UrbisMap Premium per tecnici e liberi professionisti

Sei un ingegnere, un architetto, un geometra o un libero professionista che opera nel settore dell’edilizia? Se la risposta è si devi conoscere UrbisMap Premium, il nuovo servizio di UrbisMap pensato per ottimizzare alcune delle attività quotidiane legate alla tua professione.

Se già utilizzi il Geoportale, sai che l’obiettivo principale per cui venne creato fu semplificare la fase di ricerca e consultazione di piani urbanistici, norme tecniche e vincoli su tutto il territorio nazionale, attraverso un’interfaccia semplice, intuitiva e gratuita. Negli anni, dopo svariate implementazioni ed evoluzioni, è diventato uno strumento indispensabile per chi ogni giorno deve, prima di redigere un progetto edilizio o urbanistico, consultare i piani e norme territoriali.

Il servizio risulta di per sé già abbastanza efficace, ma negli anni ci siamo dedicati ad ascoltare i bisogno di ingegneri, architetti e geometri che ogni giorno utilizzano UrbisMap e dall’ascolto sono emerse nuove necessità da soddisfare con l’implementazione di nuove funzionalità avanzate. Così nasce UrbisMap Premium.

Perché abbonarsi a UrbisMap Premium se sei un tecnico libero professionista

L’abbonamento a UrbisMap Premium ti da accesso a strumenti e funzionalità avanzate, altrimenti non disponibili nella versione gratuita. Tra questi, come già vi abbiamo raccontato nell’ultimo articolo del blog, vi sono la ricerca catastale avanzata per foglio e mappale, lo strumento misura, la funzione layout di stampa e l’accesso ai wms regionali delle ortofoto attuali e storiche.

L’utilizzo di questi strumenti risulta utilissimo nelle prime fasi di qualsiasi progettazione edilizia, che sia privata o pubblica. Infatti, ottimizza e velocizza alcune operazioni legate alle attività di sopralluogo, rilievo e misurazione di terreni e fabbricati, ma anche di analisi e studio del territorio nel quale dovrà essere effettuato l’intervento edilizio. In tal senso, riportiamo degli esempi di ottimizzazione di alcune procedure legate alla professione:

  • La ricerca catastale consente al tecnico di velocizzare le operazioni di reperimento documentale durante le fasi iniziali di consulenza, recuperando in autonomia la documentazione catastale intestata al proprietario del terreno o fabbricato;
  • Lo strumento misura consente di misurare dal proprio computer distanze tra confini o da eventuali vincoli, ma anche il perimetro e la superficie del terreno in oggetto, evitando quindi inutili sopralluoghi in loco;
  • La consultazione di piani, vincoli e norme consente di velocizzare la fattibilità dell’intervento edilizio, ma anche poter definire l’iter che dovrà seguire la pratica edilizia sullo sportello regionale di competenza, ad esempio se in conferenza di servizi, avvio immediato, etc
  • Nei casi in cui l’intervento da realizzare rientri in accertamento di conformità o sanatoria edilizia, la visualizzazione delle ortofoto storiche velocizzerà l’analisi sullo stato di fatto e delle opere abusive;
  • Il layout di stampa consente di ottenere, in tempi molto rapidi, gli estratti di mappa che compongono la tavola di inquadramento urbanistico-territoriale, su file dwg, editabile su Autocad con le informazioni sul progetto e sullo studio tecnico;

Quelli appena riportati sono solo alcuni esempi di utilizzo degli strumenti avanzati di UrbisMap resi disponibili attraverso il pacchetto Premium, ma in generale è chiaro quanto potranno semplificare alcune attività legate alla professione del tecnico libero professionista, sia in fase di analisi e consulenza preliminare, che in fase di progettazione vera e propria.

Come acquistare UrbisMap Premium?

Il Pacchetto Premium, e tutti i suoi strumenti, sarà attivo sul Geoportale dal 16/05, ma potrà essere acquistato in pre-order fino al 15 maggio ad un prezzo scontatissimo rispetto a quello di listino. Accedendo alla pagina dedicata al Pacchetto Premium, potrai conoscere ulteriori dettagli sul servizio e il costo in del pacchetto, disponibile in abbonamento per 12 o 24 mesi. Sullo shop di UrbisMap sono già disponibili all’acquisto i due prodotti in pre-order: approfitta dell’offerta fino al 15/05!

Nel caso in cui si vogliano maggiori informazioni legate a UrbisMap Premium, scrivici utilizzando il form contatti:

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    Tutti gli strumenti di UrbisMap Premium

    Da qualche giorno abbiamo lanciato l’arrivo del nuovo UrbisMap Premium, il servizio in abbonamento dedicato ai tecnici e liberi professionisti che si occupano di edilizia, urbanistica, immobiliare ed energie rinnovabili. In questo articolo descriveremo il pacchetto nel dettaglio, quindi tutti gli strumenti avanzati che lo compongono e che saranno disponibili dal 16 maggio su UrbisMap.

    La ricerca e il wms catastale

    Fino ad oggi su UrbisMap, per gli utenti privati, è stato possibile ottenere le informazioni catastali di un punto geografico solo dopo aver interrogato la mappa. Con il clic su un terreno o un fabbricato, all’interno della tab dati dell’area di dialogo, appaiono i dati catastali in real-time, ovvero sezione, foglio e particella letti in tempo reale dai sistemi dell’Agenzia delle Entrate.

    Con il Pacchetto Premium lo strumento, già così utilissimo, si amplia rendendo disponibile la ricerca delle particelle catastali tramite dati censuari. In questo modo, senza prima conoscere la posizione su mappa della particella di proprio interesse, ma avendo in possesso i dati censuari, quindi foglio e mappale, sarà possibile visualizzare su mappa la particella stessa, quindi la sua posizione geografica e il suo perimetro.

    La particella sarà visibile su mappa grazie alla seconda integrazione legata al catasto del Pacchetto Premium, ovvero la disponibilità del wms della cartografia catastale dell’Agenzia delle Entrate. Questo strumento di visualizzazione sarà disponibile anche senza prima dover ricercare una particella, quindi in modalità layer su cui saranno visibili tutti i fogli e le particelle catastali del territorio che si starà in quel momento visualizzando, in sovrapposizione alla mappa satellitare di sfondo.

    Layout di stampa

    Il Layout di Stampa, per chi conosce e utilizza UrbisMap da diverso tempo, è forse lo strumento più atteso. Infatti, gli utenti più affezionati si ricorderanno della vecchia versione del Geoportale in cui era disponibile lo strumento che permetteva, in pochi clic, di stampare o salvare in pdf estratti di mappa in scala, come fossero tavole di inquadramento.

    Finalmente lo strumento sarà nuovamente disponibile, in una nuova veste grafica e con più funzionalità. In pochi clic, consentirà non solo di creare e stampare in pdf layout personalizzati contenenti gli estratti di mappa in scala della porzione di territorio selezionata, ma anche di scaricare sul proprio computer tavole di inquadramento, in formato dwg editabili su Autocad, contenenti i riquadri con gli estratti di mappa in scala, i titoli e lo spazio dedicato al cartiglio. Infine, sarà possibile salvare i layout sul proprio account premium, così da poterli recuperare ed editare in un secondo momento.

