Geoportali: il fondamentale ruolo in condizioni meteorologiche avverse

Venezia con l’acqua alta, l’Arno che minaccia Firenze, viadotti liguri che crollano sopra valanghe di fango e Matera colpita da un forte nubifragio. Il maltempo colpisce l’Italia da Nord a Sud e per l’ennesima volta ci trova impreparati. Al TG, sui giornali e alla radio da qualche giorno che non si parla d’altro.

Un mese di intense piogge che portano non pochi danni in tutta Italia

L’acqua alta di Venezia, fenomeno legato all’alta marea che si presenta solitamente in autunno e in inverno, ha raggiunto il picco negli ultimi giorni, arrivando fino a 130 cm, mettendo in ginocchio i Veneziani e causando non pochi danni agli immobili e al patrimonio mobile, privato e pubblico.

L’Arno fiorentino viene monitorato quotidianamente, dopo aver superato il primo livello di guardia a 4,85 metri lo scorso 17 novembre. La città di Matera, invece, il 12 novembre è stata messa in ginocchio da un fortissimo nubifragio, dove acqua e fango hanno invaso la Città dei Sassi, causando forti disagi sulla viabilità e non pochi danni alle abitazioni.

Notizia di due giorni fa, infine, il crollo dell’ennesimo viadotto in Liguria, sull’autostrada A6 Torino-Savona, a causa di una colata di fango di circa 2 metri.

Eventi sempre più frequenti, che grazie al lavoro della Protezione Civile in primis, si cerca di individuare anticipatamente, monitorare e quando possibile evitare. Un lavoro difficile, che necessita di strumenti e tecnologie che sappiano offrire velocità di elaborazione dei dati e immediata trasmissione pubblica degli stessi.

Ma cosa centrano i Geoportali in tutto questo?

Questa riflessione nasce dall’analisi dei dati generati dal traffico quotidiano su UrbisMap. Nelle ultime settimane abbiamo notato un importante picco di utilizzo sulle zone colpite dal maltempo, così, analizzando più a fondo i risultati, abbiamo scoperto che molte delle “parole chiave” con le quali gli utenti hanno raggiunto il Geoportale sono del tipo:

  • mappa zone acqua alta venezia
  • piano urbanistico venezia
  • abitazioni in zona a rischio idrogeologico
  • piano assetto idrogeologico (+ nome regione)

Il ruolo dei webgis è quindi di fondamentale importanza, soprattutto in questi casi. Se strutturati in cloud, garantiscono immediato aggiornamento dei dati in esso contenuti, poi resi pubblici tramite interfacce intuitive, veloci e facilmente leggibili da smartphone.

Si pensi, ad esempio, ai Piani di protezione civile comunali (ne abbiamo già parlato qui), fondamentali in caso di calamità naturali o condizioni meteorologiche avverse. I Comuni sono obbligati, oltre che a redarli e strutturarsi per gestirli, a pubblicarli e renderli facilmente accessibili al cittadino. Solo in questo modo la cittadinanza, in caso di calamità, avrà lo strumento per individuare prontamente le aree di attesa, ricovero e ammassamento.

Quanti Comuni, però, oltre ad una mera pubblicazione dei piani in pdf sui propri siti web istituzionali, sfrutta i webgis per rendere più facilmente accessibili, consultabili e fruibili, in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo, tali piani? Pochi, anzi pochissimi!

Molti dei Comuni più importanti d’Italia, anche tra le Città sopracitate, ancora oggi utilizzano sistemi complessi, poco accessibili, lenti (o lentissimi), sviluppati secondo vecchi modelli, oltre che costosissimi, che propongono contenuti ai cittadini tramite linguaggi e strumenti molto spesso complessi da interpretare.

Rinnovarsi con nuove tecnologie, quindi nuovi sistemi facilmente accessibili, ma soprattutto comprensibili, aiuterebbe le Pubbliche Amministrazioni a gestire eventuali stati di crisi sul territorio, fornendo risposte tempestive e strumenti utili ai cittadini.

Morale della favola: i webgis come UrbisMap, completi, veloci e accessibili, migliorerebbero la gestione di eventi eccezionali? Così come aiutano gli Enti a smaltire richieste di accesso ai dati da parte del privato, garantendo a quest’ultimo la più completa trasparenza? Si, la risposta è assolutamente si!

Semplificazione e tecnologia si sposano perfettamente per prevedere, monitorare ed eventualmente evitare situazioni di complessa gestione sul territorio, salvaguardando in primis la vita dei cittadini.

Quindi, perché non dotarsene? Ai posteri l’ardua sentenza, avrebbe detto “qualcuno”.

Sardegna: approvate le norme di attuazione del PAI 2019

La Regione Sardegna, con Deliberazione del Comitato Istituzionale n.1 del 03/10/2019 e successiva del 28/10/2019, ha approvato l’aggiornamento delle Norme di attuazione del PAI, il Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico.

Noi abbiamo già reso tutto disponibile su UrbisMap, nella sezione Normativa Sardegna, ma prima vediamo cosa comporta l’aggiornamento.

