dopo aver georeferenziato le mappe, si inizia ad individuare la posizione delle terre gravate da uso civico sull’attuale catasto comunale.

    A questo punto, si possono avere diverse casistiche:

    • La particella identificata nella mappa d’impianto presenta la medesima geometria nella mappa catastale attuale;
    • La particella identificata nella mappa d’impianto è il risultato della somma di più particelle identificate nella mappa catastale attuale;
    • La somma delle particelle identificate non coincide perfettamente con i perimetri risultanti dalla mappa storica. In questo caso, il vincolo ricade solo su alcune porzioni di mappali che per essere identificate si tiene conto della posizione assunta sui mappali adiacenti, della georeferenziazione e della superficie dichiarata in inventario dalla Regione.

    Nell’ultimo caso, quindi, capita che delle attuali particelle catastali l’uso civico non ricada totalmente sulla sua superficie, per cui, grazie alla nostra attività di ricognizione, mappatura e georeferenziazione è possibile individuare la posizione esatta del vincolo sulla singola particella catastale.

    Consegna delle nuove mappe e del nuovo elenco delle terre ad uso civico

    Il servizio di Urbismap per le terre ad uso civico si conclude con la realizzazione della mappa completa e aggiornata degli attuali terreni gravati dall’uso civico, la sua pubblicazione sul webgis Urbismap, accompagnata da una relazione tecnico-descrittiva e una tabella su file Excel in cui si riporta il confronto tra i dati catastali attuali, quelli storici e quelli presenti nell’inventario prodotto dalla Regione di competenza.

    La pubblicazione della mappa su Urbismap, disponibile e accessibile a tutti, non solo alla Pubblica Amministrazione di riferimento, permette una miglior comprensione e individuazione del vincolo sulla totalità del territorio comunale, una maggior gestione e rispetto dello stesso, e una migliore programmazione per il recupero e la valorizzazione di tali terreni.

    Un esempio, è il lavoro eseguito da Urbismap per gli usi civici del Comune di Villasimius, come si vede dall’immagine sopra.

    Lavori per una Pubblica Amministrazione e vuoi avere maggiori informazioni sul servizio di UrbisMap dedicato agli usi civici? Scrivici utilizzando il form sottostante, oppure via e-mail a info@urbismap.com

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      PTPR Lazio: approvato con deliberazione del consiglio un nuovo aggiornamento

      Avevamo già pubblicato tempo fa un articolo dove parlavamo dei diversi piani paesaggistici regionali presenti su Urbismap. Oggi siamo qui per aggiornarvi, in particolare, sul PTPR Piano Paesaggistico Regionale Lazio.

      Torniamo a parlare del lavoro che facciamo e che più ci contraddistingue, ovvero la ricerca e pubblicazione dei dati territoriali a livello nazionale. Cerchiamo sempre di rimane aggiornati su modifiche e nuove pubblicazioni, perché la pubblicazione dei Piani urbanistici, su tutto il territorio italiano, rimane sempre il nostro miglior lavoro.

      Il nuovo piano disciplina l’uso dell’intero territorio laziale, salvaguardando i vincoli del paesaggio e fornendo certezze agli enti locali, agli operatori del settore e ai cittadini con efficacia solo nelle zone vincolate, riconosciute come beni paesaggistici, del patrimonio naturale e culturale secondo gli articoli 134 del D.lvo 42/2002

      “Con l’approvazione del nuovo PTPR abbiamo raggiunto un grande traguardo. Sono stati superati i precedenti contrasti istituzionali attraverso la sottoscrizione di un accordo con il ministero della Cultura che ha permesso di contemperare le richieste ministeriali con le proposte dell’Amministrazione regionale: un positivo risultato che consentirà al Lazio di avere finalmente un efficace strumento di salvaguardia e pianificazione. Il Piano Territoriale, pertanto, è frutto della concertazione con il ministero e della collaborazione con gli enti locali e gli operatori del settore, mentre i suoi principi fondanti sono la semplificazione e la certezza delle norme per assicurare una maggiore trasparenza e una corretta gestione del territorio”

      Massimiliano Valeriani, assessore Politiche Abitative, Urbanistica, Ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento, Smaltimento e Recupero della Regione Lazio

      Il testo approvato dal Consiglio regionale prevede che non vengano ricompresi tra i beni paesaggistici diffusi (come fasce costiere, lacuali, corsi d’acqua, tutelati per legge ai sensi dell’articolo 142 del Codice) le zone ‘territoriali omogenee’ come il centro storico e la cosiddetta ‘città consolidata, così come quelle ricomprese nei piani pluriennali di attuazione; in questo modo, per l’approvazione degli strumenti urbanistici e delle varianti sarà necessario il parere paesaggistico solo se ricadenti in aree vincolate.

