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Il 2020 per UrbisMap: nuova interfaccia, nuovi strumenti e servizi

Se si potesse descrivere il 2020 con una parola, una sola, quale sceglieresti? A noi ci vien da dire “faticoso”, ma al tempo stesso ricco di importanti traguardi. Per UrbisMap il 2020, lockdown ed emergenza epidemiologica a parte, è stato sicuramente la chiave di “svolta”, il giro di boa, l’avvio di piccoli e grandi progetti che crediamo ci possano portare lontano nel 2021. Insomma, per quanto possa essere stato faticoso, su tutti i fronti, crediamo che il 2020 sia stato anche un anno positivo!

Dalla nuova interfaccia ai nuovi servizi per i privati

I nostri buoni propositi per il 2020, programmati esattamente un anno fa, non avevano sicuramente previsto una pandemia globale che avrebbe in qualche modo minato il raggiungimento dei nostri obiettivi e reso più complessi i processi tecnici e commerciali che ruotano attorno ad UrbisMap. Ci sono stati così numerosi cambi di rotta e accorgimenti che ci hanno comunque permesso di raggiungere i risultati sperati.

Primo fra tutti la pubblicazione della nuova interfaccia di UrbisMap, di cui vi abbiamo già ampiamente parlato in quest’ultimo articolo. Studiata e progettata per migliorare, in primis, l’esperienza utente, non solo da desktop ma anche dai dispositivi mobile, la nuova interfaccia si libera di tutti quei passaggi che rallentavano l’utente nell’ottenimento delle informazioni ricercate.

Oggi, con una veste grafica più pulita, in pochi clic l’utente di UrbisMap ottiene tutte le informazioni urbanistiche, catastali, normative e vincolistiche all’interno dell’area di dialogo a comparsa, nella quale sono anche contenuti tutti gli strumenti disponibili, tra cui il Report di Destinazione Urbanistica.

Subito dopo il rilascio della nuova interfaccia, su UrbisMap sono arrivate le visure catastali, ovvero la possibilità di acquistarle direttamente dal Geoportale seguendo pochi e semplici step. Strumento comodo e veloce, consente a chiunque di poter ottenere, in pochi minuti, una visura catastale per terreno o fabbricato, attuale o storica. L’utente non deve conoscere i dati censuari di proprio interesse, ma gli basta cliccare sul fabbricato o terreno di proprio interesse per ottenere la visura desiderata.

Urbismap_Desktop_Clic

Pubblica Amministrazione: la vera chiave di “svolta” 2020

Sono i servizi dedicati alle Pubbliche Amministrazioni che, contestualmente a quelli offerti a tutti gli utenti di UrbisMap, lo hanno reso unico nel suo genere in questo 2020. Una vera e propria svolta, la chiave di volta di tutto il lavoro fatto finora sul Geoportale.

Dal rilascio della nuova interfaccia, si sono susseguiti una serie di rilasci in produzione che hanno arricchito la versione avanzata dedicata alle Pubbliche Amministrazioni: dal CDU multiplo all’integrazione SUAPE, dalla sovrapposizione della cartografia catastale al servizio di notifiche e segnalazioni. Tutti i servizi si integrano perfettamente l’uno con l’altro e a quelli già presenti, offrendo così uno strumento sempre più completo, non solo per i settori tecnici dell’Ente, ma anche per quello tributario, amministrativo e di controllo territoriale.

L’integrazione con il portale regionale SUAPE è sicuramente il miglior risultato ottenuto in questo 2020. Un’integrazione che semplifica, in modo esponenziale, l’operato di tecnici e amministrativi durante l’istruzione delle pratiche SUAPE, rispondendo al tempo stesso a tutti gli altri quesiti urbanistici e normativi che l’istruttoria impone.

Ultimi, ma non per importanza, anche i nuovi servizi “esterni” al Geoportale che UrbisMap, ascoltando le esigenze delle Pubbliche Amministrazioni locali, ha messo in piedi durante gli ultimi mesi: la dematerializzazione degli archivi comunali, con digitalizzazione e georeferenziazione delle pratiche, e il servizio di esternalizzazione e gestione della verifica formale SUAPE in capo alle Unioni dei Comuni della Sardegna. Del primo vi abbiamo raccontato tutto in quest’ultimo articolo, del secondo ve ne parleremo nel dettaglio a gennaio.

2021: work in progress

Per concludere, il 2020 è stato sì faticoso, ma anche ricco di traguardi raggiunti, che ci rendono orgogliosi del grande lavoro svolto in questi “strani” 365 giorni, ma anche motivati a raggiungere tanti altri durante il nuovo anno alle porte.

Vorremmo fare una lunga lista di “buoni propositi” o di obiettivi, ma con i tempi che corrono decidiamo di navigare a vista, avendo sempre dalla nostra parte linee guida da perseguire che ci indicano la rotta. Quest’ultime vedono, sicuramente, la volontà di arricchire in modo esponenziale la quantità di dati presenti sul Geoportale a livello nazionale, offrire servizi sempre più puntuali ai privati e ai liberi professionisti, così come continuare a migliorare l’offerta dedicata alle Pubbliche Amministrazioni.

Speriamo che il nostro lavoro, così come ci dimostrano i dati, possa essere d’aiuto a sempre più persone, contribuendo in modo incisivo alla digitalizzazione e semplificazione del Paese.

