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UrbisMap: qualche numero dal Geoportale prima delle ferie

Venerdì anche da UrbisMap, per qualche giorno, cliccheremo sul pulsante “pausa”, concedendoci un po’ di meritato relax. Il discorso non vale per il nostro Geoportale. Lui sarà sempre disponibile per tutti coloro che continueranno a lavorare anche sotto ferragosto.

Il SIT UrbisMap non va in vacanza! Amico fidato, renderà più smart le vostre giornate lavorative, soprattutto ora che per avere delle semplici informazioni urbanistiche, da parte di tecnici e funzionari comunali, vi sentirete rispondere “mi spiace, sono in ferie, ne riparliamo a settembre“.

Prima di fermarci, però, vorremo fare il punto sul lavoro fatto fin oggi sul Geoportale. A Dicembre, erano tanti i buoni propositi e gli obiettivi che avremmo voluto raggiungere. Oggi possiamo contare altrettante lavorazioni compiute. Il bello è che le grandi novità devono ancora arrivare!

Nell’articolo di Dicembre (per rileggerlo clicca qui) abbiamo avanzato tre grandi “buoni propositi” per il 2019:

  • la pubblicazione di una nuova interfaccia per UrbisMap;
  • l’implementazione sul geoportale di nuovi piani e città;
  • l’integrazione di nuove funzioni sulla mappa, per privati e PA.

Oggi, possiamo dire che degli obiettivi prefissati due su tre sono stati raggiunti. Per quanto riguarda la pubblicazione di nuovi piani e città è diventato il nostro pane quotidiano. Da dicembre a oggi, su UrbisMap, abbiamo pubblicato oltre 250 piani urbanistici, su tantissime Città italiane, alcuni importantissimi come la Carta per la qualità di Roma.

Alcune delle nuove funzioni annunciate sono già disponibili sul Geoportale, come la nuova barra di ricerca di cui avevamo parlato in questo articolo, e i servizi personalizzati dedicati alle PA. Ad esempio la visualizzazione su mappa degli importi IMU.

All’appello manca la pubblicazione della nuova interfaccia, la quale tra qualche settimana rivoluzionerà definitivamente le performance di UrbisMap, soprattutto da mobile.

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Oltre agli obiettivi raggiunti, nel corso di questi mesi sono nati nuovi spunti, nuove idee, nuovi mercati, ma soprattutto tante nuove collaborazioni con aziende e liberi professionisti. Grazie a loro stiamo tirando su “la rete di UrbisMap“, con la quale vorremmo diffondere in maniera capillare il Geoportale a livello nazionale.

Andando ad analizzare i numeri, da dicembre a oggi, sul Geoportale il traffico è aumentato di circa 15.000 utenti, per un totale di quasi 80.000 utenti unici in 7 mesi e oltre 400.000 visualizzazioni di pagina.

Questo a dimostrazione di quanto, un servizio semplice, intuitivo e gratuito come UrbisMap, viene sempre più apprezzato da tecnici, funzionari e liberi professionisti su tutto il territorio nazionale.

Obiettivi da qui a fine anno?

Come già anticipato, l’obiettivo principale nelle prossime settimane sarà la pubblicazione della nuova interfaccia di UrbisMap. Estremamente intuitiva, grazie ad un restyling grafico e funzionale, consentirà agli utenti di ottenere le informazioni ricercate in tempi ancora più brevi.

Settimanalmente continueremo con le pubblicazioni e gli aggiornamenti dei piani urbanistici, da Nord a Sud, e al rientro delle ferie, verranno pubblicati alcuni dei più importanti piani regionali, come i Piani Paesaggistici di Lazio, Lombardia, Puglia e Piemonte.

Ultimo, ma non per importanza, l’integrazione di alcuni servizi dedicati ai privati, ad oggi ancora top secret, che miglioreranno di gran lunga l’esperienza utente.

A presto e buone vacanze a tutti!

UrbisMap: non solo SIT, ma tanti servizi a corredo per le PA

UrbisMap, come ben sapete, offre agli enti pubblici e ai cittadini il proprio SIT (Sistema Informativo Territoriale) per poter accedere a tutti i dati urbanistici, catastali e normativi.

Ciò che non vi abbiamo ancora detto, però, è che oltre a questo, UrbisMap offre alle PA una serie di servizi correlati al SIT, che semplificano l’operato dei funzionari, sia dal punto di vista tecnico, che tributario e amministrativo.

Il sistema è particolarmente versatile, per cui i Comuni, oltre all’utilizzo del classico Geoportale dal quale hanno accesso alle funzioni avanzate dedicate al catasto e al rilascio dei certificati di destinazione urbanistica, possono richiedere numerose personalizzazioni.