      Inoltre, non serve l’autorizzazione paesaggistica per interventi di demolizione e ripristino a seguito di ‘repressione degli abusi edilizi’; è prevista la deroga per le opere pubbliche anche se non inserite negli strumenti urbanistici; è recepito il nuovo articolo sulle disposizioni speciali per i territori colpiti da eventi calamitosi ed, infine, è prevista la riformulazione per la procedura riguardante l’errata perimetrazione dei vincoli

      Il piano territoriale riconosce la multifunzionalità nelle aree agricole e per le altre identità paesaggistiche viene garantita una chiarezza e semplificazione amministrativa. Per le coste marine e dei laghi è stato introdotto l’indice di edificabilità territoriale e sono state consentite le strutture connesse agli stabilimenti balneari e le deroghe per le opere pubbliche.

      PTPR Lazio su Urbismap: come visualizzarlo

      Accedendo a UrbisMap, dopo aver effettuato il Login (o la registrazione gratuita, se ancora non fossi iscritto), potrai ricercare e visualizzare le informazioni dei Piani regionali in pochi semplici passi.

      Il primissimo è cliccare sul punto geografico di tuo interesse. Dopo il clic, si aprirà l’area di dialogo a destra e all’interno della tab “dati” verranno elencate tutte le informazioni urbanistiche che su quel punto si intersecano. Tra queste, sui territorio di Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana e Puglia, oltre che Sardegna, è disponibile l’informazione dettata dal Piano Regionale, compresi gli eventuali vincoli che esso comporta.

      Oltre che la lettura delle informazioni, dalla tab dati è possibile accendere e spegnere il layer del Piano regionale sopra la mappa di sfondo. Cliccando sulla freccia accanto al nome del Piano, sulla mappa verrà visualizzato il piano stesso, e nel caso del PTPR il layer andrà a ricoprire tutto il territorio regionale. Sempre tramite la tab dati, si potrà accedere alle norme a corredo del Piano. Per farlo, basterò cliccare sull’icona a destra del nome.

      Infine, nota di grande importanza, si è scelto di suddividere i Piani regionali per tavole tematiche, le quali possono essere selezionate dal menù a tendina presente sotto il nome del PTPR. Dalla selezione, il layer visualizzato sopra la mappa di sfondo cambierà, così come gli attributi restituiti nell’area di dialogo. In quest’ultimi, altra nota di estremo valore, si sono rese pubbliche le schede, in formato pdf, degli ambiti di paesaggio dei rispettivi piani.

      Visualizzazione smart di tavole e norme regionali

      L’obiettivo principale di queste pubblicazioni, come dichiarato più volte, è quello di offrire un sistema unico a cittadini, tecnici, liberi professionisti ed enti pubblici, su cui consultare piani urbanistici, normative e vincoli, senza alcuna distinzione territoriale. Il tecnico che opera su più territori regionali, grazie ad un unico sistema, ottiene velocità di ricerca e di consultazione del dato, senza l’intoppo di dover passare da un sito istituzionale all’altro.

      Presto comunicheremo la pubblicazione di nuovi dati, non solo a livello regionale, ma anche a livello comunale e metropolitano. Ti consigliamo, quindi, di continuare a seguire il Blog per conoscere periodicamente gli aggiornamenti dei dati presenti su Urbismap.

      Se, invece, lavori per una Pubblica Amministrazione e vuoi pubblicare gratuitamente i dati del tuo territorio comunale, scrivici tramite il form sottostante.

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        Cambiamenti climatici: Urbismap tende la mano al cambiamento

        Il clima sta cambiando. Lo abbiamo vissuto questa estate con incendi che hanno devastato il territorio sardo e non solo, continuiamo a viverlo in questi giorni con l’uragano Apollo che ha sommerso la città di Catania. Tutti avvenimenti sporadici sino a qualche anno fa, ma che stanno iniziando a diventare una consuetudine a cui comuni, regioni e intere nazioni devono iniziare a farci i conti.

        In questi giorni, infatti, si sta svolgendo la Cop26 a Glasgow, la conferenza sul cambiamento climatico delle nazioni unite (durerà sino al 12 novembre). I leader mondiali, insieme ad esperti climatici e attivisti, si riuniscono per concordare un piano d’azione, sviluppato per affrontare la più grande crisi sul clima. L’obiettivo è quello di azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C.

