Smart City: la nuova urbanistica per città intelligenti

Dall’inglese “Città intelligente“, il termine Smart City è particolarmente in voga negli ultimi anni. Non solo nel settore della pianificazione urbana, ma anche in campo politico, economico, ambientale e tecnologico.

Una città, per essere considerata “intelligente“, non può più essere progettata tenendo conto solo del proprio capitale fisico dato da infrastrutture e trasporti. Una città, per essere considerata intelligente, deve subire una rivoluzione innanzitutto digitale e sociale, atta a migliorare la gestione della stessa sotto molti punti di vista: dalle attività economiche e amministrative, alla mobilità, le risorse ambientali, le relazioni sociali e le politiche dell’abitare.

In urbanistica, quindi, progettare una Smart City significa attuare una serie di strategie progettuali tali da semplificare e rinnovare le infrastrutture fisiche, facendo particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Inoltre, vede la connessione tra il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita a le infrastrutture, grazie all’introduzione di nuovi mezzi di comunicazione e tecnologie digitali.

Il fine è migliorare la qualità della vita in contesti urbani particolarmente urbanizzati, soddisfacendo così le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.

smart-city-cosa-sono-urbismap

Da quali esigenze nascono le Smart City?

La crisi economica del 2008 e la continua concentrazione di gran parte della popolazione globale in aree metropolitane già fortemente sature, ha fatto sì che urbanisti, amministratori e aziende digitali iniziassero a ripensare le città in maniera più intelligente.

Nel settore tecnologico si assiste alla nascita di servizi, App urbane e nuove infrastrutture (ITC) capaci di ottimizzare la vita in questi complessi eco-sistemi. Nascono così nuovi piani urbanistici, che grazie alle nuove tecnologie, danno accesso a tutti i servizi pubblici in modo rapido e intuitivo, vengono istallate le prime reti wi-fi pubbliche e si divulgano i cloud computing di massa.

Oltre a migliorare tecnologie, trasporti e comunicazione, si diffonde una più matura sensibilità nei confronti della salvaguardia ambientale. Così, piani urbanistici e nuove tecnologie si fondono per dare nuove risposte eco-compatibili.

Si pensi all’ideazione di App che consentono il tracciamento dei rifiuti per favorirne uno smaltimento più corretto, a quelle dedicate al car sharing o al monitoraggio del traffico. Oppure, all’utilizzo di nuove tecnologie per la riduzione dell’inquinamento e la generazione di energia alternativa, come i pannelli “mangia-smog” posizionati sulle facciate degli edifici.

Nel nostro piccolo, si pensi a UrbisMap che, oltre ad essere uno strumento che semplifica l’operato di tecnici e funzionari pubblici, è un geoportale gratuito al servizio del cittadino, semplice e intuitivo, che da accesso a tutta l’informativa urbanistica, catastale e normativa del territorio nazionale, senza più frammentazione dei dati pubblici.

In linea con quanto afferma Maurizio Carta, professore di Urbanistica e Pianificazione territoriale presso l’Università di Palermo “Oltre che di una Smart City, abbiamo bisogno di uno Smart Planning, cioè di una progettazione, di una pianificazione, di politiche che siano più intelligenti. Il che significa che devono diventare più “smart” anche la PA e i sistemi produttivi”.

bike-sharing-smart-city

Urbanistica: tendenze smart e modelli di successo

Come abbiamo detto, gli obiettivi principali delle azioni di pianificazione “intelligenti” sono: migliorare la vivibilità urbana, l’accessibilità a infrastrutture, servizi e dati pubblici, l’eco-sostenibilità e l’inclusione sociale.

Tra le principali tendenze vi sono, sicuramente, quelle legate a mobilità sostenibile e sharing economy. Dopo un attento rinnovo della tradizionale rete infrastrutturale, le città devono ripensare la propria mobilità in ottica green, aumentando piste ciclabili, aree pedonali, aree ricarica per le auto elettriche e i servizi di bike e car sharing (semplificandone l’accesso). Amsterdam, Parigi, Copenaghen e Stoccolma risultano le migliori città europee in tal senso.

Città come Singapore, San Francisco, Londra e New York sono da anni capofila del concetto di smart city, attuando sul proprio territorio azioni concrete che migliorano la qualità della vita e dell’ambiente urbano.