Il PAI è lo strumento urbanistico redatto e approvato nel 2006 con Decreto del Presidente della Regione Sardegna, insieme ai suoi elaborati descrittivi e cartografici, che consente di programmare le azioni e le norme d’uso per la conservazione, difesa e valorizzazione del suolo, correlate alla prevenzione del rischio idrogeologico.

Nel corso degli anni il PAI è stato oggetto di modifiche e integrazioni, tra cui quelle risalenti al 2015 da cui è stato aggiornato lo scorso ottobre il Testo Coordinato delle Norme Tecniche di attuazione del PAI.

Quali sono gli articoli, e relativi commi, modificati e approvati nelle Norme di attuazione del PAI?

Dalla Deliberazione n. 1 del 03/10/2019 si evincono le modifiche dei seguenti articoli, visionabili nella loro completezza su questo link:

  • ARTICOLO 8: Indirizzi per la pianificazione urbanistica e per l’uso di aree di costa;
  • ARTICOLO 18: Sistemazione dei versanti;
  • ARTICOLO 21: Indirizzi per la progettazione, realizzazione e identificazione delle misure di manutenzione delle nuove infrastrutture;
  • ARTICOLO 23: Prescrizioni generali per gli interventi ammessi nelle aree di pericolosità idrogeologica;
  • ARTICOLO 24: Studi di compatibilità idraulica;
  • ARTICOLO 25: Studi di compatibilità geologica e geotecnica;
  • ARTICOLO 27: Disciplina delle aree di pericolosità idraulica molto elevata (Hi4);
  • ARTICOLO 30ter: Identificazione e disciplina delle aree di pericolosità quale misura di prima salvaguardia;
  • ARTICOLO 31: Disciplina delle aree di pericolosità molto elevata da frana (Hg4);
  • ARTICOLO 37: Varianti ed aggiornamenti del PAI;
  • ARTICOLO 41: Norme per le aree di pericolosità PAI/PGRA;
  • ARTICOLO 47: Invarianza Idraulica;

Nella Deliberazione n. 1 del 28/10/2019, invece, si riportano le modifiche apportate all’Allegato A del 03/10/2019, sui commi degli articoli 8, 24, 25 e 27, visionabili tramite questo link.

Se utilizzate UrbisMap in Sardegna, il dato riportato dal Geoportale dopo il click su mappa è già stato adeguato all’aggiornamento del PAI 2019. Ciò significa che le informazioni restituite sono sempre aggiornate e verificate, conferendo così attendibilità al Report di destinazione urbanistica che decidete di scaricare.

Se però avete dubbi scriveteci tramite questa pagina, siamo sempre a disposizione.

Milano: approvato il nuovo Piano di Governo del Territorio

Con 26 voti favorevoli e 12 contrari, lo scorso 14 ottobre, il Consiglio Comunale di Milano ha approvato il nuovo Piano di Governo del Territorio per Milano 2030, che comprende il nuovo Documento di Piano, la variante del Piano dei Servizi, del Piano per le Attrezzature Religiose e la variante del Piano delle Regole.

Cosa cambia per Milano con il nuovo PGT?

I tre punti principali su cui si è lavorato per la modifica del Piano di Milano sono: casa, ambiente e periferie. Punti cardine per una Città che cresce quotidianamente, in termini di popolazione e servizi annessi, che deve saper rispondere ai nuovi fabbisogni dei cittadini con affitti a prezzi accessibili, aumento dei parchi pubblici e una migliore qualità della vita.

Fabbisogni che il nuovo PGT di Milano soddisfa grazie all’incremento dell’offerta di housing sociale, la riduzione del consumo di suolo con la nascita di 20 nuovi parchi, la rigenerazione degli edifici a emissioni zero, alla riqualificazione di piazze e aree strategiche della città, fino al recupero o abbattimento degli edifici abbandonati.

I 5 principali obiettivi del nuovo PGT di Milano

1. Una città connessa, metropolitana e globale
La pianificazione urbanistica sarà pienamente connessa allo sviluppo delle infrastrutture di mobilità. Infatti, nei prossimi anni verrà realizzata la linea M4, il prolungamento della metro verso Monza e Settimo Milanese, l’adeguamento della cintura ferroviaria in funzione della Circle Line e il potenziamento del Servizio Ferroviario Regionale e dell’alta velocità.

Secondo la logica di una continua crescita urbana, quindi l’esigenza di avere una minor distanza tra una fermata metro/treno e l’altra, da cui deriva un minor uso dell’auto privata, il Piano incentiva interventi di rigenerazione in prossimità di 13 nodi di interscambio, dove si da la possibilità di superare l’indice di edificabilità massimo.

2. Una città di opportunità, attrattiva e inclusiva
Il Piano individua 6 aree – San Siro-Trotto, Bovisa-Goccia, Piazza D’Armi, Ronchetto, Porto di Mare e Rubattino – il cui sviluppo sarà legato all’insediamento di “Grandi Funzioni Urbane”, come ospedali, impianti sportivi, parchi, sedi amministrative, progetti per nuovi servizi sull’area metropolitana.