        Abbiamo fatto molto, ma molto resta ancora da fare

        Joe Biden (presidente USA)

        Piano di Protezione Civile: per salvaguardare e tutelare popolazione e territorio

        I leader mondiali pensano in grande, ma anche i leader comunali, un po’ più in piccolo, devono ragionare nell’ottica di quanto il cambiamento climatico stia incidendo sull’assetto urbanistico locale, così da dover sempre più puntualmente monitorare i cambiamenti per riorganizzare il territorio in vista di eventuali calamità localizzate.

        Tra i principali compiti comunali vi è la definizione e attuazione del Piani di Protezione Civile, indispensabili per far fronte alle diverse calamità che possono incidere sul territorio. I piani, infatti, racchiudono al loro interno tutte le procedure da seguire in caso di disastro, linee guida per soccorrere e salvaguardare la popolazione soggetta a rischio, ma anche il patrimonio culturale e ambientale con tutto il sistema produttivo.

        In sintesi un Piano di Protezione Civile prevede:

        • definizione degli obiettivi e l’organizzazione delle azioni in caso di calamità naturali;
        • definizione dei responsabili di piano e delle singole funzioni;
        • creazione protocolli di attivazione e procedure di lavoro;
        • digitalizzazione e diffusione anche tramite tecnologie GIS;
        • individuazione delle aree di attesa della popolazione non soggette ai rischi (come scuole e palestre), aree di ricovero della popolazione non soggette a rischi (alberghi, ostelli, case private) e aree di ammassamento dei soccorsi e delle risorse;
        • individuazione delle sedi idonee ad ospitare i Centri Operativi e delle vie di fuga;
        • organizzazione delle strutture operative relative al livello di piano.

        Obblighi delle Amministrazioni comunali

        Oltre alla redazione del Piano, la PA insieme all’istituzione della Protezione Civile locale, deve sorvegliare e monitorare la gestione delle emergenze, l’attuazione delle misure di sicurezza, la definizione di responsabilità e compiti, ma soprattutto la salvaguardia di cittadini, animali e beni.

        E il Comune (così come gli altri organi ai quali il piano deve far riferimento, per esempio Unione di Comuni, Provincia e Regione), proprio ai cittadini, deve dare la possibilità di consultare, sempre, il Piano di Protezione civile comunale in modo veloce e agile.

        Una volta entrato in vigore, il Piano dev’essere facilmente reperibile e consultabile dalla cittadinanza, in quanto contiene una serie di informazioni utili in caso di calamità, ad esempio i modelli di intervento, in cui si riportano le così dette aree di emergenza.

        Le aree segnalate sul piano, che devono essere visibilmente riconoscibili, sono le aree di attesa, luoghi di primo ritrovo per la popolazione e di ricongiungimento per le famiglie, le aree e strutture di accoglienza, nelle quali destinare la popolazione colpita, e le aree di ammassamento di soccorritori e risorse.

        Tali aree devono essere raggiungibili attraverso un percorso sicuro, possibilmente pedonale, e segnalato con apposita cartellonistica stradale, così come dettato dalla normativa della Protezione Civile Nazionale.

        catania vista da urbismap

        Come un web-gis può aiutare in questi casi?

        Oltre ai metodi più tradizionali, quali la carta stampata (ma poco funzionale) e la cartellonistica stradale per la segnalazione delle aree di soccorso, di attesa e accoglienza, un sistema web-gis, facilmente utilizzabile da smartphone, può essere lo strumento giusto per la fase di accessibilità, divulgazione e consultazione del piano.

        In Sardegna, esiste un Sistema informativo di Protezione Civile regionale (SIPC), sul quale i Comuni devono obbligatoriamente pubblicare i propri piani di protezione civile e gestire le emergenze. Il sistema, però, non è accessibile alla cittadinanza, ma solo alla Pubblica Amministrazione, restando così un mero strumento interno per la gestione delle azioni di emergenza.

        Un web-gis come UrbisMap, invece, consente la pubblicazione gratuita dei Piani di protezione civile (a qualsiasi livello). Grazie alla sua facilità di utilizzo, tramite qualsiasi dispositivo, i cittadini, anche in fase di piena emergenza, potranno accedere alla mappa, geo-localizzarsi e vedere dove si trova l’area di attesa e le strutture di emergenza più vicine da poter raggiungere.

        In Sardegna sono diversi i Comuni che hanno scelto di pubblicare il proprio Piano di protezione civile su UrbisMap. Ad esempio, Olbia e i Comuni della Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai.

        La velocità nell’acquisire l’informazione viene nettamente migliorata. Un servizio ai cittadini, ma anche uno strumento fondamentale per la Pubblica Amministrazione che si prefigge di divenire sempre più smart e digitale.