Con questo articolo vogliamo augurare a tutti un sereno Natale, seppur diverso dal solito, ma anche dire grazie a chi sceglie i nostri servizi ogni giorno. Da oggi ci fermeremo qualche giorno, per essere nuovamente operativi dai primi giorni del 2021!

Se hai dubbi, domande o vuoi avere maggiori informazioni sui nostri servizi, scrivici usando il form sottostante, siamo sempre a tua disposizione.

Buona Feste,
UrbisMap Staff.

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    Novità su UrbisMap: Habemus Dati Catastali!

    Rullo di tamburi… Finalmente, dopo qualche settimana, sono nuovamente disponibili i dati catastali su UrbisMap! Con il recente aggiornamento da cui è dipesa la sospensione momentanea del servizio, e dopo centinaia di richieste, abbiamo lavorato intensamente per restituire lo strumento che dopo il clic su mappa, fornisce l’informazione catastale del punto cliccato.

    Ma facciamo un passo indietro, e capiamo cos’è successo con il recente aggiornamento e lo status quo di UrbisMap.

    Il primo giugno abbiamo presentato la nuova versione di UrbisMap: aggiornato (e migliorato) sotto alcuni aspetti tecnologici, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, è stato “snellito” dal punto di vista funzionale. Meno strumenti presenti nella barra di sinistra, un’area di dialogo sulla destra che sostituisce il fumetto informativo della precedente versione e nella quale sono ora presenti tutte le informazioni urbanistiche e normative del punto geografico ricercato, da cui può essere scaricato il Report di Destinazione Urbanistica, ed infine il puntatore che sparisce dalla barra degli strumenti, migliorando così l’esperienza utente con la restituzione dell’informativa immediatamente dopo il clic sulla mappa.

    Ma una cosa è mancata all’appello: la restituzione dei dati catastali, ovvero la visualizzazione del codice comunale, foglio e mappale di qualsiasi punto cliccato sulla mappa di UrbisMap. Una mancanza che ha generato non poco panico tra gli utilizzatori del Geoportale. Da oggi, però, il servizio è nuovamente operativo, quindi come fare per accedervi? Semplicissimo:

    • Accedi al Geoportale da qui www.urbismap.com;
    • Se sei già registrato effettua il Login con le credenziali d’accesso, oppure registrati, ci vorranno pochi minuti e i dati saranno visibili solo agli utenti registrati;
    • Inizia a interrogare la mappa di UrbisMap per accedere alle informazioni ricercate: nell’area di dialogo destra noterai la sezione “dati catastali in real-time” dove, appena subito dopo il clic, appariranno i censuari del punto geografico interrogato;
    • A seconda delle impostazioni del proprio browser, potrebbe capitare che la funzione non sia presente sul Geoportale. In questo caso basterà cancellare i dati di navigazione, ovvero aggiornare la cache, per visualizzare l’ultima versione di UrbisMap.

    Seguendo questi semplici step, sarà facile per tutti accedere nuovamente ai dati catastali di tutto il territorio nazionale tramite UrbisMap, ma in caso di problematiche siamo sempre disponibili ad aiutarti. Scrivici attraverso il form sottostante, oppure inviaci un e-mail dettagliata a urbismap@gmail.com.

    Buona navigazione e a presto per nuovi (ed entusiasmanti) aggiornamenti!

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      Gennaio in UrbisMap: programmazione, eventi e to do list

      Trenta giorni ha novembre, come aprile, giugno e settembre, di ventotto c’è né uno, tutti gli altri ne han trentuno! Ok, tranne gennaio che oggi giunge al termine, ma con 237 giorni percepiti. Meglio, abbiamo avuto più tempo per programmare il 2020 di UrbisMap, confermare la partecipazione a qualche evento e rimodulare la nostra to do list dopo i buoni propositi di dicembre.

      Partiamo dagli eventi: l’agenda di UrbisMap (ma non solo!)

      UrbisMap ha casa a Cagliari e saranno qui i primissimi eventi a cui parteciperemo. Tema: il mondo delle start up, tecnologia e innovazione. Saranno un ottimo modo per interagire con le altre realtà isolane, interscambiando idee e saperi.

      Iniziamo con l’evento “Innovation Labs: Idee di impresa, Start Up e Mercati esteri” che si terrà all’EXMA di Via San Lucifero, il 6 Febbraio dalle 17, organizzato dalla Camera di Cooperazione Italo Araba.

      L’obiettivo dell’evento è stimolare la nascita di nuove start up innovative all’interno del tessuto economico isolano. Essendo nati nel 2017 ci sentiamo ancora parte integrante delle così dette start up, e partecipare sarà di grande stimolo anche per noi. Una buona occasione per conoscere nuove idee, progettate dai giovani imprenditori sardi, e costruire nuove connessioni.

      Il 26 marzo, invece, arriva a Cagliari StartupItalia con il suo “Open Summit” e noi abbiamo già i biglietti in mano! L’evento, promosso da INNOIS, la nuova iniziativa della Fondazione di Sardegna, che si terrà presso la Passeggiata coperta del Bastione, metterà al centro la forza dell’innovazione in campo digitale all’interno di un ecosistema come la Sardegna, già portatrice sana di idee all’avanguardia e genitore di Internet in Italia.