Si prevede anche di recepire  il cambio di destinazione d’uso tra le categorie produttivo, terziario, ricettivo e servizi privati, in modo da incentivare la nascita di opportunità di lavoro per i giovani.

Inoltre, data la crescente presenza giovanile, il Piano incentiva la realizzazione di case in affitto, consentendo ai privati di superare l’indice di edificabilità massima mediante la realizzazione di edilizia sociale in locazione, in vendita di tipo agevolato e co-abitazioni.

3. Una città green, vivibile e resiliente
Il nuovo Piano garantisce la riduzione del consumo di suolo del 4% rispetto al Piano vigente, l’ampliamento del parco Sud per circa 1,5 milioni di mq, la connessione tra il parco Nord e il parco Sud che genererà il grande Parco Metropolitano, la nascita di almeno 20 nuovi parchi tra cui i 7 previsti all’interno degli scali ferroviari e un piano di forestazione per l’area metropolitana.

Per l’edificato, si richiede l’innalzamento degli standard con il miglioramento delle prestazioni energetiche, la realizzazione di nuove aree permeabili e la certificazione della riduzione di CO2.

4. Una città, 88 quartieri da chiamare per nome
Il Piano vuole valorizzare tutti gli 88 quartieri che compongono Milano, superando il divario territoriale e sociale tra centro e periferia, ponendo al centro le piazze, migliorando lo spazio pubblico e i loro servizi.

Cuore di questa strategia sono i progetti per la riapertura dei Navigli, la riqualificazione degli scali ferroviari e la rigenerazione di 7 piazze ad alta accessibilità. Anche in questi ambiti sarà possibile superare l’indice di edificabilità massimo (1 mq/mq anziché 0,7 mq/mq) per la realizzazione di Edilizia Residenziale Sociale.

5. Una città che si rigenera
Riqualificare l’esistente per non consumare ulteriore suolo pubblico. Il Piano individua alcune aree ai margini del territorio che dovranno essere valorizzate con interventi mirati al recupero del patrimonio edilizio degradato.

Si prevede il recupero di 3 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica, la realizzazione sugli Scali Ferroviari di alcuni alloggi a canone sociale, la sperimentazione in 10 aree pubbliche di edilizia popolare e servizi abitativi all’interno di contesti sociali misti. Misure severe sul fronte degli edifici abbandonati, i quali perdono i diritti volumetrici esistenti con l’assegnazione solo dell’indice di edificabilità unico per chi lascia stabili in stato di degrado.

Nuovo PGT di Milano: presto su UrbisMap.

Stiamo già lavorando al nuovo PGT di Milano, così da poter sostituire quello attualmente presente su UrbisMap e rendere il servizio del Geoportale sempre più puntuale. Presto, avrete accesso a tutta l’informativa urbanistica, vincolistica e normativa dettata dal nuovo piano, stampabile tramite il Report di destinazione urbanistica.

Vi aggiorneremo non appena avremmo pubblicato il nuovo Piano di Governo del Territorio di Milano, nel mentre continuate a testare la nuova interfaccia di UrbisMap tramite questo link e a rispondere al sondaggio sulla sua usabilità.

Guida all’utilizzo della nuova versione di UrbisMap

Nell’ultimo articolo vi abbiamo annunciato il lancio in beta test di quella che da qui a poco sarà la nuova interfaccia ufficiale di UrbisMap. Progettata secondo uno schema mobile-first, ottimizza e semplifica il percorso dell’utente soprattutto da smartphone.

Essendo in fase di test, sulla nuova versione mancano alcune “pietre miliari” di UrbisMap, come lo strumento per la stampa del Report di Destinazione Urbanistica. Strumenti che verranno inseriti nel corso di queste settimane.

L’obiettivo del test, ovvero del sondaggio sottoposto agli utenti che ne provano l’usabilità, è quello di individuare bug e difficoltà che il nuovo sistema ancora presenta, oltre a percorsi di utilizzo preferenziali, migliorie e suggerimenti.

Il nuovo funzionamento di UrbisMap, step by step.

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La nuovissima interfaccia Mobile di UrbisMap

Accedendo alla nuova versione di UrbisMap da mobile, a darci il benvenuto non c’è più quel fastidioso pop-up, bensì un’interfaccia pulita, semplice, con la mappa in primo piano e un’area di dialogo “dinamica”.