        Per avere maggiori informazioni sulla pubblicazioni dei piani su UrbisMap scrivici un commento qui sotto o richiedi informazioni tramite il form contatti.

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          Bologna: approvato il nuovo Piano Urbanistico Generale e la variante al Regolamento Edilizio

          26 Luglio 2021 è la data che stabilisce l’approvazione, da parte del consiglio comunale di Bologna, del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) della città. Un nuovo strumento che permette la trasformazione della città attraverso tre principali obiettivi: Resilienza e Ambiente, Abitabilità e inclusione, Attrattività e lavoro. Nella stessa seduta è stata approvata anche la variante al Regolamento Edilizio. Sia il piano che la variante entreranno in vigore a partire dal 29 settembre 2021.

          Come cambia l’immagine della città con questo nuovo piano?

          Bologna vuole essere una città moderna ed europea e con i principali obiettivi del PUG punta alla realizzazione di strategie urbane e locali, cioè cerca di stabilire per ciascuna area della città, le priorità, le criticità e le opportunità per la rigenerazione dello spazio pubblico.

          Ma vediamo nello specifico i tre obiettivi che caratterizzano il piano.

          – Resilienza e Ambiente: Assicurare salute e benessere a chi abita la città oggi e a chi la abiterà domani, minimizzando i rischi per le persone e le cose, anche quelli che derivano dal cambiamento climatico, sostenendo la transizione energetica. Assumere i target dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite e dell’Agenda Metropolitana come traduzione degli obiettivi del piano secondo un approccio metabolico.

          – Abilità e inclusione: Sostenere la crescita demografica offrendo abitazioni e servizi cui famiglie, giovani e studenti possono accedere garantendo altresì spazi innovativi per il lavoro.

          – Attrattività e Lavoro: Rafforzare e adeguare le infrastrutture sopra e sottosuolo, per sostenere l’innovazione e la crescita economica, mettendo in valore le dinamiche locali; favorire i nuovi lavori e l’affermarsi di un’economia circolare.

          Piano urbanistico generale bologna e variante regolamento edilizio

          Le strategie e la loro attuazione sul territorio

          Una volta definiti i tre grandi obiettivi principali del piano urbanistico generale che proiettano la città nel futuro, sulla base di essi si strutturano le strategie per la qualità urbana ed ecologico-ambientale che si definiscono nell’attuazione di azioni mirate.

          Per quanto riguarda Resilienza e ambiente le strategie puntano alla rigenerazione dei suoli antropizzati per contrastare il consumo di suolo, lo sviluppo dell’eco-rete urbana, la prevenzione e mitigazione dei rischi, il sostegno alla transizione energetica e ai processi di economia circolare.

          Abilità e inclusione richiede invece l’estensione delle possibilità di accesso alla casa, la diffusione di una rete equilibrata di attrezzature e servizi di qualità, il ridisegno degli spazi aperti e la conservazione dei caratteri del paesaggio storico urbano, rinnovandone il ruolo.

          Per Attrattività e lavoro è necessario sostenere una complessiva re-infrastrutturazione urbana, favorire l’insediamento diffuso delle attività economiche in condizioni di compatibilità ambientale, sostenere la qualificazione dei poli metropolitani integrali in luoghi da abitare inseriti nel contesto, qualificare la relazione tra territorio urbano e territorio extraurbano.

          Nuovo PUG di Bologna: quando su Urbismap?

          Abbiamo gia iniziato ad integrare il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) di Bologna, così da poter sostituire quello attualmente presente su UrbisMap e rendere il servizio del Geoportale sempre più preciso e puntuale.

          Appena il Piano verrà pubblicato vi aggiorneremo, nel frattempo continuate ad utilizzare UrbisMap tramite questo link. La nostra piattaforma è sempre aggiornata e user friendly da tutti i tuoi dispositivi.

          Sardegna: aggiornato il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni

          Qualche mese fa in Sardegna è stato deliberato l’aggiornamento intermedio del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA), ai sensi dell’art.42 delle NTA del Piano di Assetto Idrogeologico.

          Il PGRA è lo strumento di pianificazione del territorio finalizzato a ridurre le conseguenze negative causate dalle alluvioni sulle persone, sull’ambiente, sul sistema socio-economico e sul patrimonio culturale. Il Piano si integra al resto della pianificazione vigente che mitiga il rischio idrogeologico, quindi il PAI e il PSFF.