Prima fra tutte vi è sicuramente la possibilità di visionare su mappa il valore venale di ogni singola particella catastale.

Cos’è e come viene visualizzato il valore venale su UrbisMap

Il valore venale è la valutazione di un terreno assimilabile ad un fabbricato, un’area fabbricabile o un terreno agricolo. Viene calcolato moltiplicando la superficie dell’area fabbricabile per il valore a mq che l’ufficio tecnico comunale stabilisce per ciascuna zona urbanistica.

L’ufficio tecnico, quindi, in base alla zona omogenea in cui ricade il terreno, assegna allo stesso il valore venale, il quale verrà utilizzato per il calcolo dell’I.M.U. (Imposta Municipale Propria).

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Alcuni Comuni che utilizzano UrbisMap come Sistema Informativo Territoriale hanno richiesto la visualizzazione su mappa del valore venale, per due motivi: velocizzare e automatizzare le operazioni di calcolo, oltre ad offrire il dato ai cittadini in maniera semplice e trasparente.

Tra questi, spicca il Comune di Assemini, per il quale UrbisMap, oltre a rendere accessibile su mappa il valore venale comunale, sta eseguendo altre lavorazioni di personalizzazione, tra cui:

  • Calcolo dell’imposta I.M.U. per particella catastale
  • Visualizzazione proprietà delle particelle a cui è soggetta l’imposta
  • Visualizzazione storica delle proprietà (ultimi 5 anni)

Un grande vantaggio, sia per l’ufficio tributi, che non dovrà più sbrigare calcoli manualmente, ma anche per l’ufficio tecnico, il quale non dovrà più “combattere” per l’individuazione delle aree soggette a pagamento.

Con pochissimi clic su mappa, tecnici e funzionari visualizzeranno gli importi dovuti dai cittadini, velocizzando come mai prima d’ora l’attività comunale.

Infatti, seppur il calcolo del valore venale prima, e quello dell’imposta municipale dopo, sembri facile, molti Comuni applicano delle variazioni in percentuale in base ai vincoli a cui è soggetta l’area, in particolare se rientrante all’interno del Piano d’assetto idrogeologico.

L’automazione del calcolo grazie a UrbisMap, associata alla sovrapposizione di tutte le informazioni urbanistiche e tributarie su mappa, è uno dei servizi che a corredo del SIT semplificano estremamente l’operato dei funzionari comunali, consentono una maggior qualità del servizio offerto ai cittadini e una sempre più diffusa trasparenza e accessibilità.

Vuoi avere maggiori informazioni? Scrivici da questa pagina!

UrbisMap col bene che ti voglio: i nuovi piani di luglio!

Luglio, col bene che ti voglio, vedrai non finirà“. Esattamente come i piani che ogni giorno pubblichiamo su UrbisMap: non finiscono mai. Oggi vediamo le novità di luglio, i piani e i work in progress.

Partiamo con i nuovi piani pubblicati su UrbisMap a Luglio, da nord a sud, da est a ovest.

Nell’area settentrionale d’Italia è ora possibile visualizzare il Piano Regolatore Generale di Biella, approvato con D.G.R. 15-6105 dell’ 11/6/2007 e successive modifiche, a cui sono legate le corrispondenti NTA.

Al centro, più precisamente nel Lazio, sono stati pubblicati il Piano Regolatore Generale di Latina e il Piano Regolatore Generale di Aprilia, i quali ampliano l’informativa di un territorio tanto importante, quanto complesso, limitrofo alla Capitale. Per quest’ultima, ricordiamo la recente pubblicazione della Carta per la qualità di Roma, fondamentale strumento urbanistico romano.

In Sardegna, tra i piani più importanti pubblicati sul geoportale segnaliamo quelli che regolamentano la Città di Elmas, tra cui il Piano urbanistico comunale, il Piano di rischio aeroportuale e il Piano Particolareggiato per il centro storico.

A livello nazionale, importante l’inserimento delle Aree SIN (Siti di Interesse Nazionale), sia a livello cartografico che normativo. Le Aree SIN sono aree contaminate molto estese, classificate come pericolose dallo Stato che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee.

Tra i work in progress più importanti vi è sicuramente la progettazione della nuova interfaccia di UrbisMap. Pensata mobile first, consentirà agli utenti di utilizzare il Geoportale da qualsiasi dispositivo, in maniera estremamente intuitiva. Sarà un grande cambiamento, che renderà il sistema ancora più performante.