Grazie alla funzione drag, tenendo premuto e al contempo spostando su e giù la barra grigia, l’area di dialogo può essere nascosta, oppure essere visibile a metà schermo e a schermo intero. Da qui si ha accesso alle 4 nuove sezioni principali di UrbisMap:

  • NOTIFICHE / INFORMAZIONI: da questa sezione l’utente riceve notifiche sulla piattaforma e informazioni di carattere generale, oltre a poter cliccare sui bottoni che consentono di individuare su mappa la propria posizione geografica e attivare la visualizzazione full screen;
  • RICERCA: la vecchia barra di ricerca di UrbisMap viene spostata all’interno di questa sezione. Qui si può ricercare un piano specifico o un punto sulla mappa digitando alcune parole chiavi, ad esempio “Piano Urbanistico Cagliari” o “Via Roma, 2 Cagliari“, come spiegato in questo vecchio articolo;
  • CONSULTAZIONE: è la sezione nella quale appaiono tutte le informazioni catastali, urbanistiche, normative e vincolistiche del punto cliccato o ricercato sulla mappa. A sostituzione del vecchio fumetto, è ora possibile visualizzare in un’unica soluzione tutto ciò che riguarda il punto geografico, cliccare sui singoli piani per attivarne la visualizzazione sulla mappa, accedere alla normativa del piano selezionato e effettuare il zoom sullo stesso. Da qui, successivamente, sarà possibile visualizzare e stampare il report di destinazione urbanistica.
  • PROFILO PERSONALE: è la sezione nella quale l’utente può accedere o registrarsi a UrbisMap, cambiare le proprie credenziali e verificare lo stato del proprio profilo.

Un menù a forma di hamburger, posizionato in alto a sinistra dell’area di dialogo, vi consente di selezionare la pianificazione a livello comunale che si vuole visualizzare su mappa.

Il clic su mappa da mobile può avvenire sia con doppio clic sullo schermo, oppure facendo una leggera pressione sul punto desiderato. Dopo aver eseguito l’azione apparirà sulla mappa il marker blu e, di conseguenza, le informazioni territoriali nell’area di dialogo.

Con la nuova versione, oggi è anche possibile ruotare la mappa sullo schermo a 360°, esattamente come facciamo su qualsiasi altra app di mappa! La funzione è utilissima, sia da mobile che da desktop, ad esempio per confrontare planimetrie catastali o di progetto con i piani e la mappa presenti su UrbisMap.

Cliccando sull’icona a forma di fumetto, a sinistra del nome del piano, si apre il menù dal quale si ha accesso alla normativa completa e alla funzione “zoom su questo piano“.

Sotto il nome del piano, invece, appare l’elenco delle zone urbanistiche e dei vincoli a cui è soggetto il punto cliccato. Affianco alle singole zone, appare un pallino con il colore associato alla zona sulla mappa. Visivamente permette una più rapida corrispondenza / individuazione delle zone sul dispositivo.

Infine, l’area di dialogo grazie alla funzione scroll, consente la lettura di tutta l’informativa presente su UrbisMap. Cliccando sulla x in basso a destra dell’area questa verrà chiusa dando nuovo accesso alla mappa in full screen.

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UrbisMap versione desktop: old but gold!

L’utilizzo di UrbisMap da desktop, attraverso la nuova interfaccia, non cambia di molto rispetto alla versione mobile. Così come non cambiano le performance rispetto all’interfaccia attuale, anzi aumentano.

Alcuni aspetti, però, differenziano l’utilizzo di UrbisMap da desktop rispetto che da mobile. Da desktop, infatti:

  • L’area di dialogo non è dinamica, ma fissa sul lato destro dello schermo. Qui, attraverso la funzione scroll, l’utente può visualizzare tutte le informazioni territoriali del punto cliccato su mappa e accedere alle altre funzioni e strumenti;
  • Per visualizzare le informazioni di un punto geografico, l’utente deve cliccare due volte sopra la mappa , oppure ricercarlo tramite toponimo nella sezione ricerca.

Le sezioni dell’area di dialogo presenti su mobile sono identiche a quelle visualizzate da desktop. Identico anche il percorso utente per accedere ad ogni singolo strumento o funzionalità.

Finalmente, però, anche qui spariscono messaggi di benvenuto, pop-up e fumetti, così che l’informazione ricercata sia di immediata visualizzazione e lettura.

Tra non molto l’interfaccia verrà completata e ottimizzata al 100% su entrambe le versioni. Il vostro contributo continua ad essere prezioso per l’individuazione di eventuali bug e malfunzionamenti. Vi ricordiamo, quindi, di continuare a provare la nuova interfaccia di UrbisMap e di lasciarci un feedback attraverso questo sondaggio, veloce e anonimo.

Una nuova interfaccia Mobile-first per UrbisMap

Da tempo vi abbiamo parlato del lavoro che stiamo svolgendo per realizzare la nuova interfaccia di UrbisMap. Bhe, ormai ci siamo e la nuova versione è oggi in fase di beta test.

Ma perché lo facciamo? Perché stiamo modificando l’user experience sul nostro Geoportale?

Perché chi utilizza il Geoportale, deve vivere la miglior esperienza possibile, veloce e semplice, così che l’utilizzo del sistema si avvicini sempre di più ai suoi bisogni, alle sue abitudini e necessità.

Come progettare, quindi, la nuova interfaccia di UrbisMap? Ovviamente mobile friendly, anzi Mobile-first!

Essere mobile first significa progettare e ottimizzare il percorso dell’utente da smartphone, prima che da desktop.

Lo smartphone è oggi lo strumento più utilizzato al mondo per lavorare, comunicare e informarsi. Qualsiasi lavoro voi facciate, avete sempre sul vostro smartphone tools che vi aiutano a semplificare e velocizzare il lavoro, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.