          Rispetto alla prima versione del Piano, approvata con Delibera n.2 del 15/03/2016, l’aggiornamento appena attuato approva gli studi per gli Scenari di intervento strategico e coordinato per il Rio Palmas, Rio Mannu di Fluminimaggiore, Fiume Tirso, Fluminimannu di Pabillonis, Rio Mogoro, Fiume Temo, Rio San Giovanni, Riu di San Teodoro, Rio di Siniscola, Riu Foddeddu, Riu Pelau e Riu Cixerri, e lo studio per gli Scenari di intervento strategico e coordinato per il Flumini Mannu

          Su UrbisMap, da qualche settimana, è possibile consultare l’aggiornamento del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni della Sardegna, visualizzarlo su mappa e consultare la relativa normativa regionale. Come per qualsiasi altro piano, basta cliccare sul punto geografico d’interesse per conoscerne piani e normative. Dopo la visualizzazione su mappa è poi possibile scaricare e stampare il report di destinazione urbanistica (se non sai come fare leggi questo vecchio articolo).

          Invece, per poter visualizzare e scaricare le relazioni e le tavole di ogni Scenario del PGRA accedi a questa pagina web dedicata.

          PGRA-C_Sardegna_Villasimius_urbismap

          Allo stesso modo degli Scenari 2019, è stato recentemente pubblicato e reso interrogabile su mappa l’aggiornamento del PGRA della Sardegna con l’inondazione costiera, contenente la mappatura della pericolosità di inondazione da eventi meteo-marini.

          Lo studio, svolto per determinare i perimetri delle zone di pericolosità da inondazione costiera, tiene conto anche di eventi meteo-marini a basso tempo di ritorno, mappando così le aree di pericolosità per i tempi di ritorno di 2, 20 e 100 anni.

          Milano e Città Metropolitana: è arrivato UrbisMap

          Se lo avete letto come “Donne, è arrivato l’arrotino” abbiamo raggiunto una parte del nostro intento. L’altra, vuole informarvi sul fatto che UrbisMap, da un po’ di tempo a questa parte, sta lavorando sull’inserimento dei piani urbanistici e territoriali di Milano e della Città Metropolitana sul geoportale online. Quasi 60 comuni, di 134, sono già presenti sul SIT di UrbisMap, tra cui Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e Rho. Tutti Comuni che fanno parte della Città Metropolitana di Milano, la quale dal 2015 ha sostituito la Provincia di Milano.

          UrbisMap, in qualità di SIT e Geoportale, si posiziona all’interno di un territorio nel quale sono già particolarmente diffusi simili sistemi webgis, messi a disposizione dei cittadini dalle Pubbliche amministrazioni come Regione, Province, Città Metropolitane e Comuni. Quindi, per cosa si differenzia UrbisMap rispetto agli altri sistemi presenti online nella Città Metropolitana di Milano? E perché tecnici, amministrazioni e cittadini dovrebbero preferirlo agli altri sistemi informativi territoriali?

          Una delle principali caratteristiche che differenzia UrbisMap dagli altri Geoportali presenti sul territorio milanese, è l’unificazione del dato all’interno di un unico portale! Ciò significa, che attraverso UrbisMap, i cittadini, i liberi professionisti e le amministrazioni stesse, possono consultare, all’interno di UN’UNICA INTERFACCIA, dati urbanistici, normativi, vincolistici e catastali. Non è più necessario accedere a un moltitudine indefinita di webgis, difficilmente accessibili, legati a rete di link spesso non funzionanti o poco visibili sui siti istituzionali, per leggere SINGOLARMENTE dati urbanistici comunali, regionali, nazionali, catastali e normativi.

          Urbismap-piano-di-governo-del-terriorio-di-Milano

          A oggi, su UrbisMap, per il territorio della Città Metropolitana di Milano è possibile consultare, con un solo click sulla mappa, i seguenti Dati, Piani e Normative:

          L’interrogazione della mappa sulla provincia di Milano è molto semplice e la procedura è uguale per tutto il territorio nazionale. Basta accedere alla mappa da www.urbismap.com, registrarsi gratuitamente, selezionare l’icona a forma di puntatore sulla barra degli strumenti a sinistra e con questa cliccare su un punto di nostro interesse. Immediatamente, sopra il punto cliccato, apparirà un fumetto nel quale ci verranno fornite le informazioni urbanistiche, vincolistiche, normative e catastali che si intersecano su quel punto. Per avere maggiori dettagli, possiamo poi decidere di leggere e scaricare in pdf il report di destinazione urbanistica. Insomma, è più lungo a dirsi che a farsi. Provare per credere, no?

          Se UrbisMap ti piace e vuoi lasciarci un feedback, scrivici! Inoltre, siamo sempre alla ricerca di nuovi collaboratori a livello nazionale! Se sei interessato consulta la pagina “lavora con noi“.