In Italia, siamo ancora lontani dalla gran parte degli esempi europei e mondiali, ma vi sono alcuni modelli virtuosi prodotti da Milano, che nel 2018 si conferma la più smart d’Italia, Firenze e Bologna.

Milano, negli anni è riuscita a coniugare perfettamente solidità e sviluppo economico, ricerca e innovazione, politiche per il lavoro e sistemi ambientali eco-sostenibili, raggiungere standard elevatissimi nell’istruzione, nel settore sanitario, nel campo della trasformazione digitale e della partecipazione civile.

Da qui si evince quanto, per essere davvero smart, le politiche territoriali, quindi anche l’urbanistica, debbano ripensare in toto la pianificazione con razionalità, creando sinergiche connessioni tra infrastrutture, aree urbane, strumenti tecnologici (come sensori, attuatori e rivelatori di dati) e nuovi servizi pubblici, così che, oltre a intelligenti, le città risultino meno inquinate, meno costose, più sicure, più sane, più vivibili e più veloci.

Novità UrbisMap: come trovare un Piano Urbanistico con pochi clic

Utilizzando UrbisMap, spesse volte ti capiterà di voler visualizzare, con pochi clic, uno specifico piano urbanistico diverso da quello comunale, sovrapposto all’area geografica di tuo interesse. Ad esempio, il Piano di Assetto Idrogeologico, oppure la Classificazione acustica comunale o un Piano Particolareggiato. Bene, da oggi è molto più semplice farlo!

Non solo Piani Urbanistici Comunali e PRG, ma molto di più!

UrbisMap, contiene informazioni urbanistiche ad ogni livello, dalla pianificazione comunale a quella regionale e nazionale. Di default, dopo il clic su mappa, il Geoportale restituisce la visualizzazione dei piani a livello comunale, ma non sono gli unici a interessare quel punto, così come si evince dal fumetto a comparsa e l’elenco dei Piani Sovraordinati.

Fino a poco tempo fa risultava complesso selezionare e visualizzare un piano contenuto su UrbisMap, diverso da quello comunale. Il procedimento di selezione avveniva cliccando sull’icona a forma di mappa, sulla barra degli strumenti a sinistra, come spiegato in questo articolo, ma essendo troppi la ricerca risultava difficile.

Quindi, come poter scegliere e visualizzazione una pianificazione diversa da quella comunale con pochi clic?

Hai presente la ricerca su Google Maps? Stesso principio!

urbismap-classificazione-acustica-milano

Quando devi recarti in un luogo, ma non sai come arrivarci, la prima cosa che ti viene in mente di fare è accedere a Google Maps e digitare, sulla barra di ricerca, l’indirizzo da raggiungere. Allo stesso modo utilizziamo Google per le ottenere risposte alle nostre domande.

Per trovare un Piano Urbanistico su UrbisMap il principio è identico: una volta dentro il Geoportale, cliccando sulla mappa viene visualizzata di default la pianificazione urbanistica comunale. Ma immaginiamo di voler visualizzare il Piano di Assetto Idrogeologico della Lombardia, oppure il Piano di Classificazione acustica di Milano.

Come? Semplice! Digitando sulla barra di ricerca posizionata in alto a sinistra, il nome del piano o una sequenza di parole chiave, come “PAI LOMBARDIA” o “ACUSTICA MILANO”. Immediatamente, sotto la barra di ricerca, viene visualizzato l’elenco dei piani, pubblicati su UrbisMap, che corrispondono alla tua ricerca! Cliccando, poi, sul Piano desiderato, questo verrà visualizzato su mappa.

Dopo la visualizzazione, potrai accedere a tutte le informazioni urbanistiche, normative e catastali, come sempre, cliccando sulla mappa e accedendo al Report. È molto più difficile a dirsi che a farsi! Vai su UrbisMap per provare la nuova funzione, poi scrivici e dicci cosa se ne pensi.

Piani di classificazione acustica Lombardia: online su UrbisMap

La legge n. 447/1995 definisce l’inquinamento acustico come “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi

Anche l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), definisce i frastuoni derivati dal traffico urbano come il più rilevante problema ambientale europeo dopo l’inquinamento atmosferico. I grandi insediamenti urbani, ma non solo, hanno sentito la necessità di proteggere l’ambiente e la salute umana dagli impatti causati da tale forma di inquinamento, attraverso i piani di classificazione, o zonizzazione, acustica.