UrbisMap vuole offrire lo stesso servizio. Dev’essere performante su mobile, allo stesso modo di quanto lo è oggi su desktop. Chiunque lo utilizzi deve poter ottenere le stesse prestazioni anche fuori dall’ufficio, in pochi clic, collegandosi semplicemente a internet.

Vogliamo fare la differenza. Vogliamo che l’ingegnere, durante un comunissimo sopralluogo, possa verificare per l’ennesima volta l’indice di fabbricabilità della zona in cui risiede il cantiere, così come l’agente immobiliare che durante la vista nel proprio immobile in centro storico da parte di possibili acquirenti, possa loro elencare tutti i vincoli a cui è soggetto.

Cosa cambia con la nuova interfaccia?

Less is more. Meno icone, basta pop-up, ma tutte le funzioni rimangono.

Sparisce il messaggio di benvenuto, si riducono le icone, addio pop-up, ma tutti gli strumenti rimangono, anzi aumenteranno.

Al clic sulla mappa, non appare il fumetto dal quale era possibile estrapolare una sintesi di tutte le informazioni che caratterizzano il punto cliccato. Con la nuova interfaccia tutte le informazioni appaiono, in un’unica soluzione, nella nuova area di dialogo, sempre disponibile grazie alla funzione drag su mobile o perché fissata sul lato destro del desktop.

Con la funzione scroll si potrà scorrere all’interno dell’area per visualizzare tutte le informazioni. In alto a sinistra, affianco al nome del Comune, vi è il bottone del menù dal quale si può selezionare la pianificazione comunale che si desidera visualizzare su mappa.

L’area di dialogo, oltre a contenere le informazioni riguardanti il punto su mappa, da accesso alle sezioni notifiche, ricerca e profilo personale.

Nell’area di ricerca, come nell’attuale interfaccia, è possibile digitare il nome di un piano specifico, di una via o di una Città per visualizzarli su mappa.

Il clic sulla freccia che affianca il nome del Piano, attiva la visualizzazione dello stesso sulla mappa. Mentre, l’icona a forma di nuvoletta, presente sulla destra del nome, da accesso alla normativa di riferimento e permette di attivare lo zoom sul Piano.

Un test per raccogliere i vostri feedback!

Come anticipato, la nuova interfaccia è in fase di beta test. Finché non sarà ultimata in ogni minimo dettaglio potrete continuare ad utilizzare il Geoportale su www.urbismap.com

In questa fase, però, per noi è davvero prezioso il vostro contributo di test e valutazione. Per questo vi chiediamo di provare la nuova interfaccia tramite questo link, da mobile o da desktop, così che poi possiate lasciare un feedback tramite questo sondaggio (breve e anonimo).

Il tempo impiegato sarà prezioso per rendere UrbisMap sempre più performante da qualsiasi dispositivo, così che voi possiate sprecare sempre meno tempo durante le fasi del vostro lavoro in cui utilizzate il nostro sistema.

Quindi, ricapitolando:

Vi ringraziamo e vi terremo aggiornati appena la nuova versione sarà ufficialmente online.

UrbisMap: qualche numero dal Geoportale prima delle ferie

Venerdì anche da UrbisMap, per qualche giorno, cliccheremo sul pulsante “pausa”, concedendoci un po’ di meritato relax. Il discorso non vale per il nostro Geoportale. Lui sarà sempre disponibile per tutti coloro che continueranno a lavorare anche sotto ferragosto.

Il SIT UrbisMap non va in vacanza! Amico fidato, renderà più smart le vostre giornate lavorative, soprattutto ora che per avere delle semplici informazioni urbanistiche, da parte di tecnici e funzionari comunali, vi sentirete rispondere “mi spiace, sono in ferie, ne riparliamo a settembre“.

Prima di fermarci, però, vorremo fare il punto sul lavoro fatto fin oggi sul Geoportale. A Dicembre, erano tanti i buoni propositi e gli obiettivi che avremmo voluto raggiungere. Oggi possiamo contare altrettante lavorazioni compiute. Il bello è che le grandi novità devono ancora arrivare!

Nell’articolo di Dicembre (per rileggerlo clicca qui) abbiamo avanzato tre grandi “buoni propositi” per il 2019:

  • la pubblicazione di una nuova interfaccia per UrbisMap;
  • l’implementazione sul geoportale di nuovi piani e città;
  • l’integrazione di nuove funzioni sulla mappa, per privati e PA.

Oggi, possiamo dire che degli obiettivi prefissati due su tre sono stati raggiunti. Per quanto riguarda la pubblicazione di nuovi piani e città è diventato il nostro pane quotidiano. Da dicembre a oggi, su UrbisMap, abbiamo pubblicato oltre 250 piani urbanistici, su tantissime Città italiane, alcuni importantissimi come la Carta per la qualità di Roma.

Alcune delle nuove funzioni annunciate sono già disponibili sul Geoportale, come la nuova barra di ricerca di cui avevamo parlato in questo articolo, e i servizi personalizzati dedicati alle PA. Ad esempio la visualizzazione su mappa degli importi IMU.