      Per quanto riguarda il nostro settore, che spazia dall’ambito prettamente legato alla gestione del territorio, alle tecnologie per farlo, quindi all’urbanistica, a Febbraio parteciperemo a due interessanti convegni:

      Sardegna laboratorio di innovazione: l’evoluzione tecnologica al servizio della comunità: organizzato da ESRI Italia, si terrà a Cagliari nel mese di febbraio presso l’aula Magna della Facoltà di Ingegneria. Sarà un incontro interessante, che porrà al centro tutte le principali tematiche che ridefiniscono la strategia che muove lo sviluppo e la progettazione del territorio, dall’analisi dei Big Data, alla combinazione dei dati di location intelligence con l’IoT e l’intelligenza artificiale;

      Paesaggio, territorio e qualità d’impresa: si terrà a Cagliari il 18 febbraio, dalle ore 9 alle 13, presso la Sala Convegni della Fondazione di Sardegna. Il convegno racconterà del più ampio progetto “Campus Sardegna – Cultura del paesaggio e uso consapevole del territorio” e delle azioni strategiche, svolte dall’Assessorato degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna, per il rafforzamento della cultura del paesaggio in Sardegna

      Conferenza ESRI Italia 2020: is coming!

      A maggio usciamo dalla Sardegna, direzione Roma! Anche quest’anno la Capitale ospiterà la più importante conferenza italiana per il settore delle tecnologie e soluzioni innovative legate al mondo geografico e noi non mancheremo.

      Con la conferenza ESRI Italia il 27 e 28 maggio, presso l’Ergife Palace Hotel di Roma, si parlerà di quanto, grazie alle nuove tecnologie e ai sistemi in uso (basti pensare lo smartphone), oggi la componente geografica sia una informazione sempre più strategica nei processi organizzativi e decisionali. Dalla gestione e controllo del territorio, ad azioni mirate di marketing e comunicazione.

      Sarà un’ottima occasione anche per conoscere l’andamento dei nuovi trend in campo tecnologico, quali Intelligenza Artificiale, Smart Mobility, Smart Health, Droni, Agricoltura di Precisione, BIM, Big Data, Analytics e IoT.

      Noi ci saremo, e tu? Se la risposta è si e ti piace il nostro progetto, perché non sfruttiamo la conferenza di Roma per berci un caffè? Puoi scriverci da questa pagina così da fissare un appuntamento e iniziare a scambiarci nuove idee.

      Passo passo vi racconteremo gli eventi a cui parteciperemo. Ora, to do list in mano e continuiamo a programmare (e fare) tutto ciò che ci siamo ripromessi a fine dicembre.

      Palermo ha un nuovo Piano Regolatore: la palla passa al Genio Civile

      Dallo scorso 29 Novembre la Città di Palermo ha un nuovo Piano Regolatore Generale. L’ufficio del Piano ha concluso la redazione del Piano che adesso passa al Genio Civile, il quale entro 60 giorni dovrà dare il proprio parere, che se positivo avvierà l’Iter in Consiglio e la fase di partecipazione democratica.

      Un lavoro lungo, di oltre tre anni, con la produzione di quasi 600 tavole, tutto per una nuova Palermo: smart e bio-ecologica, proiettata al 2030 con consumo zero di suolo.

      In parallelo, l’ufficio del Piano sta provvedendo a redigere la relazione e le planimetrie del Piano Particolareggiato del Centro Storico, che verrà anch’esso inviato al Genio per il parere definitivo.

      Come cambierà Palermo con il nuovo PRG?

      Il nuovo PRG di Palermo si prefigge di poter avere, entro il 2030, una Città più verde e con meno consumo di suolo, in linea con gli stessi principi enunciati dal nuovo Piano di Governo del Territorio di Milano, di cui ne abbiamo recentemente parlato in questo articolo.

      Una Città che riesca a valorizzare le aree industriali dismesse, con la prospettiva di uno sviluppo più sostenibile. Una Città che vuole andare verso il recupero del tessuto urbano esistente, la rigenerazione, l’innovazione e il miglioramento architettonico. Ma soprattutto una Città capace di ostacolare la speculazione e favorire l’inclusione sociale.

      Dalla nota rilasciata dai Consiglieri si legge quanto valore viene riposto nella fase che succederà il parere del Genio Civile: la partecipazione attiva di tutta la cittadinanza, dai tecnici alla parte politica, durante la quale si potranno valutare e proporre le misure migliori per lo sviluppo sostenibile della Città di Palermo.

      600 tavole: come agevolarne la consultazione durante la fase partecipativa?

      Dalla nota dei Consiglieri emerge l’enorme quantità di elaborati che nel corso dei tre anni sono stati prodotti per la redazione del nuovo piano. Quasi 600 tavole che se stampate non sarebbero in linea con i principi di eco-sostenibilità dettati dal piano stesso.

      Oltre al fatto di non essere un’azione proprio ecologica, si pensi ad un comune cittadino che desidera visionare il Piano ed eventualmente presentare le dovute osservazioni entro i tempi disponibili. Presumibilmente, si dovrà recare in Comune e consultare tavole e relazioni. Quindi, 600 elaborati da visionare su carta.

      Quanto tempo impiegherebbe il cittadino per visionarli tutti? Aggiungendo magari il fatto che non sia proprio un esperto in materia. Noi pensiamo un’infinità incalcolabile.

      Utilizzare un Geoportale per la consultazione dei Piani, invece, anche durante la fase delle osservazioni, è fattibile? Certo che si!

      “Ripiegare” sull’utilizzo di un Geoportale per la consultazione del Piano, anche in fase partecipativa, invece di stampare oltre 600 elaborati (per chissà quante copie), sarebbe davvero una scelta green, in linea con i principi enunciati dal piano stesso.