In tal senso, il DPCM del 14/11/1997 determina i valori limite di emissione, immissione, attenzione e qualità delle sorgenti sonore, definendo le classi di destinazione d’uso del territorio. I valori limite di attenzione sono quelli che una volta superati impongono l’adozione di un piano di risanamento comunale, mentre per valori limite di qualità sono i limiti di zona che devono esser conseguiti nel breve, medio e lungo periodo.

inquinamento-acustico-urbano

I Piani di Classificazione acustica comunali

I piani di classificazione acustica comunali sono il risultato della suddivisione urbana in aree acustiche omogenee, per le quali si definiscono i livelli sonori ammissibili. Definiscono l’iter burocratico per l’inizio di nuove attività rumorose, la costruzione di nuove case e permettono di regolamentare l’impatto acustico di eventi occasionali come feste, concerti e manifestazioni.

La zonizzazione acustica viene definita in base al Piano Regolatore Generale, principale strumento di pianificazione a livello comunale. A ciascuna area omogenea, in relazione alla sua destinazione d’uso, viene associata una delle sei classi previste dal d.P.C.M. 14/11/1997. Per ogni classe sono previsti quattro distinti valori limite:

  • Valori limite di emissione;
  • Valori limite assoluti di immissione;
  • Valori di attenzione;
  • Valori di qualità.

La suddivisione delle classi acustiche, quindi dei valori limite, sono sempre definite dal decreto del Presidente dei Ministri. In particolare:

  • I – aree particolarmente protette;
  • II – aree prevalentemente residenziali;
  • III – aree di tipo misto Valori di qualità;
  • IV – aree di intensa attività umana;
  • V – aree prevalentemente industriali;
  • VI – aree esclusivamente industriali

Lo scopo dei Piani è quello di definire un limite alla rumorosità ambientale. I limiti più elevati sono quelli previsti per le aree a più intensa presenza umana (aree commerciali, artigianali  e produttive), quindi quelle aree in cui i livelli di rumorosità sono già di per sé elevati.

piano-classificazione-acustica-comune-di-milano

Regione Lombardia: consultabili su UrbisMap i piani di classificazione acustica

Recentemente su UrbisMap è possibile consultare, con pochi clic su mappa, i piani di classificazione acustica delle più grandi città della Lombardia, tra cui Milano, Brescia, Bergamo, Mantova e Rho.

Liberi professionisti, funzionari e privati cittadini possono consultare abilmente, e gratuitamente, la normativa che regola la classificazione acustica della Lombardia cliccando sui seguenti link, o direttamente dalla mappa del Geoportale:

La classificazione acustica si sovrappone al resto della Pianificazione già presente sul Geoportale per le città della Lombardia, come i Piani di Governo del Territorio e il Piano Territoriale Regionale.

Oltre la visualizzazione della pianificazione su mappa è possibile scaricare il Report di Destinazione Urbanistica, come spiegato in questo vecchio articolo.

Come sfruttare UrbisMap per accedere agli incentivi Piano Casa

Nell’ultimo articolo del nostro blog abbiamo fatto il punto sul Piano Casa, la misura che smuove e incentiva gli interventi edilizi sugli immobili residenziali.

L’incentivo, dal 2009 si è diffuso e modificato in maniera diversa su tutto il territorio nazionale. Ogni regione, infatti, ha adattato la misura alle proprie esigenze e a quelle dei propri cittadini.

Per questo motivo, per i tecnici che operano in diverse regioni contemporaneamente, spesso risulta complesso tenere a mente tutte le applicazioni del Piano Casa, soprattutto in termini urbanistici.

Cosa cambia da regione a regione?

Come anticipato nell’articolo “Piano Casa 2019” la misura cambia da regione a regione, sia in termini di scadenza, sia di tipologia di interventi ammessi e tipologia d’immobili sui quali è possibile eseguirli.

Le regioni Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Umbria, Liguria, Lazio, Basilicata, ma in un certo verso anche il Piemonte, hanno reso il Piano Casa una misura a tempo indeterminato.

Le regioni, invece, che presentano prossima scadenza sono Sardegna, Veneto, Abruzzo, Puglia e Campania, entro il 2019, mentre Sicilia, Calabria, Marche, Molise e Toscane entro il 2020.