    Redigere i layout è semplicissimo: interrogando la mappa sul punto geografico di proprio interesse, si attiverà nell’area di dialogo lo strumento layout di stampa. Cliccandoci sopra si accede all’editor in cui si personalizza il layout, in particolare: la dimensione e l’orientamento del foglio, il numero di riquadri, i layer urbanistici, il titolo e la scala di stampa.

    Strumento misura avanzato

    Tra le novità di UrbisMap che saranno disponibili agli utenti Premium dal 16 maggio, vi è lo strumento misura avanzato. Rispetto al precedente, con il quale era possibile misurare solo la distanza tra due punti, permetterà di:

    • misurare la distanza tra due punti, ad esempio la distanza di un terreno o di un fabbricato dal letto di un fiume o da specifici vincoli paesaggistici;
    • misurare la lunghezza di un perimetro di una particella catastale o di una più ampia porzione di territorio, insieme alla sua area in metri quadrati;
    • misurare l’area di una circonferenza e la lunghezza del suo raggio.

    Attivare lo strumento è semplicissimo: posizionato in alto a destra della mappa, sotto i pulsanti di zoom e geolocalizzazione, in base all’occorrenza permette di disegnare sulla mappa una linea, un perimetro o una circonferenza. Una volta selezionato il singolo strumento, ad esempio la linea, si può procedere a disegnare la stessa sulla mappa, nella zona di proprio interesse. Al dopo clic finale, sovrapposto alla linea, apparirà la misura desiderata.

    Wms ortofoto regionali

    Con il Pacchetto Premium sarà possibile personalizzare la visualizzazione della mappa di UrbisMap sostituendo l’attuale foto di sfondo satellitare, con una delle ortofoto regionali in alta risoluzione, attualmente disponibili tramite wms.

    Le ortofoto regionali, saranno sia attuali che storiche, quest’ultime molto utili nei casi in cui si progetta in presenza di vincoli paesaggistici, oppure nei casi di accertamento di conformità e sanatoria edilizia. Le foto saranno selezionabili dall’area di dialogo, nella tab layer, da cui si potrà prima scegliere la regione di proprio interesse, poi l’ortofoto attuale o storica.

    A questo strumento, per tipologia, si affianca quello già citato del wms catasto, il quale consente di sovrapporre alla mappa di sfondo non il layer urbanistico di proprio interesse, bensì la cartografia catastale indicante i numeri e le perimetrazioni di fogli e mappali su tutto il territorio nazionale.

    Come ottenere il Pacchetto UrbisMap Premium?

    Il Pacchetto Premium di UrbisMap e tutti i suoi strumenti saranno attivi dal 16 maggio. Da lunedì 8 al 15 maggio, potrà essere acquistato in pre-order ad un prezzo scontatissimo rispetto a quello di listino.

    Accedendo alla pagina dedicata al Pacchetto Premium, potrai conoscere i costi dei pacchetti per 12 e 24 mesi, le modalità di pagamento e ulteriori specifiche, oltre a poterti iscrivere alla lista esclusiva dedicata al pre-order. L’iscrizione ti darà accesso a comunicazioni e offerte in anteprima, dall’8 e fino al 15 maggio, per non perdere tutto ciò che sarà legato al Pacchetto Premium di UrbisMap.

    Non sarà possibile accedere ad una demo gratuita, almeno non in questa prima fase di lancio, per questo motivo speriamo di essere stati esaustivi nella spiegazione di tutti gli strumenti. Puoi comunque iniziare a usare UrbisMap e scoprire le sue funzioni gratuite per comprendere meglio le funzionalità.

    Se si hanno dubbi, rimaniamo sempre disponibili a fornire tutte le informazioni necessarie: puoi scriverci utilizzando questo form contatti.

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      UrbisMap Premium: il nuovo servizio per tecnici e liberi professionisti

      Finalmente possiamo dirlo: è nato UrbisMap Premium, il servizio in abbonamento dedicato a chi opera nel settore dell’edilizia, dell’immobiliare e delle energie rinnovabili. Ingegneri, tecnici, architetti e i liberi professionisti del settore potranno utilizzare gli strumenti avanzati di UrbisMap resi disponibili sul Geoportale.

      Se stai leggendo questo articolo probabilmente già conosci UrbisMap, lo strumento nato per semplificare il lavoro di tecnici e liberi professionisti che permette di consultare, in modo semplice e veloce, tutti i piani urbanistici, paesaggistici, i dati catastali, i vincoli e le normative a livello nazionale, tramite un’unica interfaccia facile da utilizzare, gratuita e accessibile da qualsiasi dispositivo.

      In questi mesi abbiamo lavorato per poter definire e creare un servizio ancora più completo e di qualità per gli utenti che da anni utilizzano il Geoportale, rivolgendoci in particolare ai liberi professionisti dell’edilizia, dell’immobiliare e delle energie rinnovabili, che da tempo ci chiedono l’accesso a servizi e strumenti avanzati che migliorino i processi legati alle proprie attività professionali.

      Sono tanti gli strumenti, rispetto a quelli disponibili sulla versione gratuita del Geoportale, che potrete utilizzare acquistando l’abbonamento di UrbisMap Premium. Servizi che velocizzeranno alcune attività preliminari di studio e analisi da parte del tecnico libero professionista e che precedono le fasi di progettazione vera e propria. Attività che si presentano simili nel settore degli investimenti e di compravendita immobiliare, ma anche durante le fasi di ricerca di nuovi terreni idonei ad ospitare impianti fotovoltaici o campi eolici da parte di società del settore energia.

      In questo articolo vi presentiamo gli strumenti avanzati del Pacchetto Premium e sveleremo la data di lancio del servizio e le offerte a voi riservate.

      Gli strumenti di UrbisMap Premium

      Acquistando l’abbonamento Premium, per 12 o 24 mesi, avrai accesso a tutti gli strumenti avanzati del Geoportale che tecnici e liberi professionisti ci hanno sempre richiesto: ricerca catastale avanzata, layout di stampa, uno strumento misura avanzato, visualizzare la cartografia catastale tramite wms e le orto foto satellitari in alta risoluzione disponibili per la maggior parte delle regioni italiane. Inoltre, avrai sempre a disposizione l’assistenza tecnica dedicata da parte dello staff di UrbisMap.

      Uno degli strumenti principali del pacchetto è la ricerca catastale avanzata, la quale consente di effettuare ricerche catastali su tutto il territorio nazionale tramite dati censuari (sezione, foglio e particella). Dopo aver effettuato la ricerca verrà mostrata la particella in mappa, con sovrapposizione della cartografia catastale aggiornata in tempo reale.

      Il Layout di Stampa, in pochi clic permette di creare, salvare e scaricare layout personalizzati con gli estratti di mappa in scala di una specifica sezione di territorio e i piani urbanistici in sovrapposizione, con la possibilità di scegliere il formato (dwg o pdf), la scala, la dimensione del foglio e i layer in sovrapposizione.