      Inoltre, la consultazione sarebbe di libero accesso a chiunque, anche ai meno esperti, e a tutti coloro che seppur esperti non avrebbero mai il tempo materiale per consultare tutte le tavole del Piano in cartaceo, una per una, fino alla seicentesima.

      Un webgis come UrbisMap mostrerebbe a chiunque la pianificazione, questa sovrapposta alla mappa satellitare e correlata alle norme tecniche d’attuazione (così come è già possibile fare con l’attuale PRG di Palermo). Ognuno potrà così verificare facilmente ciò che gli interessa, in qualsiasi momento, da qualsiasi dispositivo e decidere se consegnare al Comune le proprie osservazioni.

      Una scelta decisamente più smart e green. Gli alberi di Palermo ringrazierebbero assai!

      Geoportali: il fondamentale ruolo in condizioni meteorologiche avverse

      Venezia con l’acqua alta, l’Arno che minaccia Firenze, viadotti liguri che crollano sopra valanghe di fango e Matera colpita da un forte nubifragio. Il maltempo colpisce l’Italia da Nord a Sud e per l’ennesima volta ci trova impreparati. Al TG, sui giornali e alla radio da qualche giorno che non si parla d’altro.

      Un mese di intense piogge che portano non pochi danni in tutta Italia

      L’acqua alta di Venezia, fenomeno legato all’alta marea che si presenta solitamente in autunno e in inverno, ha raggiunto il picco negli ultimi giorni, arrivando fino a 130 cm, mettendo in ginocchio i Veneziani e causando non pochi danni agli immobili e al patrimonio mobile, privato e pubblico.

      L’Arno fiorentino viene monitorato quotidianamente, dopo aver superato il primo livello di guardia a 4,85 metri lo scorso 17 novembre. La città di Matera, invece, il 12 novembre è stata messa in ginocchio da un fortissimo nubifragio, dove acqua e fango hanno invaso la Città dei Sassi, causando forti disagi sulla viabilità e non pochi danni alle abitazioni.

      Notizia di due giorni fa, infine, il crollo dell’ennesimo viadotto in Liguria, sull’autostrada A6 Torino-Savona, a causa di una colata di fango di circa 2 metri.

      Eventi sempre più frequenti, che grazie al lavoro della Protezione Civile in primis, si cerca di individuare anticipatamente, monitorare e quando possibile evitare. Un lavoro difficile, che necessita di strumenti e tecnologie che sappiano offrire velocità di elaborazione dei dati e immediata trasmissione pubblica degli stessi.

      Ma cosa centrano i Geoportali in tutto questo?

      Questa riflessione nasce dall’analisi dei dati generati dal traffico quotidiano su UrbisMap. Nelle ultime settimane abbiamo notato un importante picco di utilizzo sulle zone colpite dal maltempo, così, analizzando più a fondo i risultati, abbiamo scoperto che molte delle “parole chiave” con le quali gli utenti hanno raggiunto il Geoportale sono del tipo:

      • mappa zone acqua alta venezia
      • piano urbanistico venezia
      • abitazioni in zona a rischio idrogeologico
      • piano assetto idrogeologico (+ nome regione)

      Il ruolo dei webgis è quindi di fondamentale importanza, soprattutto in questi casi. Se strutturati in cloud, garantiscono immediato aggiornamento dei dati in esso contenuti, poi resi pubblici tramite interfacce intuitive, veloci e facilmente leggibili da smartphone.

      Si pensi, ad esempio, ai Piani di protezione civile comunali (ne abbiamo già parlato qui), fondamentali in caso di calamità naturali o condizioni meteorologiche avverse. I Comuni sono obbligati, oltre che a redarli e strutturarsi per gestirli, a pubblicarli e renderli facilmente accessibili al cittadino. Solo in questo modo la cittadinanza, in caso di calamità, avrà lo strumento per individuare prontamente le aree di attesa, ricovero e ammassamento.

      Quanti Comuni, però, oltre ad una mera pubblicazione dei piani in pdf sui propri siti web istituzionali, sfrutta i webgis per rendere più facilmente accessibili, consultabili e fruibili, in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo, tali piani? Pochi, anzi pochissimi!

      Molti dei Comuni più importanti d’Italia, anche tra le Città sopracitate, ancora oggi utilizzano sistemi complessi, poco accessibili, lenti (o lentissimi), sviluppati secondo vecchi modelli, oltre che costosissimi, che propongono contenuti ai cittadini tramite linguaggi e strumenti molto spesso complessi da interpretare.

      Rinnovarsi con nuove tecnologie, quindi nuovi sistemi facilmente accessibili, ma soprattutto comprensibili, aiuterebbe le Pubbliche Amministrazioni a gestire eventuali stati di crisi sul territorio, fornendo risposte tempestive e strumenti utili ai cittadini.

      Morale della favola: i webgis come UrbisMap, completi, veloci e accessibili, migliorerebbero la gestione di eventi eccezionali? Così come aiutano gli Enti a smaltire richieste di accesso ai dati da parte del privato, garantendo a quest’ultimo la più completa trasparenza? Si, la risposta è assolutamente si!

      Semplificazione e tecnologia si sposano perfettamente per prevedere, monitorare ed eventualmente evitare situazioni di complessa gestione sul territorio, salvaguardando in primis la vita dei cittadini.

      Quindi, perché non dotarsene? Ai posteri l’ardua sentenza, avrebbe detto “qualcuno”.