All’appello manca la pubblicazione della nuova interfaccia, la quale tra qualche settimana rivoluzionerà definitivamente le performance di UrbisMap, soprattutto da mobile.

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Oltre agli obiettivi raggiunti, nel corso di questi mesi sono nati nuovi spunti, nuove idee, nuovi mercati, ma soprattutto tante nuove collaborazioni con aziende e liberi professionisti. Grazie a loro stiamo tirando su “la rete di UrbisMap“, con la quale vorremmo diffondere in maniera capillare il Geoportale a livello nazionale.

Andando ad analizzare i numeri, da dicembre a oggi, sul Geoportale il traffico è aumentato di circa 15.000 utenti, per un totale di quasi 80.000 utenti unici in 7 mesi e oltre 400.000 visualizzazioni di pagina.

Questo a dimostrazione di quanto, un servizio semplice, intuitivo e gratuito come UrbisMap, viene sempre più apprezzato da tecnici, funzionari e liberi professionisti su tutto il territorio nazionale.

Obiettivi da qui a fine anno?

Come già anticipato, l’obiettivo principale nelle prossime settimane sarà la pubblicazione della nuova interfaccia di UrbisMap. Estremamente intuitiva, grazie ad un restyling grafico e funzionale, consentirà agli utenti di ottenere le informazioni ricercate in tempi ancora più brevi.

Settimanalmente continueremo con le pubblicazioni e gli aggiornamenti dei piani urbanistici, da Nord a Sud, e al rientro delle ferie, verranno pubblicati alcuni dei più importanti piani regionali, come i Piani Paesaggistici di Lazio, Lombardia, Puglia e Piemonte.

Ultimo, ma non per importanza, l’integrazione di alcuni servizi dedicati ai privati, ad oggi ancora top secret, che miglioreranno di gran lunga l’esperienza utente.

A presto e buone vacanze a tutti!

UrbisMap col bene che ti voglio: i nuovi piani di luglio!

Luglio, col bene che ti voglio, vedrai non finirà“. Esattamente come i piani che ogni giorno pubblichiamo su UrbisMap: non finiscono mai. Oggi vediamo le novità di luglio, i piani e i work in progress.

Partiamo con i nuovi piani pubblicati su UrbisMap a Luglio, da nord a sud, da est a ovest.

Nell’area settentrionale d’Italia è ora possibile visualizzare il Piano Regolatore Generale di Biella, approvato con D.G.R. 15-6105 dell’ 11/6/2007 e successive modifiche, a cui sono legate le corrispondenti NTA.

Al centro, più precisamente nel Lazio, sono stati pubblicati il Piano Regolatore Generale di Latina e il Piano Regolatore Generale di Aprilia, i quali ampliano l’informativa di un territorio tanto importante, quanto complesso, limitrofo alla Capitale. Per quest’ultima, ricordiamo la recente pubblicazione della Carta per la qualità di Roma, fondamentale strumento urbanistico romano.

In Sardegna, tra i piani più importanti pubblicati sul geoportale segnaliamo quelli che regolamentano la Città di Elmas, tra cui il Piano urbanistico comunale, il Piano di rischio aeroportuale e il Piano Particolareggiato per il centro storico.

A livello nazionale, importante l’inserimento delle Aree SIN (Siti di Interesse Nazionale), sia a livello cartografico che normativo. Le Aree SIN sono aree contaminate molto estese, classificate come pericolose dallo Stato che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee.

Tra i work in progress più importanti vi è sicuramente la progettazione della nuova interfaccia di UrbisMap. Pensata mobile first, consentirà agli utenti di utilizzare il Geoportale da qualsiasi dispositivo, in maniera estremamente intuitiva. Sarà un grande cambiamento, che renderà il sistema ancora più performante.

A presto, quindi, con buonissime novità! Se hai voglia di scriverci però, ti risponderemo volentieri. Usa il form contatti che trovi in questa pagina.

Carta per la qualità di Roma: da oggi su UrbisMap

Partiamo dal cos’è la Carta per la qualità di Roma?

La Carta per la qualità di Roma è uno strumento gestionale del PRG di Roma (Piano Regolatore Generale), in vigore dal 2008. Sulla Carta sono presenti tutti gli immobili e le aree urbane sottoposti ad uno speciale regime di tutela, quest ultimo autonomo rispetto agli altri vincoli che ricadono sulla Città.

La Carta è composta da 34 tavole in scala 1:10.000 dove si riporta l’immensa ricchezza di Roma, costituita dagli impianti urbani con i relativi spazi pubblici, i beni archeologici, la struttura dei tessuti della Città storica fino alle architetture contemporanee.

La Carta per la qualità ha validità comunale: non prende in considerazione i vincoli statali o regionali, ma riporta solo quelli dettati dalle NTA del PRG in vigore. Per tanto, capita spesso che su uno stesso immobile, oltre i vincoli riportati sulla Carta, incidano ulteriori vincoli di ordine superiore.