In tutte, però, l’incentivo è pressoché rivolto ad un aumento della volumetria pari al 20% del costruito, demolizioni e ricostruzioni, promuovendo l’utilizzo di sistemi eco-sostenibili e di efficientamento energetico.

come-visualizzare-zona-urbanistica-con-urbismap

Ma il Piano Casa è applicabile in qualsiasi situazione urbanistica?

No e qui entra in gioco UrbisMap!

Fermo restando che ogni immobile ha la propria storia urbanistica, catastale e costruttiva, e che in ogni regione le zone urbanistiche nelle quali il Piano Casa NON è adottabile sono diverse, possiamo iniziare ausare UrbisMap per scoprire in quale zona urbanistica ricade l’immobile.

In Sardegna, ad esempio, è consentito accedere agli incentivi del Piano Casa (in scadenza il 30 giugno 2019) in tutte le zone urbanistiche, ma in ognuna di esse si hanno differenti limitazioni e specifiche di ampliamento, demolizione, ricostruzione e destinazione d’uso, come riportato in questa sintesi.

Tecnici e cittadini, cliccando sulla mappa di UrbisMap, scoprono velocemente in quale zona urbanistica ricade l’immobile. Una volta definita, si possono anche visualizzare gli altri piani che intersecano l’immobile, soprattutto il Piano di assetto idrogeologico e i relativi livelli di pericolosità.

Una volta verificati piani e normative alle quali è soggetto l’immobile, si potrà scaricare e stampare il Report di destinazione urbanistica, che nel caso del privato potrà mostrarlo al proprio tecnico di riferimento che poi gli seguirà la pratica edilizia.

È più complicato a dirsi che a farsi! Quindi, per sapere se la tua casa può accedere agli incentivi del Piano Casa, scopri prima in quale zona urbanistica ricade con UrbisMap. Accedi alla mappa e scarica il report di destinazione urbanistica, oppure richiedici maggiori informazioni.

Piano Casa 2019 regione per regione: quando scade?

Ristrutturazione, ampliamento e ricostruzione della propria casa sono le azioni protagoniste, in quasi tutte le regioni italiane, del famoso incentivo Piano Casa, introdotto dal Governo nel 2008 con Decreto Legge 112/2008 per sopperire alla forte crisi edilizia.

Cos’è il Piano Casa?

A partire dal 1 aprile 2009 (ebbene sì, sono già passati dieci anni!) venne introdotta la nuova forma di incentivo per la ristrutturazione, l’ampliamento e la ricostruzione della propria casa, il tutto regolamentato da disposizioni di legge regionali.

Il forte impatto subito dal settore edile con la crisi economica, portò in stallo buona parte delle opere, soprattutto in edilizia privata, su tutto il territorio nazionale. L’incentivo, quindi, aveva l’onore di dare nuova linfa al settore dal punto di vista occupazionale e di andare incontro alle esigenze abitative degli italiani.

In particolare, da Decreto Legge 112/2008, il Piano Casa prevedeva:

  • L’aumento una tantum del 20% di volume totale degli edifici esistenti a destinazione abitativa;
  • La possibilità di ricostruire edifici non vincolati realizzati prima del 1989 con un aumento di cubatura del 30% in via ordinaria o del 35% adottando sistemi in bioedilizia o fonti energetiche rinnovabili;
  • La diminuzione degli oneri di costruzione da corrispondere al Comune in caso di nuova costruzione o aumento di volumetria di edifici, fino al 60% in caso di ampliamento della prima casa del richiedente o di un suo parente fino al terzo grado.
novità-2019-piano-casa-regioni

Cos’è cambiato dal 2009 a oggi?

Il Piano Casa venne introdotto come norma a tempo, ma la maggior parte delle Regioni decise di prorogarla per anni o di renderla una misura fissa. Attualmente, le regioni che hanno scelto di utilizzare l’incentivo come misura fissa sono il Friuli Venezia Giulia, la Valle d’Aosta, l’Umbria, la Liguria, il Lazio e la Basilicata.

Allo stesso modo, la regione Piemonte, in cui il Piano Casa è scaduto nel 2018, sta lavorando alla nuova legge regionale per il riuso, la riqualificazione e la rigenerazione urbana, per ridurre il consumo di nuovo suolo e incentivare il recupero di quello già in uso.