      Sardegna: approvate le norme di attuazione del PAI 2019

      La Regione Sardegna, con Deliberazione del Comitato Istituzionale n.1 del 03/10/2019 e successiva del 28/10/2019, ha approvato l’aggiornamento delle Norme di attuazione del PAI, il Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico.

      Noi abbiamo già reso tutto disponibile su UrbisMap, nella sezione Normativa Sardegna, ma prima vediamo cosa comporta l’aggiornamento.

      Il PAI è lo strumento urbanistico redatto e approvato nel 2006 con Decreto del Presidente della Regione Sardegna, insieme ai suoi elaborati descrittivi e cartografici, che consente di programmare le azioni e le norme d’uso per la conservazione, difesa e valorizzazione del suolo, correlate alla prevenzione del rischio idrogeologico.

      Nel corso degli anni il PAI è stato oggetto di modifiche e integrazioni, tra cui quelle risalenti al 2015 da cui è stato aggiornato lo scorso ottobre il Testo Coordinato delle Norme Tecniche di attuazione del PAI.

      Quali sono gli articoli, e relativi commi, modificati e approvati nelle Norme di attuazione del PAI?

      Dalla Deliberazione n. 1 del 03/10/2019 si evincono le modifiche dei seguenti articoli, visionabili nella loro completezza su questo link:

      • ARTICOLO 8: Indirizzi per la pianificazione urbanistica e per l’uso di aree di costa;
      • ARTICOLO 18: Sistemazione dei versanti;
      • ARTICOLO 21: Indirizzi per la progettazione, realizzazione e identificazione delle misure di manutenzione delle nuove infrastrutture;
      • ARTICOLO 23: Prescrizioni generali per gli interventi ammessi nelle aree di pericolosità idrogeologica;
      • ARTICOLO 24: Studi di compatibilità idraulica;
      • ARTICOLO 25: Studi di compatibilità geologica e geotecnica;
      • ARTICOLO 27: Disciplina delle aree di pericolosità idraulica molto elevata (Hi4);
      • ARTICOLO 30ter: Identificazione e disciplina delle aree di pericolosità quale misura di prima salvaguardia;
      • ARTICOLO 31: Disciplina delle aree di pericolosità molto elevata da frana (Hg4);
      • ARTICOLO 37: Varianti ed aggiornamenti del PAI;
      • ARTICOLO 41: Norme per le aree di pericolosità PAI/PGRA;
      • ARTICOLO 47: Invarianza Idraulica;

      Nella Deliberazione n. 1 del 28/10/2019, invece, si riportano le modifiche apportate all’Allegato A del 03/10/2019, sui commi degli articoli 8, 24, 25 e 27, visionabili tramite questo link.

      Se utilizzate UrbisMap in Sardegna, il dato riportato dal Geoportale dopo il click su mappa è già stato adeguato all’aggiornamento del PAI 2019. Ciò significa che le informazioni restituite sono sempre aggiornate e verificate, conferendo così attendibilità al Report di destinazione urbanistica che decidete di scaricare.

      Se però avete dubbi scriveteci tramite questa pagina, siamo sempre a disposizione.

      Milano: approvato il nuovo Piano di Governo del Territorio

      Con 26 voti favorevoli e 12 contrari, lo scorso 14 ottobre, il Consiglio Comunale di Milano ha approvato il nuovo Piano di Governo del Territorio per Milano 2030, che comprende il nuovo Documento di Piano, la variante del Piano dei Servizi, del Piano per le Attrezzature Religiose e la variante del Piano delle Regole.

      Cosa cambia per Milano con il nuovo PGT?

      I tre punti principali su cui si è lavorato per la modifica del Piano di Milano sono: casa, ambiente e periferie. Punti cardine per una Città che cresce quotidianamente, in termini di popolazione e servizi annessi, che deve saper rispondere ai nuovi fabbisogni dei cittadini con affitti a prezzi accessibili, aumento dei parchi pubblici e una migliore qualità della vita.

      Fabbisogni che il nuovo PGT di Milano soddisfa grazie all’incremento dell’offerta di housing sociale, la riduzione del consumo di suolo con la nascita di 20 nuovi parchi, la rigenerazione degli edifici a emissioni zero, alla riqualificazione di piazze e aree strategiche della città, fino al recupero o abbattimento degli edifici abbandonati.

      I 5 principali obiettivi del nuovo PGT di Milano

      1. Una città connessa, metropolitana e globale
      La pianificazione urbanistica sarà pienamente connessa allo sviluppo delle infrastrutture di mobilità. Infatti, nei prossimi anni verrà realizzata la linea M4, il prolungamento della metro verso Monza e Settimo Milanese, l’adeguamento della cintura ferroviaria in funzione della Circle Line e il potenziamento del Servizio Ferroviario Regionale e dell’alta velocità.

      Secondo la logica di una continua crescita urbana, quindi l’esigenza di avere una minor distanza tra una fermata metro/treno e l’altra, da cui deriva un minor uso dell’auto privata, il Piano incentiva interventi di rigenerazione in prossimità di 13 nodi di interscambio, dove si da la possibilità di superare l’indice di edificabilità massimo.

      2. Una città di opportunità, attrattiva e inclusiva
      Il Piano individua 6 aree – San Siro-Trotto, Bovisa-Goccia, Piazza D’Armi, Ronchetto, Porto di Mare e Rubattino – il cui sviluppo sarà legato all’insediamento di “Grandi Funzioni Urbane”, come ospedali, impianti sportivi, parchi, sedi amministrative, progetti per nuovi servizi sull’area metropolitana.