      Passiamo poi allo strumento misura il quale consente di calcolare la lunghezza tra due punti, conoscere l’area e il perimetro di un poligono, così come l’area e il raggio di una circonferenza. Lo strumento consente di interrogare, in maniera più efficace, la mappa di UrbisMap, riducendo i tempi di alcune attività legate alla professione, come durante i rilievi e i sopralluoghi sul territorio.

      Il WMS Catasto è il servizio che permette di visualizzare su mappa la cartografia catastale di tutto il territorio nazionale, sovrapposta alla mappa di sfondo. Gli utenti avranno accesso ai dati catastali di tutta Italia, oltre che tramite ricerca avanzata per foglio e mappale, anche tramite visualizzazione cartografica.

      Ultimo, ma non per importanza, è la visualizzazione delle orto foto satellitari, attuali e storiche, in alta risoluzione della maggior parte delle regioni italiane. Una volta selezionata l’orto foto, questa sostituirà la mappa di sfondo base, sulla quale verranno sovrapposti i vari layer urbanistici.

      Come acquistare UrbisMap Premium?

      Il Pacchetto Premium con tutti i suoi strumenti sarà attivo dal 16 maggio. Una settimana prima potrà essere acquistato in pre-order ad un prezzo scontatissimo rispetto a quello di listino. Prezzo di listino che rimarrà tale per un po’ di tempo!

      Accedendo alla pagina dedicata al Pacchetto Premium, oltre a poter conoscere ulteriori dettagli sul servizio e il costo in pre-order dei pacchetti per 12 e 24 mesi, potrai iscriverti alla lista dedicata al pre-order. L’iscrizione alla lista ti darà accesso a comunicazioni e offerte in anteprima, dall’8 e fino al 15 maggio, per non perdere tutto ciò che sarà legato al lancio del nuovo servizio di UrbisMap.

      Accedi alla pagina dedicata al Pacchetto Premium scopri quanto costa e iscriviti alla lista! Sarà anche la pagina in cui potrai acquistare il pacchetto in fase di pre-order: www.urbismap.it/urbismap-premium-lp

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        Urbismap: pubblicati i piani nazionali di zone sismiche e climatiche

        Negli ultimi anni stiamo assistendo a forti e preoccupanti cambiamenti climatici che stanno destabilizzando la struttura dei nostri territori, non solo nazionali, ma mondiali. Questo da il via ad una concatenazione di episodi naturalistici importanti, come alluvioni o terremoti, che scombussolano l’assetto ambientale a cui eravamo abituati. Mettiamo dentro questo prospetto una guerra tra potenze mondiali che sono in grado di influire sulla nostra quotidianità (es: nella distribuzione del gas) e capiamo che siamo di fronte a delle importanti problematiche sociali, ambientali e climatiche che non possono più essere tralasciate.

        Sono di questi giorni le notizie che riportano una serie di terremoti nella nostra penisola e, per ridurre gli effetti sul patrimonio pubblico e privato, lo Stato già da tempo si è concentrato sulla classificazione di tutto il territorio in termini di pericolosità sismica, ovvero differenziando tutto lo stivale per zone sismiche in base all’intensità con cui il fenomeno si potrebbe presentare, definite in base allo studio degli avvenimenti passati e da cui derivano norme e regolamenti per la costruzione o l’adeguamento degli edifici, pubblici e privati.

        Recentemente è stato aggiornato il piano delle zone sismiche, in cui si suddivide il territorio nazionale in quattro zone: si va dalla zona uno che ha la probabilità più alta che capiti un forte terremoto, sino alla zona quattro dove la probabilità che capiti un terremoto è molto bassa. Rispetto al passato viene ora eliminata la dicitura di territorio “non-classificato” e a ciascuna zona viene attribuito un valore d’azione sismica, di cui si deve tener conto in fase di progettazione e realizzazione delle nuove costruzioni, o durante il recupero del patrimonio esistente.

        Le novità introdotte con l’aggiornamento sono state pienamente recepite e ulteriormente affinate, grazie anche agli studi svolti dai centri di competenza (Ingv, Reluis, Eucentre). Il piano è stato recentemente pubblicato sul nostro Geoportale Urbismap, dal quale interrogando la mappa si ottiene in risposta tutta l’informativa urbanistica locale e nazionale, tra cui la classificazione sismica, accompagnata da tutte le norme, i vincoli e le regole speciali introdotte dall’aggiornamento.

        Zone climatiche nazionali

        Come detto in precedenza, siamo in un periodo di transizione dove dobbiamo fare i conti con quanto accade nel mondo. Da questa considerazione generale deriva la recente decisione del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani di ridurre il consumo di gas nella penisola rimodulando il calendario d’utilizzo dei sistemi di riscaldamento, in luoghi pubblici e privati, regione per regione, ovvero spostando di 15 giorni l’accensione rispetto ai precedenti standard e anticipando di una settimana lo spegnimento.

        Il piano ministeriale prevede anche l’abbassamento di un grado centigrado per tutti gli edifici, che dovrà quindi settarsi a diciassette gradi per quelli ad uso produttivo e a diciannove per le restanti costruzioni, abitazioni incluse, fatta eccezione per ospedali, asili nido e scuole materne, case di riposo e piscine.

        Tutto questo è stato attuato usufruendo della classificazione climatica di tutto il territorio nazionale, data dal D.P.R. n.412 del 26/08/1993, allegato A, e le sue successive modifiche, in cui si stabilisce la classificazione climatica di oltre 8000 comuni italiani in relazione alla loro temperatura media durante l’anno. Temperature che devono necessariamente essere prese in considerazione per la definizione dei calendari legati al riscaldamento degli edifici, ma anche per la classificazione energetica degli stessi.

        Le zone climatiche italiane sono sei e vengono classificate in ordine crescente di rigidità: A (<600 GG), B (600 – 900 GG), C (901 – 1400 GG), D (1401 – 2100 GG), E (2101 – 3000 GG), F ( >3000 GG), dove per GG si intende “gradi giorno” ovvero la somma della differenza (solo quella positiva) tra la temperatura interna decretata da ogni Paese (fissata a 20°C) e la temperatura media esterna. Tanto è più alto il valore, tanto più rigido risulta il clima dello specifico territorio.

        Partendo, da questa classificazione delle zone climatiche, considerando le condizioni ambientali attuali, specifiche per ogni zona d’Italia, il Ministro della transizione ecologica ha potuto stabilire il nuovo calendario sull’utilizzo del riscaldamento, in vigore dallo scorso 22 ottobre.

        Perché consultare il piano delle zone climatiche su Urbismap?

        Urbismap da la possibilità a tutti di consultare su mappa il piano delle zone climatiche. Quest’ultimo suddivide il territorio nazionale nelle 6 zone e all’interrogazione di uno specifico territorio è possibile conoscere la specifica classificazione climatica e i GG (gradi giorno), con cui un tecnico potrà redigere le relazioni termiche necessarie per la costruzione di nuovi edifici o la ristrutturazione del patrimonio esistente, rendendo quest’ultimi più efficaci da punto di vista energetico.