Detto questo, per eseguire opere edili sugli immobili, o le aree urbane perimetrate sulla Carta, si deve prima chiedere il parere alla Sovrintendenza Capitolina, la quale entro 60 giorni darà il proprio parere sulla tipologia di intervento che si intende eseguire, tenendo conto dei vincoli comunali ai quali è soggetto il bene. Ovviamente, oltre a questo, si dovrà tener conto dei vincoli soggetti ai piani sovraordinati al PRG.

Detto ciò, è facile intuire quanto sia fondamentale questo strumento urbanistico per la Città di Roma e quanto la sua consultazione, per tecnici e funzionari, debba essere la più semplice possibile.

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Per sopperire, almeno in parte, alla difficoltà di tecnici ed enti che vivono la complessità del centro urbano romano in termini edilizi e vincolistici, insieme alla Carta per la qualità, è stata redatta la Guida per la qualità degli interventi.

La Guida non è altro che un documento operativo che detta, a tecnici e funzionari, le linee guida su come intervenire sui beni presenti sulla Carta, quindi su come tutelare e conservare l’immenso patrimonio urbano romano per renderlo, allo stesso tempo, funzionale alle esigenze contemporanee.

Come unificare i diversi livelli informativi della Città di Roma in maniera più smart? A questo ci pensa UrbisMap!

Da oggi è FINALMENTE possibile consultare su mappa, online e da qualsiasi dispositivo, la Carta per la qualità di Roma! Su UrbisMap, infatti, dopo un attento lavoro di digitalizzazione, è stata pubblicata la Carta, sovrapponendola al resto della pianificazione, tra cui il PRG di Roma del 2008.

Fino a oggi la Carta era consultabile solo in pdf tramite il Sito Istituzionale di Roma Capitale. Da oggi, invece, è visualizzabile sul nostro Geoportale. Da UrbisMap la mappa di Roma potrà essere interrogata utilizzando lo strumento marker, così da ottenere tutte le informazioni urbanistiche del punto geografico cliccato e scaricare il Report di Destinazione Urbanistica (se non sai cos’è leggi questo vecchio articolo).

Semplificazione che una Città come Roma, così come i suoi tecnici, necessita e ha estremamente bisogno, per essere, oltre che eterna, sempre più smart.

Smart City: la nuova urbanistica per città intelligenti

Dall’inglese “Città intelligente“, il termine Smart City è particolarmente in voga negli ultimi anni. Non solo nel settore della pianificazione urbana, ma anche in campo politico, economico, ambientale e tecnologico.

Una città, per essere considerata “intelligente“, non può più essere progettata tenendo conto solo del proprio capitale fisico dato da infrastrutture e trasporti. Una città, per essere considerata intelligente, deve subire una rivoluzione innanzitutto digitale e sociale, atta a migliorare la gestione della stessa sotto molti punti di vista: dalle attività economiche e amministrative, alla mobilità, le risorse ambientali, le relazioni sociali e le politiche dell’abitare.

In urbanistica, quindi, progettare una Smart City significa attuare una serie di strategie progettuali tali da semplificare e rinnovare le infrastrutture fisiche, facendo particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Inoltre, vede la connessione tra il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita a le infrastrutture, grazie all’introduzione di nuovi mezzi di comunicazione e tecnologie digitali.

Il fine è migliorare la qualità della vita in contesti urbani particolarmente urbanizzati, soddisfacendo così le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.

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Da quali esigenze nascono le Smart City?

La crisi economica del 2008 e la continua concentrazione di gran parte della popolazione globale in aree metropolitane già fortemente sature, ha fatto sì che urbanisti, amministratori e aziende digitali iniziassero a ripensare le città in maniera più intelligente.

Nel settore tecnologico si assiste alla nascita di servizi, App urbane e nuove infrastrutture (ITC) capaci di ottimizzare la vita in questi complessi eco-sistemi. Nascono così nuovi piani urbanistici, che grazie alle nuove tecnologie, danno accesso a tutti i servizi pubblici in modo rapido e intuitivo, vengono istallate le prime reti wi-fi pubbliche e si divulgano i cloud computing di massa.

Oltre a migliorare tecnologie, trasporti e comunicazione, si diffonde una più matura sensibilità nei confronti della salvaguardia ambientale. Così, piani urbanistici e nuove tecnologie si fondono per dare nuove risposte eco-compatibili.

Si pensi all’ideazione di App che consentono il tracciamento dei rifiuti per favorirne uno smaltimento più corretto, a quelle dedicate al car sharing o al monitoraggio del traffico. Oppure, all’utilizzo di nuove tecnologie per la riduzione dell’inquinamento e la generazione di energia alternativa, come i pannelli “mangia-smog” posizionati sulle facciate degli edifici.

Nel nostro piccolo, si pensi a UrbisMap che, oltre ad essere uno strumento che semplifica l’operato di tecnici e funzionari pubblici, è un geoportale gratuito al servizio del cittadino, semplice e intuitivo, che da accesso a tutta l’informativa urbanistica, catastale e normativa del territorio nazionale, senza più frammentazione dei dati pubblici.