      Si prevede anche di recepire  il cambio di destinazione d’uso tra le categorie produttivo, terziario, ricettivo e servizi privati, in modo da incentivare la nascita di opportunità di lavoro per i giovani.

      Inoltre, data la crescente presenza giovanile, il Piano incentiva la realizzazione di case in affitto, consentendo ai privati di superare l’indice di edificabilità massima mediante la realizzazione di edilizia sociale in locazione, in vendita di tipo agevolato e co-abitazioni.

      3. Una città green, vivibile e resiliente
      Il nuovo Piano garantisce la riduzione del consumo di suolo del 4% rispetto al Piano vigente, l’ampliamento del parco Sud per circa 1,5 milioni di mq, la connessione tra il parco Nord e il parco Sud che genererà il grande Parco Metropolitano, la nascita di almeno 20 nuovi parchi tra cui i 7 previsti all’interno degli scali ferroviari e un piano di forestazione per l’area metropolitana.

      Per l’edificato, si richiede l’innalzamento degli standard con il miglioramento delle prestazioni energetiche, la realizzazione di nuove aree permeabili e la certificazione della riduzione di CO2.

      4. Una città, 88 quartieri da chiamare per nome
      Il Piano vuole valorizzare tutti gli 88 quartieri che compongono Milano, superando il divario territoriale e sociale tra centro e periferia, ponendo al centro le piazze, migliorando lo spazio pubblico e i loro servizi.

      Cuore di questa strategia sono i progetti per la riapertura dei Navigli, la riqualificazione degli scali ferroviari e la rigenerazione di 7 piazze ad alta accessibilità. Anche in questi ambiti sarà possibile superare l’indice di edificabilità massimo (1 mq/mq anziché 0,7 mq/mq) per la realizzazione di Edilizia Residenziale Sociale.

      5. Una città che si rigenera
      Riqualificare l’esistente per non consumare ulteriore suolo pubblico. Il Piano individua alcune aree ai margini del territorio che dovranno essere valorizzate con interventi mirati al recupero del patrimonio edilizio degradato.

      Si prevede il recupero di 3 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica, la realizzazione sugli Scali Ferroviari di alcuni alloggi a canone sociale, la sperimentazione in 10 aree pubbliche di edilizia popolare e servizi abitativi all’interno di contesti sociali misti. Misure severe sul fronte degli edifici abbandonati, i quali perdono i diritti volumetrici esistenti con l’assegnazione solo dell’indice di edificabilità unico per chi lascia stabili in stato di degrado.

      Nuovo PGT di Milano: presto su UrbisMap.

      Stiamo già lavorando al nuovo PGT di Milano, così da poter sostituire quello attualmente presente su UrbisMap e rendere il servizio del Geoportale sempre più puntuale. Presto, avrete accesso a tutta l’informativa urbanistica, vincolistica e normativa dettata dal nuovo piano, stampabile tramite il Report di destinazione urbanistica.

      Vi aggiorneremo non appena avremmo pubblicato il nuovo Piano di Governo del Territorio di Milano, nel mentre continuate a testare la nuova interfaccia di UrbisMap tramite questo link e a rispondere al sondaggio sulla sua usabilità.

      Una nuova interfaccia Mobile-first per UrbisMap

      Da tempo vi abbiamo parlato del lavoro che stiamo svolgendo per realizzare la nuova interfaccia di UrbisMap. Bhe, ormai ci siamo e la nuova versione è oggi in fase di beta test.

      Ma perché lo facciamo? Perché stiamo modificando l’user experience sul nostro Geoportale?

      Perché chi utilizza il Geoportale, deve vivere la miglior esperienza possibile, veloce e semplice, così che l’utilizzo del sistema si avvicini sempre di più ai suoi bisogni, alle sue abitudini e necessità.

      Come progettare, quindi, la nuova interfaccia di UrbisMap? Ovviamente mobile friendly, anzi Mobile-first!

      Essere mobile first significa progettare e ottimizzare il percorso dell’utente da smartphone, prima che da desktop.

      Lo smartphone è oggi lo strumento più utilizzato al mondo per lavorare, comunicare e informarsi. Qualsiasi lavoro voi facciate, avete sempre sul vostro smartphone tools che vi aiutano a semplificare e velocizzare il lavoro, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.

      UrbisMap vuole offrire lo stesso servizio. Dev’essere performante su mobile, allo stesso modo di quanto lo è oggi su desktop. Chiunque lo utilizzi deve poter ottenere le stesse prestazioni anche fuori dall’ufficio, in pochi clic, collegandosi semplicemente a internet.

      Vogliamo fare la differenza. Vogliamo che l’ingegnere, durante un comunissimo sopralluogo, possa verificare per l’ennesima volta l’indice di fabbricabilità della zona in cui risiede il cantiere, così come l’agente immobiliare che durante la vista nel proprio immobile in centro storico da parte di possibili acquirenti, possa loro elencare tutti i vincoli a cui è soggetto.

      Cosa cambia con la nuova interfaccia?

      Less is more. Meno icone, basta pop-up, ma tutte le funzioni rimangono.

      Sparisce il messaggio di benvenuto, si riducono le icone, addio pop-up, ma tutti gli strumenti rimangono, anzi aumenteranno.