        Nuovi piani anche in Sardegna: pubblicate le mappe delle aree non idonee all’installazione di impianti a fonti energetiche rinnovabili

        L’ulteriore piano appena pubblicato su Urbismap riguarda solo la regione Sardegna e individua le aree e i siti non idonei all’installazione d’impianti a fonti rinnovabili. Il piano, definito dall’Assessorato all’Industria, in collaborazione con gli Assessori della difesa dell’ambiente e degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica tramite Deliberazione n.59/90 del 27/11/2020, detta le linee guida per l’autorizzazione di specifici impianti alimentati da fonti rinnovabili, come fotovoltaico ed eolico.

        Il piano ha certamente come obiettivo la tutela ambientale e del paesaggio regionale, oltre che della biodiversità e del patrimonio storico e culturale, ma vuole anche perseguire gli obiettivi energetici previsti entro il 2030 con cui la regione, attraverso l’installazione di impianti di generazione da fonte rinnovabile, produrrà circa 2-3 TWh di energia elettrica ulteriore rispetto a quella esistente.

        Nell’ottica di fornire un quadro di riferimento il più possibile completo, su Urbismap è stato pubblicato oltre al layer del piano, che permette di visualizzare su mappa le aree e i siti classificati come non idonei all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, anche le tavole, le tabelle e gli allegati della deliberazione, con tutti i riferimenti che consentono la più adeguata classificazione dell’area.

        Le disposizioni si applicano alle seguenti tipologie di impianto, da cui derivano ulteriori classi, per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile:

        • Impianto fotovoltaico al suolo e solare termodinamico;
        • Impianto eolico;
        • Impianto di generazione elettrica da biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas;
        • Impianto idroelettrico;
        • Impianto geotermoelettrico.

        Il riconoscimento di non idoneità di una specifica area o sito ad accogliere una tipologia d’impianto dipende anche dalle caratteristiche dimensionali dell’impianto stesso da realizzare, oltre che dall’esistenza di specifici vincoli riportati nelle restanti normative vigenti, regionali e comunali, sia per quanto riguarda aree e siti sensibili, sia per elementi presenti nel territorio (es: reti stradali o ferroviarie, aeroporti, condotte idriche, etc etc).

        Come visualizzare i nuovi piani su Urbismap

        Il procedimento per visualizzare i nuovi piani sul Geoportale è molto semplice. Tutti i piani di cui abbiamo parlato, nazionali e non, sono consultabili da qualsiasi utente interrogando la mappa su un punto di proprio interesse. Una volta entrati su Urbismap.com, possiamo cliccare sul punto geografico e visualizzare nell’area di dialogo le informazioni urbanistiche connesse al punto, quindi anche i nuovi piani pubblicati. Oppure, possiamo visualizzare il piano senza dover necessariamente interrogare la mappa, andando prima sulla tab layer e selezionando il piano specifico al quale siamo interessati, ad esempio “classificazione sismica” o “zone climatiche” o ancora “aree non idonee fonti rinnovabili”.

        Vuoi avere informazioni più specifiche su Urbismap o i Piani appena pubblicati? Scrivici, puoi farlo compilando il form sottostante.

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          Il Gis a supporto della rigenerazione urbana

          Negli ultimi anni si è diffuso sempre più il concetto di rigenerazione urbana, un nuovo modo di intendere e concepire le città al fine di renderle più smart, efficienti, abitabili e sostenibili.

          La rigenerazione urbana è un vero e proprio processo che avviene attraverso un insieme di azioni volte al recupero e alla riqualificazione di uno spazio urbano, in cui si cerca di limitare il consumo di territorio a tutela della sostenibilità ambientale, migliorando la qualità della vita del cittadino, del decoro urbano e del tessuto sociale.

          Qualche mese fa, in questo articolo, abbiamo parlato di tutte le opportunità offerte dal governo, in particolare degli investimenti previsti dal PNRR anche in ambito di rigenerazione urbana, dedicati alla costruzione e ristrutturazione di edifici pubblici, alla demolizione di quelli abusivi, alla promozione di attività culturali e sportive nelle aree riqualificate, ma anche alla sostenibilità e creazione delle aree verdi urbane.

          Investimenti destinati non solo alle grandi aree metropolitane, ma accessibili anche a realtà comunali di piccole dimensioni. Accedervi non è semplice e la concorrenza è tanta. Senz’altro, pensiamo che gli Enti che già utilizzano strumenti e servizi digitali, che semplificano alcuni dei processi valutativi e progettuali, come i sistemi GIS, sia un passo avanti agli altri.

          Quindi, come può il GIS, meglio ancora se in cloud, aiutare i Comuni nella progettazione ed esecuzione degli interventi di rigenerazione urbana?

          Il digitale per la rigenerazione urbana

          Gli Enti pubblici hanno il fondamentale ruolo di coordinare e gestire, oltre che progettare e pianificare, gli interventi di rigenerazione urbana. Per farlo hanno bisogno di strumenti digitali che semplificano tutte le sue fasi. Tra questi, troviamo sicuramente i sistemi GIS (Geographic information system), che come il buon wikipedia ci insegna, altro non sono che: sistemi informativi geografici che consentono l’acquisizione, registrazione, analisi, visualizzazione, restituzione, condivisione e presentazione di informazioni derivanti da dati geografici.

          I sistemi GIS sono, quindi, in grado di fornire dati preziosi sia per chi governa città e territori, sia per chi progetta e costruisce negli stessi luoghi. Infatti, permettono di mappare quartieri, zone, aree e ottenere informazioni utili per organizzare infrastrutture, viabilità, centri abitati, migliorando il controllo del territorio e i flussi di lavoro per la gestione delle pratiche di pianificazione.

          Tutto il mondo della progettazione, da diversi anni, è orientato verso una maggiore attenzione nei confronti della trasformazione del territorio, attraverso l’utilizzo di sistemi informatici come i sistemi GIS, o la loro integrazione con il sistema BIM (Building Information Modeling), il quale consente di migliorare tutta la gestione dei dati di progettazione e costruzione, ottimizzando i processi di pianificazione, realizzazione e gestione delle opere architettoniche.

          In questo modo è possibile valorizzare il dato informativo come elemento centrale del processo di pianificazione, unendo tramite i sistemi GIS le informazioni relative ad un edificio o un’infrastruttura con gli aspetti che caratterizzano il territorio dove è collocato.

          Il sistema GIS di Urbismap

          La digitalizzazione va a favore della rigenerazione urbana e Urbismap, in qualità di sistema GIS, fa parte di questo processo di trasformazione e innovazione. Come raccontato pù volte, infatti, Urbismap nasce come Sistema Informativo Territoriale in cloud che aiuta le Pubbliche Amministrazioni, i Tecnici e i privati Cittadini a consultare, velocemente e in ogni momento, piani urbanistici, dati catastali, vincoli e normative di tutto il territorio nazionale.