Tipo Piano Casa, ma a tempo indeterminato.

In Emilia Romagna e Lombardia, invece, è da anni che il Piano Casa non viene prorogato, adottando le disposizioni inserite nelle proprie leggi regionali.

Le regioni che hanno imposto una scadenza al Piano Casa entro il 2019 sono Sardegna, Veneto, Abruzzo, Puglia e Campania. Le restanti regioni, quali Sicilia, Calabria, Marche, Molise e Toscana hanno imposto la scadenza del Piano Casa entro il 31/12/2020.

Tutte le scadenze del Piano Casa!

In Sardegna si hanno ancora 100 giorni di tempo per poter sfruttare i vantaggi del Piano Casa. Infatti, a partire dal 30 giugno 2019 non sarà più possibile accedere agli incentivi. Per saperne di più visita il sito web dedicato al Piano Casa Sardegna, scopri le novità, i vantaggi e i bonus in scadenza!

In Veneto il Piano Casa è stato prorogato fino al 31 marzo 2019, aumentando gli incentivi sulle demolizione di edifici ed elementi di degrado e per gli interventi di efficientamento energetico e di sicurezza su edifici già esistenti in aree con pericolosità idraulica o idrogeologica.

In Campania la proroga del Piano Casa è slittata al 31 dicembre 2019 apportando alcune novità. Ad esempio, la concessione dell’aumento di volumetria pari al 20% su edifici residenziali uni-bifamiliari, di volumetria non superiore ai 1.500 mc e per quelli composti da non più di tre piani fuori terra, anche senza essere prima casa.

Inoltre, verrà concesso un aumento volumetrico del 50% per chi demolisce un immobile in area a rischio e lo ricostruisce in aree non a rischio.

Anche l’Abruzzo ha prorogato il Piano Casa al 31 dicembre 2019 confermando quasi interamente le misure adottate nel 2009. La stessa data di scadenza è stata scelta dalla Puglia. In quest’ultima regione, il Piano Casa consente l’aumento volumetrico fino al 20% del volume esistente, demolizioni e ricostruzioni con un premio di cubatura fino al 35% per chi adotta standard legati all’edilizia sostenibile.

UrbisMap è utile per sfruttare gli incentivi del Piano Casa?

Assolutamente si! Segui il blog di UrbisMap, nel prossimo articolo ti spiegheremo come sfruttare il Geoportale per poter accedere agli incentivi del Piano Casa. Se però sei troppo curioso, scrivici.

Nuovo Suape: semplificazione si, ma a piccoli passi

Come tutti ben sappiamo, lo scorso 11 marzo è stata pubblicata, sul sito della Regione Sardegna, la nuova piattaforma Suape. Il progetto di ammodernamento, è legato ad un più ampio progetto di facilitazione a seguito della nuova Legge di semplificazione 1/2019 della Regione Sardegna, come ben spiegato in questo precedente articolo.

Semplificazione si, ma le cose non vanno mai come vorremmo e sono sempre più complicate di quanto sperato. Infatti, fin da subito la piattaforma ha riscontrato diversi bug e rallentamenti, per cui i tecnici e funzionari sardi hanno dovuto rallentare il proprio operato.

Certo che il team progettuale non ha avuto vita facile, se solo pensiamo alla migrazione nei nuovi sistemi di oltre 400.000 pratiche, la configurazione di circa 600 enti e l’accreditamento e profilazione di più 6.000 operatori che ha dovuto gestire prima del lancio online della nuova piattaforma.

Inoltre, l’eccessivo traffico di utenza registrato al momento del rilascio, ha generato non pochi problemi. Il team di lavoro è però riuscito a far rientrare tempestivamente alcune delle difficoltà riscontrate, tra cui raddoppiare la potenza di calcolo del sistema, risolvere le problematiche bloccanti e raccogliere tutte le segnalazioni di malfunzionamenti minori.

portale-suape-sardegna-urbismap

L’ultima news riportata sul sito ufficiale della piattaforma, risalente allo scorso venerdì, descrive alcuni accorgimenti su come poter operare al meglio nella nuova piattaforma Suape, tra cui:

  • Come visionare le pratiche ancora da inviare;
  • Accorgimenti tecnici per poter operare sulla piattaforma;
  • I driver da selezionare per firmare i moduli on line;
  • Come integrare le pratiche presentate con la vecchia piattaforma;
  • Inoltrate la comunicazione di inizio lavori su una vecchia pratica.