      Al clic sulla mappa, non appare il fumetto dal quale era possibile estrapolare una sintesi di tutte le informazioni che caratterizzano il punto cliccato. Con la nuova interfaccia tutte le informazioni appaiono, in un’unica soluzione, nella nuova area di dialogo, sempre disponibile grazie alla funzione drag su mobile o perché fissata sul lato destro del desktop.

      Con la funzione scroll si potrà scorrere all’interno dell’area per visualizzare tutte le informazioni. In alto a sinistra, affianco al nome del Comune, vi è il bottone del menù dal quale si può selezionare la pianificazione comunale che si desidera visualizzare su mappa.

      L’area di dialogo, oltre a contenere le informazioni riguardanti il punto su mappa, da accesso alle sezioni notifiche, ricerca e profilo personale.

      Nell’area di ricerca, come nell’attuale interfaccia, è possibile digitare il nome di un piano specifico, di una via o di una Città per visualizzarli su mappa.

      Il clic sulla freccia che affianca il nome del Piano, attiva la visualizzazione dello stesso sulla mappa. Mentre, l’icona a forma di nuvoletta, presente sulla destra del nome, da accesso alla normativa di riferimento e permette di attivare lo zoom sul Piano.

      Un test per raccogliere i vostri feedback!

      Come anticipato, la nuova interfaccia è in fase di beta test. Finché non sarà ultimata in ogni minimo dettaglio potrete continuare ad utilizzare il Geoportale su www.urbismap.com

      In questa fase, però, per noi è davvero prezioso il vostro contributo di test e valutazione. Per questo vi chiediamo di provare la nuova interfaccia tramite questo link, da mobile o da desktop, così che poi possiate lasciare un feedback tramite questo sondaggio (breve e anonimo).

      Il tempo impiegato sarà prezioso per rendere UrbisMap sempre più performante da qualsiasi dispositivo, così che voi possiate sprecare sempre meno tempo durante le fasi del vostro lavoro in cui utilizzate il nostro sistema.

      Quindi, ricapitolando:

      Vi ringraziamo e vi terremo aggiornati appena la nuova versione sarà ufficialmente online.

      Sardegna: prorogato il bando per il potenziamento del SUAPE

      La Regione Sardegna, dopo il recente rilascio della nuova piattaforma SUAPE, di cui vi avevamo parlato in questo vecchio articolo, lo scorso 6 agosto ha pubblicato il Bando di finanziamento, rivolto ai Comuni dell’Isola, “Potenziamento della interoperabilità e integrazione dati e servizi per il sistema SUAPE”, finanziato con i fondi POR FESR Sardegna 2014-2020.

      In poche parole, la Regione Sardegna, con il bando in scadenza prorogata al 14 Ottobre, continua ad agevolare la crescita e la trasformazione digitale delle amministrazioni locali, permettendo loro l’acquisto di nuovi applicativi che si integrino col nuovo sistema SUAPE.

      Applicativi che miglioreranno, velocizzeranno e standardizzeranno l’operato dei funzionari comunali all’interno dello sportello unico per le attività produttive e l’edilizia.

      Tutti i Comune della Sardegna, meglio se aggregati in forma di Unione di Comuni o Comunità Montana, possono richiedere l’ammissione al finanziamento per:

      • Sviluppo software;
      • Acquisto/aggiornamento licenze software volti a rafforzare l’interoperabilità col SUAPE;
      • Installazione e configurazione software;
      • Supporto ed help-desk finalizzato all’avviamento del nuovo sistema;
      • Formazione finalizzata all’avviamento del nuovo sistema.

      Questi, dovranno poter abbraccia uno o più settori comunali collegati al SUAPE, come edilizia, catasto, attività produttive, tributi, protocollo e URP.

      Suape-Interfaccia-UrbisMap

      Cosa proponiamo: il modulo SUAPE di UrbisMap

      L’attività di integrazione del SUAPE nel Geoportale di UrbisMap, si sposa perfettamente con i propositi del bando e rappresenta un passo avanti, tecnologico e metodologico, significativo per la semplificazione dei flussi di lavoro interni.

      Il modulo, a cui stiamo lavorando da un po’ di tempo, permette la consultazione e la gestione integrata delle pratiche direttamente dal Geoportale UrbisMap, con funzionalità avanzate di ricerca ed estrazione dei dati. Gli ambiti comunali coinvolti sono:

      • Catasto
      • Edilizia
      • Titoli Edilizi
      • Attività Produttive
      • Gestione Toponomastica
      • URP
      • Tributi

      I vantaggi dell’integrazione di UrbisMap, e del nuovo modulo SUAPE, all’interno dei sistemi comunali, sono molteplici:

      • Supporto nella verifica e validazione delle pratiche;
      • Consultazione integrata delle pratiche sul Geoportale con la pianificazione e normativa territoriale vigente;
      • Geo-referenziazione automatica su mappa delle pratiche;
      • Servizi di supporto alla compilazione della pratica;
      • Velocità di ricerca dei procedimenti, attuali e storici, direttamente con clic su mappa o ricerca catastale per censuari e titolarità;
      • Digitalizzazione e archiviazione automatica della documentazione prodotta.

      I vantaggi, quindi, si ripercuoteranno sui singoli uffici, come ad esempio per l’ufficio tecnico, il quale avrà accesso in tempi record alla consultazione e visualizzazione integrata su mappa, di tutte le istanze e della normativa in vigore.