          Trasformato e arricchito di nuovi strumenti negli anni, Urbismap resta comunque lo strumento GIS che facilita, velocizza e migliora il controllo e la pianificazione del territorio in termini urbanistici, normativi, edilizi, ambientali e di gestione delle risorse pubbliche.

          Ripensare un intero quartiere o un’infrastruttura sono operazioni complesse, per cui l’utilizzo di un Geoportale come Urbismap può supportare, concretamente, gli attori coinvolti nelle scelte di sviluppo, di progettazione, di realizzazione e di gestione. Infatti, per sua natura, permette la pubblicazione e consultazione di una mole importante di dati, associati alle informazioni geografiche del territorio d’interesse progettuale.

          Inoltre, essendo in cloud e accessibile a tutti, anche al tecnico e al cittadino, facilita la collaborazione tra Pubblica Amministrazione e progettisti, integrandosi perfettamente con i sistemi di progettazione e ottenendo così un’attività di pianificazione condivisa tra chi progetta le opere, chi le realizza e chi, poi, le gestisce. In questo senso, il fulcro di tutto il sistema, è la condivisione e l’accessibilità del dato.

          Il PNRR ha dettato le linee progettuali per gli interventi di rigenerazione urbana, agli Enti resta l’onere di progettare e promuovere tali interventi, utilizzando anche sistemi come quelli di cui vi abbiamo appena raccontato, i quali garantiscono in maggior modo trasparenza, semplificazione, operatività e attuazione di ciò che si è progettato.

          Se lavori per un Ente Pubblico e vuoi avere informazioni più specifiche sul GIS di Urbismap scrivici, compilando il form sottostante.

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            La dematerializzazione per le aziende private

            Continuiamo a parlare di dematerializzazione, ma questa volta lo facciamo focalizzandoci su quanto questo servizio possa essere estremamente utile, oltre che per la Pubblica Amministrazione, anche per aziende private e liberi professionisti.

            La dematerializzazione, all’interno di in un’organizzazione privata, al giorno d’oggi non è più un’utopia ma un reale processo tecnico che permette non solo la digitalizzazione dei flussi documentali, ma in generale la semplificazione dei flussi di lavoro. Questo porta a ridurre, o quasi ad eliminare, la produzione di carta, a gestire documenti e informazioni sia in entrata che in uscita con sistemi informatici, organizzando e automatizzando i flussi di lavoro, generando semplificazione dei processi e alte prestazioni aziendali.

            La gestione dei documenti cartacei è molto onerosa: non solo a livello ambientale, ma anche in termini procedimentali, di condivisione, archiviazione e sicurezza, oltre a mantenere di per sé tempi di consultazione elevati, rischi di perdita o smarrimento e degradabilità della materia.

            L’utilizzo del solo supporto cartaceo, quindi, impone per i lavoratori, sia pubblici che privati, l’utilizzo di un’importante quantità di ore che con il solo supporto informatico verrebbero almeno dimezzate. Le aziende italiane, già da qualche anno, hanno percepito la necessità d’adeguamento digitale, migliorando e velocizzando la gestione documentale interna, soprattutto nei settori in cui tale gestione risulta al centro delle attività lavorativa, ad esempio nel settore tecnico, immobiliare, giuridico e notarile.

            dematerializzazione enti privati

            I vantaggi della dematerializzazione

            Primo importante vantaggio della dematerializzazione è la diminuzione dei costi relativi alla gestione documentale cartacea, dato non solo dal costo della carta, ma anche dal costo del personale dedicato alla gestione e all’archiviazione, quindi alle risorse umane che devono occuparsi di attività non direttamente produttive e spesso inutili.

            Altro vantaggio è l’accesso e la consultazione semplificata dei documenti, da qualsiasi computer o dispositivo elettronico connesso alla rete aziendale da parte dei dipendenti autorizzati all’accesso.

            Ulteriore aspetto vantaggioso è la semplificazione nella ricerca di testi o parole specifiche all’interno di un documento digitale, rispetto al processo di consultazione cartacea. Infatti, il processo di scansione memorizza, tramite riconoscimento ottico dei caratteri, i testi che poi possono essere trovati tramite ricerca avanzata.

            Dematerializzazione: esempi concreti

            Ora analizziamo nel concreto alcune realtà private e aziendali dove si riscontrano quotidianamente criticità legate alla gestione cartacea dei documenti, e vediamo come il servizio di dematerializzazione di Urbismap può migliorare e velocizzare alcuni processi interni.

            Per esempio, negli uffici tecnici le pratiche edilizie sono costituite da una considerevole quantità di documenti di diversa tipologia e formato e devono essere consultate da professionisti diversi. Con la dematerializzazione si ha la possibilità di creare un archivio digitale accessibile a tutti, con le pratiche suddivise per anno, per cliente e per tipologia di lavori svolti. Inoltre, grazie alla georeferenziate su mappa, è possibile conoscerne la posizione geografica, accompagnata dalla propria documentazione. In questo modo i professionisti hanno immediato accesso a tutte le informazioni e documenti della pratica, oltre alle altre informazioni restituite da Urbismap, catastali, urbanistiche e normative.

            Negli ultimi anni la trasformazione digitale si è introdotta anche nel settore immobiliare, fornendo supporto agli agenti nella valutazione e promozione degli immobili, nella gestione delle trattative, nella chiusura dei contratti, rendendo quindi i processi più moderni ed efficienti.

            Uno dei principali problemi che si riscontro nelle agenzie immobiliari, a tal proposito, è l’utilizzo di gestionali poco efficienti, ancora fortemente legati alla documentazione cartacea conservata in archivio e contenente l’intero fascicolo degli immobili o terreni in gestione. All’interno del fascicolo cartaceo sono solitamente presenti gli atti legati alla compravendita o alla locazione, atti di provenienza, elaborati di progetto, visure catastali e altre certificazioni. La loro consultazione manuale diviene macchinosa, disordinata e rallentata, rispetto alla semplicità di consultazione offerta da un gestionale digitale.

            Con Urbismap tutto questo viene ottimizzato e semplificato: dematerializzando la documentazione legata agli immobili, si ottiene una gestione digitalizzata, ordinata e precisa, con la documentazione associata, suddivisa per anno, oppure per agente immobiliare o tipo di trattativa. In questo modo, come avevamo già parlato nel nostro articolo, pubblicato qualche mese fa, l’agente può lavorare in modo veloce e semplice, ottenendo una visione d’insieme, sulle proprietà gestite, completa ed esaustiva, oltre che a portata di click.

            Allo stesso modo, le grandi società immobiliari, come le holding, gestiscono portafogli immobiliari di grandissimo valore, comprendenti il più delle volte hotel, ville, palazzi, uffici commerciali, per i quali si ha la necessità di sistemi informatizzati che migliorino e semplifichino la loro gestione, ad esempio i contratti di locazione e le manutenzioni. Con l’utilizzo di Urbismap le società possono gestire il patrimonio tramite un unico sistema digitale e in cloud, sul quale consultare in tempo reale le informazioni collegate alle proprietà, individuando anche eventuali criticità, migliorare i processi interni e focalizzarsi sulle esigenze dei clienti.