Per poter accedere alla descrizione di tutti gli accorgimenti cliccate sul link della news di Sardegna Impresa. Oppure, in caso riscontraste nuovi bug e malfunzionamenti, potete contattare l’assistenza Suape Sardegna cliccando su questo link.

Semplificare, quindi, è un duro lavoro, ma non impossibile. UrbisMap lo dimostra, offrendo con il suo SIT e Geoportale una soluzione online, moderna, veloce e sempre aggiornata per l’accesso ai dati catastali, urbanistici, normativi e vincolistici del territorio nazionale.

Continuate a seguire il Blog di UrbisMap per rimanere aggiornati sulle news legate al Geoportale e di settore. Se avete domande o curiosità scriveteci!

UrbisMap: smart & green. Il geoportale che vuole bene al pianeta

Negli ultimi giorni si è parlato molto di eco-sostenibilità e di battaglia in difesa del clima. Infatti, lo scorso venerdì 15 marzo, il mondo è sceso in piazza per sostenere l’iniziativa promossa dalla giovane svedese Greta Thunberg lanciata sui social con l’hashtag #fridayforfuture.

Greta, dallo scorso agosto, salta la scuola tutti i venerdì per promuovere la sua battaglia contro l’irrefrenabile cambiamento climatico globale. Ogni venerdì mattina si reca davanti al Parlamento svedese esibendo un cartello con scritto Skolstrejk för Klimatet, cioè sciopero scolastico per il clima.

L’iniziativa è impazzita sui Social, diventando virale in poco tempo, così che quest’ultimo venerdì, in tutto il mondo, gli studenti sono scesi in piazza per sostenere a gran voce la battaglia della giovane svedese, anche in Italia.

L’obiettivo dello sciopero era quello di chiedere il rispetto degli obiettivi tracciati dall’accordo sul clima firmato a Parigi: l’intesa del 2015, firmata da 195 paesi, prevede la riduzione fino a zero delle emissioni di gas serra entro il 2050 e così di contenere l’aumento delle temperature entro 1,5° C rispetto all’età preindustriale.

Ma cosa c’entra UrbisMap con la battaglia di Greta? Bhe, lo sciopero di venerdì scorso c’ha fatto riflettere, così da associare la questione ad alcune recensioni ricevute negli ultimi tempi sull’utilità del nostro Geoportale nei confronti di liberi professionisti e funzionari comunali.

Un agronomo, che opera per conto di un ente pubblico regionale, ha recentemente sostenuto che:

Urbismap migliorerebbe decisamente la gestione dei sopralluoghi sul territorio da parte degli Enti Pubblici. Il Geoportale, infatti, integrando la pianificazione territoriale vigente alla mappa satellitare aggiornata, migliora il controllo sull’uso del suolo rispetto alla normativa, limitando così il via vai di funzionari che, altrimenti, sono obbligati a recarsi su tutti i terreni per verificarne il costruito o l’uso che ne viene fatto.

Allo stesso modo, un Geometra ha recentemente lasciato questa recensione:

La possibilità data da UrbisMap di stampare gli estratti di mappa in scala, con la visualizzazione della mappa satellitare e la pianificazione vigente sovrapposta, mi permette di non dovermi sempre recare sul luogo in questione per verificare lo stato di fatto del costruito rispetto a quanto censurato al catasto e in linea con la normativa vigente. Un ottimo strumento per semplificare e accelerare l’operato dei tecnici.

Questo dimostra, quindi, quanto UrbisMap oltre ad essere smart, sia anche green. La semplificazione e la velocità di controllo territoriale attraverso il nostro Geoportale giova non solo alla burocrazia, ma anche al pianeta. Meno sopralluoghi sul territorio nazionale, significa un minore utilizzo delle auto, quindi meno emissioni di Co2 in atmosfera.

Ipotizziamo, così per gioco, che i 40.000 utenti unici che nel 2018 hanno utilizzato il Geoportale UrbisMap compiano almeno un sopralluogo all’anno con un tragitto di 100 Km. La somma dei chilometri che compiono i nostri utenti per un solo sopralluogo è, quindi, di 4 milioni.