      L’ufficio tributi, invece, potrà ad esempio consultare su mappa le risorse economiche da recuperare dai cantieri di edilizia privata o delle attività produttive. Mentre, l’ufficio di Polizia locale potrà consultare, in tempo reale e indipendentemente dall’ufficio tecnico, le procedure di inizio lavori e l’avvio dei cantieri edili, così come avrà pieno controllo sul territorio in termini di sicurezza con l’avvio di manifestazioni di pubblico spettacolo.

      Se lavori per una Pubblica Amministrazione della Sardegna, vuoi partecipare al Bando di Finanziamento della RAS e sei interessato alla nostra proposta progettuale contattaci nei seguenti modi:

      Tel. +39 349 270 9342
      E-mail urbismap@gmail.com
      oppure tramite la pagina contatti del nostro sito web.

      Piani di Protezione Civile: obblighi e doveri comunali

      I piani di protezione civile sono un importante strumento di pianificazione comunale, indispensabili per far fronte a qualsiasi evento calamitoso che può colpire un determinato territorio. Contenenti tutte le attività operative da eseguire in caso calamità, atte a salvaguardare e soccorrere la popolazione soggetta al rischio, devono altre sì tutelare il sistema produttivo, il patrimonio culturale e quello ambientale.

      La progettazione dei Piani di protezione civile, oltre ad essere obbligatoria per i Comuni italiani, in sintesi prevede:

      • definizione degli obiettivi e l’organizzazione delle azioni in caso di calamità naturali;
      • definizione dei responsabili di piano e delle singole funzioni;
      • creazione protocolli di attivazione e procedure di lavoro;
      • digitalizzazione e diffusione anche tramite tecnologie GIS;
      • individuazione delle aree di attesa della popolazione non soggette ai rischi (come scuole e palestre), aree di ricovero della popolazione non soggette a rischi (alberghi, ostelli, case private) e aree di ammassamento dei soccorsi e delle risorse;
      • individuazione delle sedi idonee ad ospitare i Centri Operativi e delle vie di fuga;
      • organizzazione delle strutture operative relative al livello di piano.

      Per la progettazione del Piano di protezione civile comunale, ci si deve ovviamente attenere alle disposizioni già in vigore sul territorio, dettate dal resto della pianificazione comunale, provinciale, regionale e nazionale.

      Ma quali sono gli obblighi da parte delle Amministrazioni comunali, oltre alla redazione del piano stesso?

      La redazione del Piano, così come l’istituzione della Protezione Civile locale, sono fondamentali per la gestione delle emergenze, l’attuazione delle misure di sicurezza, la definizione di responsabilità e compiti, ma soprattutto la salvaguardia di cittadini, animali e beni.

      Proprio per la popolazione è fondamentale che il Comune, così come gli altri organi ai quali piani deve far riferimento (Unione di Comuni, Provincia e Regione), renda disponibile e consultabile il Piano di Protezione civile comunale e che venga sempre aggiornato.

      Una volta entrato in vigore, il Piano dev’essere facilmente reperibile e consultabile dalla cittadinanza, in quanto contiene una serie di informazioni utili alla stessa in caso di calamità, ad esempio i modelli di intervento, in cui si riportano le così dette aree di emergenza.

      Le aree segnalate sul piano, che devono essere visibilmente riconoscibili, sono le aree di attesa, luoghi di primo ritrovo per la popolazione e di ricongiungimento per le famiglie, le aree e strutture di accoglienza, nelle quali destinare la popolazione colpita, e le aree di ammassamento di soccorritori e risorse.

      Tali aree devono essere raggiungibili attraverso un percorso sicuro, possibilmente pedonale, e segnalato con apposita cartellonistica stradale, così come dettato dalla normativa della Protezione Civile Nazionale.

      Come rendere facilmente accessibile ai cittadini il Piano di Protezione Civile

      Oltre ai metodi più tradizionali, quali la stampa cartacea (ma poco funzionale) e la cartellonistica stradale per la segnalazione delle aree di soccorso, di attesa e accoglienza, un sistema web-gis, facilmente utilizzabile da smartphone, può essere lo strumento giusto per la fase di accessibilità, divulgazione e consultazione del piano.

      In Sardegna, esiste un Sistema informativo di Protezione Civile regionale (SIPC), sul quale i Comuni devono obbligatoriamente pubblicare i propri piani di protezione civile e gestire le emergenze. Il sistema, però, non è accessibile alla cittadinanza, ma solo alla Pubblica Amministrazione, restando così un mero strumento interno per la gestione delle azioni di emergenza.

      Un web-gis come UrbisMap, invece, consente la pubblicazione gratuita dei Piani di protezione civile (a qualsiasi livello). Grazie alla sua facilità di utilizzo, tramite qualsiasi dispositivo, i cittadini, anche in fase di piena emergenza, potranno accedere alla mappa, geo-localizzarsi e vedere dove si trova l’area di attesa e le strutture di emergenza più vicine da poter raggiungere.

      In Sardegna sono diversi i Comuni che hanno scelto di pubblicare il proprio Piano di protezione civile su UrbisMap. Ad esempio, Olbia e i Comuni della Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai.

      La velocità nell’acquisire l’informazione viene nettamente migliorata. Un servizio ai cittadini, ma anche uno strumento fondamentale per la Pubblica Amministrazione che si prefigge di divenire sempre più smart e digitale.

      Per avere maggiori informazioni sulla pubblicazioni dei piani su UrbisMap scrivici tramite la pagina contatti!