            Un altro importante settore da considerare in questo contesto è quello notarile. I notai hanno la necessità di organizzare tutta la documentazione relativa agli atti e ai contratti di compravendita in archivi nel modo più semplice e efficiente possibile. Il nostro sistema in cloud permette di poter gestire, all’interno di un unico archivio digitale, tutte le pratiche prese in carico dagli studi notarili, suddividerle per anno e per cliente, georeferenziate su mappa in modo da poter consultare facilmente tutte le informazioni relative gli atti di compravendita, come rendite catastali o regolarità urbanistiche.

            In conclusione, il servizio di dematerializzazione di Urbismap non si presta solo alle Pubbliche amministrazioni, ma oggi abbiamo visto quanto possa essere estremamente utile alle realtà aziendali e private, con necessità di digitalizzare i propri archivi per migliorare e velocizzare processi e consultazione dei dati.

            I casi presentati in questo articolo sono solo alcuni esempi di come i nostri servizi possano generare dei benefici notevoli e aumentare la produttività all’interno delle società private o in generale dei liberi professionisti.

            Ti abbiamo incuriosito? Vuoi saperne di più? Se sei un tecnico, un libero professionista o lavori in una società privata e vuoi avere altre informazioni sui nostri servizi scrivici tramite il form sottostante.

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              Urbismap, nuovi strumenti: catasto, norme e numeri civici

              È da un po’ di tempo che non parliamo degli strumenti disponibili a tecnici e cittadini su Urbismap. Oggi ne vedremmo alcuni nel dettaglio, che come sempre sono stati aggiunti per semplificare la consultazione dei dati territoriali tramite il nostro Geoportale.

              Come già sapete, Urbismap nasce per rendere facile la vita a tecnici, liberi professionisti e cittadini, rendendo disponibili alla consultazione i dati territoriali italiani, quali piani urbanistici comunali, piani paesaggistici regionali, piani attuativi, piani particolareggiati, norme tecniche di attuazione, ma anche catasto e toponomastica.

              Nel tempo abbiamo ampliato la mole di dati disponibili sul Geoportale, e recentemente abbiamo aggiunto nuovi strumenti che consentono a tutti di visualizzare su mappa, con estrema semplicità, anche la cartografia catastale, le etichette delle norme urbanistiche e i numeri civici. Vediamo nel dettaglio il loro funzionamento.

              Cartografia catastale: fogli e particelle con un clic su Urbismap

              Da sempre, su Urbismap, come risposta al clic su mappa, è possibile visualizzare l’informazione catastale, quindi sezione, foglio e particella del punto interrogato. Informazione disponibile, all’interno dell’area di dialogo, nella tab dati, agli iscritti al Geoportale. Precisiamo “agli iscritti” della versione gratuita, in quanto la lettura del dato catastale non è disponibile se non si è registrati. Per questo motivo, se non foste ancora registrati o loggati, nella tab dati vi apparirà il messaggio “registrati o accedi per conoscere i dati catastali“.

              Una volta registrati e dopo aver effettuato il login, è ora possibile visualizzare l’informazione catastale all’interno della tab dati. In risposta al clic, infatti, nell’area di dialogo, apparirà l’informazione sotto la voce “dati catastali in real time“, ovvero comune, sezione, foglio e particella (immagine 1).

              Oltre a questo, recentemente abbiamo esteso la funzione catastale rendendo disponibile in mappa la cartografia corrispondente a tutto il territorio comunale interrogato. La funzione è disponibile sotto forma di layer, e come tutti gli altri è possibile accenderlo o spegnerlo a piacimento. Una volta selezionato, cliccando sulla freccia accanto al nome del layer, in questo caso “catasto Assemini“, sulla mappa apparirà la cartografia catastale comunale, sovrapposta alla mappa di sfondo, con i relativi numeri di fogli e particelle in evidenza (immagine 2).

              Lo strumento non è ancora disponibile per tutti i comuni d’Italia, ma spoiler: presto lo sarà 🙂

              Label norme: le etichette ora disponibili in mappa

              Seguendo sempre lo stesso principio di semplificazione, il secondo strumento che abbiamo recentemente aggiunto è quello denominato label norme. Disponibile all’interno dell’area di dialogo, nella tab dati, consente di accendere e spegnere in mappa le etichette relative alle norme dal piano visualizzato in quel momento.

              Lo strumento, quindi, serve ad avere una panoramica generale ed immediata della pianificazione comunale che si sta consultando, restituendo a video tutte le norme che compongono il piano senza dover necessariamente interrogare la mappa con il clic.

              Guardando le immagini sotto riportate è più chiaro: dopo aver selezionato il piano che si desidera consultare, in questo caso il Puc di Assemini, cliccando sullo strumento “label norme“, sopra lo stesso piano appariranno tutte le norme e destinazioni urbanistiche dettate dal piano stesso (A1, A2, B1, B2, etc), fornendo così una panoramica chiara e precisa di tutto l’assetto urbanistico comunale.

              Lo strumento è valido anche per gli altri Piani disponibili nella tab dati: nella seconda immagine, infatti, si riporta l’esempio del Piano di Assetto Idrogeologico di Assemini, per cui su mappa sono disponibili le norme dettate dal Piano, ovvero le “zone” di pericolosità idraulica (Hi1, Hi2, Hi3, Hi4), con la corrispondente perimetrazione.

              Numeri civici con un clic

              Ultimo, ma non per importanza, il nuovo strumento che consente di accendere e spegnere sulla mappa di Urbismap i numeri civici di tutto il territorio nazionale. Posizionato anche questo all’interno della tab dati, subito sopra lo strumento label norme, se acceso rende immediatamente disponibili i numeri civici di tutti i comuni d’Italia, semplificando così la ricerca di uno specifico fabbricato lungo una strada urbana o extra urbana.

              Come gli altri strumenti, anche questo può essere “acceso” solo all’occorrenza, così da non disturbare la vista all’utente rendendo la mappa troppo caotica e carica di informazioni.

              I numeri civici sono costantemente aggiornati e vengono letti in real time da open street map. Lo strumento si affianca a quello da sempre presente con la barra di ricerca, la quale consente di ricercare e selezionare su mappa uno specifico punto tramite indirizzo e numero civico. Se la ricerca non dovesse andare a buon fine, ma conosciamo via e numero civico, utilizzando lo strumento numeri civici sarà più semplice individuare il fabbricato di proprio interesse lungo la via, già disponibile dalla mappa di sfondo.

              Novità e aggiornamenti: stiamo arrivando!

              In questo articolo dello scorso dicembre, in cui vi parlammo del lavoro fatto e di quello che vorremmo fare nel 2022, vi anticipammo alcune novità di Urbismap, tra cui gli strumenti appena elencati. Abbiamo però in serbo tante altre novità, dedicate sia agli utenti privati che agli utenti della Pubblica Amministrazione, oltre ai bandi del PNRR (trovi un primo articolo qui), che non tarderemo a “spoilerarvi”.