Supponiamo, ora, che l’emissione media di Co2 di un auto standard si aggiri intorno ai 95 g/Km (limite imposto entro il 2021). Questo implica che i nostri utenti, con un solo sopralluogo e un tragitto di 100 Km, insieme, producono la bellezza di 380 tonnelate di Co2. Cioè servirebbero 493,5 alberi per compensare la Co2 prodotta per un solo sopralluogo di ognuno.

È una semplificazione estrema, certo, utile a farvi notare quanto sistemi innovativi, veloci e sempre aggiornati come UrbisMap possano davvero semplificare l’operate delle Pubbliche Amministrazioni e dei liberi professionisti, ma al tempo stesso contribuire alla salvaguardia del pianeta.

Per avere maggiori informazioni scrivici attraverso la pagina contatti, oppure via e-mail all’indirizzo urbismap@gmail.com

Come impostare il layout di stampa su UrbisMap

Nei precedenti articoli abbiamo spiegato come su UrbisMap sia semplice visualizzare, direttamente su mappa, i dati urbanistici, catastali e normativi di un preciso punto del territorio nazionale. Non abbiamo, però, ancora spiegato come è altrettanto semplice stampare ciò che visualizziamo a video.

Grazie a UrbisMap, con un solo click sulla mappa, hai accesso a tutte l’informativa territoriale, gratuitamente, che sia essa legata ai piani urbanistici comunali, al piano paesaggistico o alla normativa regionale e nazionale.

Ma come “portarsi a casa” tutta questa informativa? È possibile stampare le informazioni che ti occorrono direttamente da UrbisMap?Assolutamente si!

Il Geoportale, infatti, consente di stampare sia il Report di Destinazione urbanistica, come spiegato in questo articolo, sia gli stralci di mappa, con sovrapposizione dei piani selezionati.

Impostare il layout di stampa su UrbisMap è davvero molto semplice! Dopo aver eseguito l’accesso, con le proprie credenziali, e aver cliccato il punto desiderato sulla mappa con il marker, è possibile stampare l’estratto di mappa, con la sovrapposizione del piano visualizzato, cliccando sul bottone Layout del fumetto.

Il Layout permette di costruire con pochi click la tua stampa personalizzata usando le informazioni disponibili nel cloud di UrbisMap. Una volta cliccato il bottone ti verrà chiesto di scegliere un modello di stampa predefinito per poi passare alla configurazione della stampa vera e propria.

Il configuratore di stampa ti permetterà di assegnare un nome al Layout, di scegliere il formato del foglio di stampa, il suo orientamento e la qualità in dpi.

Inoltre, è possibile, cliccando sulla mappa visualizzata in anteprima, modificare la stessa scegliendo il tipo di sfondo da visualizzare (scopri come impostare la mappa di sfondo in questo articolo), il piano da sovrapporre alla mappa (ad esempio il Piano urbanistico comunale oppure il Piano Paesaggistico) e la Scala di stampa (da 1:1.000 fino a 1:300.000).

impostazione-layout-di-stampa-urbismap

Infine, sempre dalle impostazioni della mappa, puoi evidenziare il punto cliccato precedentemente sulla mappa, il quale viene cerchiato e posto in evidenza rispetto al contesto territoriale.

Una volta terminata la personalizzazione del layout, puoi procedere alla stampa dell’estratto di mappa cliccando sul bottone in basso a sinistra “stampa“. Da qui puoi scegliere se stampare direttamente tramite dispositivo connesso al computer, oppure salvare l’estratto di mappa in formato pdf.

Come si evince, anche il processo di stampa è particolarmente semplice su UrbisMap: dati accessibili a tutti, facilmente e velocemente!

Se hai bisogno di ulteriori informazioni siamo qui: scrivici tramite questa pagina oppure via e-mail all’indirizzo urbismap@gmail.com.

Mappe di sfondo, Layer e Normativa: cosa visualizzare su UrbisMap

La prima volta che utilizzerai UrbisMap, dopo esserti registrato, ti chiederai “ok, da dove parto?” Bhe, è davvero molto semplice e con questo articolo ti spiegheremo i primi tre strumenti presenti sulla barra a sinistra del geoportale: mappe di sfondo, layer e normativa.

Partiamo dalle mappe di sfondo!