In linea con quanto afferma Maurizio Carta, professore di Urbanistica e Pianificazione territoriale presso l’Università di Palermo “Oltre che di una Smart City, abbiamo bisogno di uno Smart Planning, cioè di una progettazione, di una pianificazione, di politiche che siano più intelligenti. Il che significa che devono diventare più “smart” anche la PA e i sistemi produttivi”.

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Urbanistica: tendenze smart e modelli di successo

Come abbiamo detto, gli obiettivi principali delle azioni di pianificazione “intelligenti” sono: migliorare la vivibilità urbana, l’accessibilità a infrastrutture, servizi e dati pubblici, l’eco-sostenibilità e l’inclusione sociale.

Tra le principali tendenze vi sono, sicuramente, quelle legate a mobilità sostenibile e sharing economy. Dopo un attento rinnovo della tradizionale rete infrastrutturale, le città devono ripensare la propria mobilità in ottica green, aumentando piste ciclabili, aree pedonali, aree ricarica per le auto elettriche e i servizi di bike e car sharing (semplificandone l’accesso). Amsterdam, Parigi, Copenaghen e Stoccolma risultano le migliori città europee in tal senso.

Città come Singapore, San Francisco, Londra e New York sono da anni capofila del concetto di smart city, attuando sul proprio territorio azioni concrete che migliorano la qualità della vita e dell’ambiente urbano.

In Italia, siamo ancora lontani dalla gran parte degli esempi europei e mondiali, ma vi sono alcuni modelli virtuosi prodotti da Milano, che nel 2018 si conferma la più smart d’Italia, Firenze e Bologna.

Milano, negli anni è riuscita a coniugare perfettamente solidità e sviluppo economico, ricerca e innovazione, politiche per il lavoro e sistemi ambientali eco-sostenibili, raggiungere standard elevatissimi nell’istruzione, nel settore sanitario, nel campo della trasformazione digitale e della partecipazione civile.

Da qui si evince quanto, per essere davvero smart, le politiche territoriali, quindi anche l’urbanistica, debbano ripensare in toto la pianificazione con razionalità, creando sinergiche connessioni tra infrastrutture, aree urbane, strumenti tecnologici (come sensori, attuatori e rivelatori di dati) e nuovi servizi pubblici, così che, oltre a intelligenti, le città risultino meno inquinate, meno costose, più sicure, più sane, più vivibili e più veloci.

Novità UrbisMap: come trovare un Piano Urbanistico con pochi clic

Utilizzando UrbisMap, spesse volte ti capiterà di voler visualizzare, con pochi clic, uno specifico piano urbanistico diverso da quello comunale, sovrapposto all’area geografica di tuo interesse. Ad esempio, il Piano di Assetto Idrogeologico, oppure la Classificazione acustica comunale o un Piano Particolareggiato. Bene, da oggi è molto più semplice farlo!

Non solo Piani Urbanistici Comunali e PRG, ma molto di più!

UrbisMap, contiene informazioni urbanistiche ad ogni livello, dalla pianificazione comunale a quella regionale e nazionale. Di default, dopo il clic su mappa, il Geoportale restituisce la visualizzazione dei piani a livello comunale, ma non sono gli unici a interessare quel punto, così come si evince dal fumetto a comparsa e l’elenco dei Piani Sovraordinati.

Fino a poco tempo fa risultava complesso selezionare e visualizzare un piano contenuto su UrbisMap, diverso da quello comunale. Il procedimento di selezione avveniva cliccando sull’icona a forma di mappa, sulla barra degli strumenti a sinistra, come spiegato in questo articolo, ma essendo troppi la ricerca risultava difficile.

Quindi, come poter scegliere e visualizzazione una pianificazione diversa da quella comunale con pochi clic?

Hai presente la ricerca su Google Maps? Stesso principio!

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Quando devi recarti in un luogo, ma non sai come arrivarci, la prima cosa che ti viene in mente di fare è accedere a Google Maps e digitare, sulla barra di ricerca, l’indirizzo da raggiungere. Allo stesso modo utilizziamo Google per le ottenere risposte alle nostre domande.

Per trovare un Piano Urbanistico su UrbisMap il principio è identico: una volta dentro il Geoportale, cliccando sulla mappa viene visualizzata di default la pianificazione urbanistica comunale. Ma immaginiamo di voler visualizzare il Piano di Assetto Idrogeologico della Lombardia, oppure il Piano di Classificazione acustica di Milano.

Come? Semplice! Digitando sulla barra di ricerca posizionata in alto a sinistra, il nome del piano o una sequenza di parole chiave, come “PAI LOMBARDIA” o “ACUSTICA MILANO”. Immediatamente, sotto la barra di ricerca, viene visualizzato l’elenco dei piani, pubblicati su UrbisMap, che corrispondono alla tua ricerca! Cliccando, poi, sul Piano desiderato, questo verrà visualizzato su mappa.

Dopo la visualizzazione, potrai accedere a tutte le informazioni urbanistiche, normative e catastali, come sempre, cliccando sulla mappa e accedendo al Report. È molto più difficile a dirsi che a farsi! Vai su UrbisMap per provare la nuova funzione, poi scrivici e dicci cosa se ne pensi.