              Continuate a seguirci e a leggere il blog di Urbismap, così da rimanere sempre aggiornati sullo sviluppo del nostro Geoportale. Infine, ricordate che siamo sempre disponibili a rispondere a qualsiasi dubbio abbiate, che sia su un singolo strumento o sui servizi offerti a Enti pubblici e aziende. Per farlo potete utilizzare il form sottostante.

              A presto, Urbismap staff 😉

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                PNRR: tutti i bandi e i contributi per le imprese nel 2022

                Le risorse del PNRR sono arrivate e alcune sono rese immediatamente disponibili per le imprese, altre invece vanno assegnate tramite bandi e avvisi pubblici consultabili sul portale Italia Domani.

                Con questo articolo andiamo a vedere una veloce panoramica delle risorse a favore delle imprese, anche in partenariato con il pubblico, suddivise in base alle missioni fondamentali del Recovery Plan.

                Digitalizzazione

                È qui che si concentra la parte più succosa, parliamo di digitalizzazione della pubblica amministrazione, banda larga e connessioni veloci, transizione digitale imprese. turismo e cultura con approccio sostenibile, tecnologie satellitare ed economica spaziale. Fra le misure c’è il piano Transizione 4.0 che prevede crediti d’imposta per le imprese che investono in beni strumentali, digitali e non solo, ricerca sviluppo e innovazione, formazione e digitalizzazione.

                A seconda della tipologia di investimenti cambia la misura del bonus fiscale. Il riferimento sono i commi 44 e seguenti della legge 234/2021 (la Manovra 2022).

                Bandi aperti:

                • è attualmente aperto un bando per le PMI (fino al 31 maggio 2022) per i processi di internazionalizzazione e di transizione digitale ed ecologica (c’è una quota a fondo perduto e un finanziamento agevolato).
                • In corso fino al 21 febbraio la consultazione preliminare di mercato per l’acquisizione di servizi di per digitalizzazione del patrimonio culturale: la piattaforma è sul portale di Invitalia.
                • Proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici, bando aperto anche alle imprese e alle organizzazione del terzo settore: bisogna presentare progetti significativi, idonei a generare un miglioramento delle condizioni di conservazione del bene, nonché un positivo ed elevato impatto sulla promozione dello sviluppo culturale, scientifico, ambientale, educativo, economico e sociale. Scadenza 15 marzo 2022.
                • Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per la promozione dell’ecoefficienza e riduzione dei consumi energetici in sale teatrali e cinema, pubblici e privati: data di chiusura del bando, 18 marzo 2022.
                • Sul fronte delle reti ultraveloci, è aperto fino al 16 marzo 2022 il bando per la concessione di contributi pubblici per il finanziamento di progetti di investimento per la realizzazione di nuove infrastrutture di telecomunicazioni e relativi apparati di accesso in grado di erogare servizi con capacità di almeno 1 gbit/s in download e 200 mbit/s in upload.
                pnrr bandi 2022

                Rivoluzione Green

                La Rivoluzione verde e transizione ecologica si focalizza su: economia circolare e gestione rifiuti, energia rinnovabile e idrogeno, rete elettrica e idrica, efficienza energetica edifici, cambiamento climatico e dissesto idrogeologico.

                Bandi aperti:

                • Realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclo meccanico, chimico, Plastic Hubs), compresi i rifiuti di plastica in mare cd. Marine litter”: bando aperto fino al 18 febbraio 2022.
                • Infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre-consumo e post consumo, ammodernamento dell’impiantistica e realizzazione di nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica cd. “Textile Hubs”: bando in corso, scadenza 21 febbraio 2022.

                Inclusione e coesione

                La missione dedicata ad inclusione e coesione focalizza su mercato del lavoro, imprenditoria femminile, rigenerazione urbana e servizi sociali per la disabilità.

                Bandi aperti:

                • E’ aperto fino al 17 marzo il bando dedicato alle Città metropolitane per investimenti in progetti relativi a Piani Urbani Integrati, con valore non inferiore a 50 milioni di euro aventi ad oggetto la manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti, il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities.
                • Proposte d’intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati: aperto fino al 28 febbraio 2022.

                Istruzione e Ricerca

                La Missione 4 del PNRR si focalizza sull’efficientamento delle strutture e dei servizi in ambito scolastico e formativo, dagli asili fino alle università.

                Bandi aperti:

                • Enti, università, istituzioni di ricerca, anche in partneriato con privati, possono presentare domanda di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione fino al 10 marzo 2022.
                • Un altro bando è rivolto invece a comuni e unioni di comuni, o a proprietari di edifici pubblici adibiti ad asili nido e/o scuole di infanzia, per la presentazione di progetti realizzazione o sistemazione di asili dedicati ai bambini fino a sei anni. Anche qui, scadenza il 18 febbraio 2022.
                • Proposte progettuali per “Rafforzamento e creazione di Infrastrutture di Ricerca”: bando aperto fino al 28 febbraio 2022.

                Guarda le pubblicazioni di tutti i bandi e le risorse disponibili per ogni progetto sul sito ufficiale del governo dedicato al recovery plan italiano (Italia Domani)

                Superbonus: nuove regole per gli immobili nella legge di bilancio 2022

                Si chiude la partita per il Superbonus 110%. Finalmente è arrivato il sì tanto atteso da parte della Camera dei Deputati alla Legge di Bilancio 2022 con un bottino di voti non indifferente: 414 voti favorevoli, 47 contrari e 1 solo astenuto.

                La nuova Legge di Bilancio prevede un vasto programma finanziario da mettere a punto durante tutto il 2022 con uno stanziamento di fondi superiore a 32 miliari di euro.

                Le principali novità per condomini e unifamiliari

                Spetterà fino al 31 dicembre 2022 il superbonus 110% sulle abitazioni unifamiliari, a condizione che al 30 giugno 2022 siano stati effettuati i lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Eliminati il tetto Isee di 25.000 euro e la scadenza del 30 settembre 2021 per la presentazione della Cilas, ipotizzati nel ddl di Bilancio.
                 
                Per i condòmini e per gli immobili da 2 a 4 unità posseduti da un unico proprietario, il superbonus sarà del 110% ancora per due anni (fino al 2023) e poi scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Il bonus varrà per gli interventi effettuati sulle parti comuni condominiali, per quelli realizzati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari del condominio o dell’edificio dell’unico proprietario.

                Iacp e cooperative

                Per gli interventi effettuati dagli Iacp (ed enti con le stesse finalità sociali) su immobili, di proprietà o gestiti per conto dei comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica, ovvero dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa su immobili assegnati in godimento ai propri soci, la detrazione è confermata al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, purché, al 30 giugno 2023, siano stati eseguiti lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo

                superbonus legge bilancio

                Inoltre

                Per i lavori di riduzione del rischio sismico nei Comuni dei crateri sismici, il superbonus spetterà nella misura del 110% fino al 31 dicembre 2025.