Lo strumento mappe di sfondo su UrbisMap ti permettono di scegliere in quale modo visualizzare la mappa sulla quale verranno sovrapposte le informazioni territoriali. Dalla prima icona in alto a sinistra del geoportale puoi scegliere se visualizzare la mappa da satellite o la versione open street map. La terza alternativa è quella di spegnere la mappa e visualizzare solo le informazioni urbanistiche.

Nello specifico, la mappa da satellite è quella fornita da Google, così da avere un dato sempre più aggiornato, mentre l’open street map sono mappe stradali create dal progetto omonimo, collaborativo e a licenza libera. A te resta la scelta su quale tipo di mappa utilizzare per la consultazione dei dati territoriali.

Una volta scelta la mappa di sfondo, puoi selezionare il tipo di piano urbanistico (o layer) che desideri visualizzare sopra la mappa. La scelta la facciamo cliccando sulla seconda icona in alto a sinistra presente sulla barra degli strumenti di UrbisMap. Dal click si apre un menù a tendina dal quale selezionerai il piano desiderato.

Ad esempio, nella foto sopra riportata, per il Comune di Olbia si è deciso di visualizzare il layer del Piano di assetto idrogeologico (PAI Hi) della Regione Sardegna.

Ultimo strumento, ma non per importanza, è quello relativo alla consultazione della normativa direttamente da UrbisMap. Cliccando sulla terza icona, in alto a sinistra, della barra degli strumenti, verrai reindirizzato alla pagina contenente tutte le normative presenti sul geoportale. In alternativa, potrai accedere alle stesse digitando l’url urbismap.com/normativa/ seguito dal nome della regione che desideri consultare, ad esempio urbismap.com/normativa/lombardia.

Una volta avuto accesso alla pagina contenente la normativa della regione ricercata, potrai consultare le norme per Comune, come quelle relative al piano urbanistico comunale, al piano particolareggiato del centro storico, al piano paesaggistico regionale o, ancora, al piano di assetto idrogeologico. Ad esempio, in questa pagina puoi consultare tutta la normativa del Comune di Cagliari.

Se vuoi avere chiarimenti o maggiori informazioni scrivici dalla pagina contatti, oppure tramite la nostra pagina Facebook.

2019: due mesi di novità sul Geoportale di UrbisMap

A fine dicembre, come quasi tutti siamo abituati a fare, abbiamo stilato una lista fatta di obiettivi e buoni propositi per il nostro Geoportale Urbismap e il 2019.

Tra le tante cose in programma, sulle quali il team multidisciplinare di UrbisMap lavora ogni giorno, vi era l’implementazione quotidiana del Geoportale con nuovi piani sparsi su tutto il territorio nazionale.

Infatti, da quando è stata varcata la soglia del “continente”, UrbisMap vuole arricchirsi costantemente di nuovi piani urbanistici a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale, di dati catastali e normative.

Come volevasi dimostrare, siamo solo a febbraio, ma il nostro team ha ben pensato di lavorare intensamente ai buoni propositi prefissati e così, a oggi, contiamo più di 60 nuovi piani caricati sul SIT di UrbisMap: Venezia, Bergamo, Brescia e i Comuni della Città metropolitana di Milano sono solo alcuni dei nuovi piani disponibili sulla mappa di UrbisMap.

urbismap-geoportale-venezia

Come sempre, ai piani visualizzati su mappa, corrispondono relative normative facilmente consultabili con pochi click. Ad esempio, per Venezia, dopo aver cliccato sulla mappa sarà semplicissimo visualizzare a schermo la normativa relativa al Piano Regolatore Generale di Venezia e le Norme Tecniche di Attuazione.

Altre piccole, ma importanti novità riguardanti UrbisMap, nel caso specifico della Regione Sardegna, nell’ultimo mese abbiamo:

  • Inserito il Layer Incendi 2017;
  • Aggiornati i Layer dei vincoli da Decreto Ministeriale;
  • Aggiornato il vincolo del Regio Decreto n°3267 del 1923.

Altre, anzi tante, news sono in procinto di essere annunciate. Queste fanno parte del principale obiettivo che vede l’implementazione dei servizi offerti ai privati cittadini e ai liberi professionisti. Servizi che renderanno il Geoportale UrbisMap ancora più competitivo, efficiente e performante.

Continuate a seguire gli aggiornamenti di UrbisMap sul nostro blog, sulla nostra Pagina Facebook e su Instagram, e se avete domande scriveteci oppure chiamateci.