                Confermate le agevolazioni per le colonnine per la ricarica per le auto elettriche installate nelle aree condominiali: bonus del 110% con tetto di spesa di 1.500 euro (per colonnina) per gli edifici plurifamiliari o i condomìni che installino massimo 8 colonnine; 1.200 euro se si installano più di 8 colonnine. Chi sceglie la detrazione Irpef, avrà il rimborso in 4 anni (non più 5).

                Parallelamente alle detrazioni, sono estese le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito

                Novità superbonus anche per gli interventi di superamento delle barriere architettoniche: oltre al bonus 110% come intervento trainato, è prevista una detrazione del 75% per chi installa ascensori e montacarichi nelle abitazioni unifamiliari (con tetto di spesa di 50mila euro) e in condominio (con tetto di spesa di 40mila euro per ciascuna unità nei condomìni fino a 8 unità, e di 30mila euro nei condomìni oltre le 9 unità).

                Sono stati reinseriti i prezzari DEI tra quelli validi per l’attestazione della congruità delle spese nei per i lavori agevolati con bonus diversi dal superbonus. Viene così corretto il problema creato dal Decreto Antifrodi, evidenziato dall’Agenzia delle Entrate e segnalato da imprese e professionisti che aveva disorientato gli addetti ai lavori. Nel testo definitivo della Legge di Bilancio, i prezzari DEI valgono per le asseverazioni di congruità delle spese emesse in qualsiasi data.
                 
                La Legge di Bilancio 2022 contiene anche la conversione in legge del DL 157/2021 Antifrodi e conferma le misure di controllo messe in atto dall’Agenzia delle Entrate e il recupero delle detrazioni non dovute (e relative sanzioni) entro il quinto anno successivo a quello della violazione.

                Guarda il testo completo della Legge di Bilancio 2022 pubblicata sulla gazzetta ufficiale

                Carta vince o carta perde, cosa succede alla filiera della carta?

                Come mai un’azienda che si occupa di web gis e cartografia digitale parla della filiera della carta? Può sembrare insolito, si, ma nemmeno così tanto. Infatti, la crisi che sta vivendo la filiera della carta negli ultimi tempi, dagli imballaggi all’indotto della stampa, ha molto da farci riflettere sull’importanza del processo (ormai in atto) di digitalizzazione del Paese.

                Ma cerchiamo di capire effettivamente cosa sta succedendo e come poter bypassare il problema adottando, definitivamente, alcune soluzioni digitali al posto del cartaceo, soprattutto nel mondo della Pubblica Amministrazione.

                Da cosa nasce la crisi della carta?

                La crisi degli approvvigionamenti di carta e l’aumento dei costi di tutta la filiera, generati da un’inflazione a livello mondiale sull’energia e sulle materie prime (gas, acciaio e legno), si sta trasferendo (e facendo ampiamente sentire) sull’utente finale. Si parla di aumenti medi fino al 20% nel 2020. La cellulosa conta addirittura un aumento del costo di quasi il 70%. Gli imprenditori di settore (stamperie, tipografie, case editrici, etc) iniziano oggi a ultimare le proprie scorte di carta: è allarme per tutti i settori collegati.

                I rincari della carta e i ritardi negli approvvigionamenti sono un’emergenza a cui guardiamo con preoccupazione da mesi, per questo torniamo a chiedere il credito d’imposta sugli acquisti di carta come misura per mitigare l’emergenza.

                Ricardo Franco Levi (presidente AIE)

                La guerra della carta

                Con le scorte terminate, le tempistiche su forniture e distribuzione dilatate, case editrici e tipografie che corrono ai ripari, si respira una vera e propria aria di crisi, in un Paese in cui il mercato del libro fattura circa 1.710 milioni di euro all’anno (dati AIE ottobre 2021). Un dato importante, soprattutto in un anno di forte crisi economica come il 2020, in cui si è registrata una crescita del 16,3%.

                Da queste cifre si intuisce quanto, in un Era sempre più digitale, il mercato della carta resta fondamentale tenendo così un’ampia fetta di mercato. Perché il digitale è bello, ma pensiamo non sia ancora totalmente compreso.

                Ad esempio, i libri digitali sono davvero un buon investimento per la casa editrice? Su un ebook, il cui prezzo si aggira intorno ai 7.99 euro, il 35% va al portale di vendita, 1.00 euro circa viene riconosciuto all’autore, così che all’editore rimangono sui 4 euro. A questi andranno sottratti ulteriormente costi fissi, di grafica, impaginazione, editing, traduzione e diritti. Si intuisce facilmente a quanto ammonta il guadagno finale. Inoltre, la maggior parte dei lettori, per gusto personale continua a preferire il libro cartaceo.

                carta stampa

                La digitalizzazione ci salverà?

                Occupandoci di servizi digitali, prevalentemente offerti alle Pubbliche Amministrazioni, pensiamo fortemente che il processo di digitalizzazione in atto colmerà problemi particolarmente importanti come l’attuale crisi della carta.

                La sostituzione del cartaceo, soprattutto nel settore pubblico, con servizi esclusivamente digitali rivolti al cittadino, eviterà processi burocratici ormai obsoleti, ma soprattutto dannosi per l’ambiente.

                Si pensi, ad esempio, al settore tecnico degli Enti locali il quale, grazie a servizi di dematerializzazione delle banche dati, smette di stampare in cartaceo tutti gli elaborati grafici, relazionali, i pareri, le istanze e i titoli edilizi contenuti all’interno di una pratica edilizia quando il cittadino presenta una richiesta di accesso agli atti. Pagine e pagine di preziosa carta che possono essere oggi sostitute con file pdf, ad alta risoluzione, con una capienza di qualche Mbyte. Senza pensare alla velocità di acquisizione della documentazione digitale, rispetto a quella cartacea.

                Altro settore pubblico altamente coinvolto è senz’altro quello sanitario. Si pensi, ad esempio, agli infiniti archivi delle Asl territoriali, contenenti cartelle cliniche, pratiche mediche, contratti, etc che negli anni si sono accumulati. Allo stesso modo del settore tecnico comunale, anche il settore sanitario dovrebbe eliminare il supporto cartaceo, per trasferire i propri archivi su cloud certificati, a cui poter dare facilmente accesso a cittadini e operatori sanitari.

                In generale, quindi, in tantissimi ambiti (soprattutto pubblici) il supporto digitale si può “facilmente” sostituire quello cartaceo, bypassando le attuali problematiche del mercato, migliorando la qualità ambientale e, al tempo stesso, velocizzando i tempi di accesso a servizi e documenti pubblici.

                La digitalizzazione non può che essere un beneficio per tutti, e a parer nostro il “buon esempio” dovrà essere dato proprio dalla Pubblica Amministrazione, che con grande fatica ha il ruolo di cambiare il sistema con azioni sempre più adeguate e a misura d’uomo (e di ambiente).

                Tu cosa ne pensi? Credi, come noi, che il digitale salverà il mondo? Lascia un commento sotto il post e se vuoi avere maggiori informazioni sul nostro servizio di dematerializzazione scrivici utilizzando il form contatti sottostante, ti risponderemo in breve tempo.

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