A presto, quindi, con buonissime novità! Se hai voglia di scriverci però, ti risponderemo volentieri. Usa il form contatti che trovi in questa pagina.

Carta per la qualità di Roma: da oggi su UrbisMap

Partiamo dal cos’è la Carta per la qualità di Roma?

La Carta per la qualità di Roma è uno strumento gestionale del PRG di Roma (Piano Regolatore Generale), in vigore dal 2008. Sulla Carta sono presenti tutti gli immobili e le aree urbane sottoposti ad uno speciale regime di tutela, quest ultimo autonomo rispetto agli altri vincoli che ricadono sulla Città.

La Carta è composta da 34 tavole in scala 1:10.000 dove si riporta l’immensa ricchezza di Roma, costituita dagli impianti urbani con i relativi spazi pubblici, i beni archeologici, la struttura dei tessuti della Città storica fino alle architetture contemporanee.

La Carta per la qualità ha validità comunale: non prende in considerazione i vincoli statali o regionali, ma riporta solo quelli dettati dalle NTA del PRG in vigore. Per tanto, capita spesso che su uno stesso immobile, oltre i vincoli riportati sulla Carta, incidano ulteriori vincoli di ordine superiore.

Detto questo, per eseguire opere edili sugli immobili, o le aree urbane perimetrate sulla Carta, si deve prima chiedere il parere alla Sovrintendenza Capitolina, la quale entro 60 giorni darà il proprio parere sulla tipologia di intervento che si intende eseguire, tenendo conto dei vincoli comunali ai quali è soggetto il bene. Ovviamente, oltre a questo, si dovrà tener conto dei vincoli soggetti ai piani sovraordinati al PRG.

Detto ciò, è facile intuire quanto sia fondamentale questo strumento urbanistico per la Città di Roma e quanto la sua consultazione, per tecnici e funzionari, debba essere la più semplice possibile.

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Per sopperire, almeno in parte, alla difficoltà di tecnici ed enti che vivono la complessità del centro urbano romano in termini edilizi e vincolistici, insieme alla Carta per la qualità, è stata redatta la Guida per la qualità degli interventi.

La Guida non è altro che un documento operativo che detta, a tecnici e funzionari, le linee guida su come intervenire sui beni presenti sulla Carta, quindi su come tutelare e conservare l’immenso patrimonio urbano romano per renderlo, allo stesso tempo, funzionale alle esigenze contemporanee.

Come unificare i diversi livelli informativi della Città di Roma in maniera più smart? A questo ci pensa UrbisMap!

Da oggi è FINALMENTE possibile consultare su mappa, online e da qualsiasi dispositivo, la Carta per la qualità di Roma! Su UrbisMap, infatti, dopo un attento lavoro di digitalizzazione, è stata pubblicata la Carta, sovrapponendola al resto della pianificazione, tra cui il PRG di Roma del 2008.

Fino a oggi la Carta era consultabile solo in pdf tramite il Sito Istituzionale di Roma Capitale. Da oggi, invece, è visualizzabile sul nostro Geoportale. Da UrbisMap la mappa di Roma potrà essere interrogata utilizzando lo strumento marker, così da ottenere tutte le informazioni urbanistiche del punto geografico cliccato e scaricare il Report di Destinazione Urbanistica (se non sai cos’è leggi questo vecchio articolo).

Semplificazione che una Città come Roma, così come i suoi tecnici, necessita e ha estremamente bisogno, per essere, oltre che eterna, sempre più smart.

Cagliari elezioni comunali: su mappa i risultati dello spoglio in tempo reale

A UrbisMap piacciono le sfide, soprattutto quelle che inizialmente sembrano impossibili, così ci abbiamo provato e siamo riusciti nell’impresa: rendere visibili su mappa i risultati dello spoglio delle ultime elezioni comunali di Cagliari, aggiornati in tempo reale e geo-referenziati.

Perché visualizzare su UrbisMap i risultati dello spoglio?

UrbisMap è particolarmente versatile. Lo abbiamo visto diverse volte quanto si adatti alle diverse esigenze di mercato, così come lo si possa personalizzare in base alle necessità dell’utente che lo adopera, in particolare le Pubbliche Amministrazioni.

In questo senso, abbiamo voluto adattare lo strumento all’esigenza locale del momento: offrire ai cittadini di Cagliari un informazione di pubblico interesse in tempo reale e gratuitamente, attraverso un sistema veloce, semplice da utilizzare e intuitivo.

Certo, il sito istituzionale del Capoluogo offriva i dati in tempo reale relativi ai risultati scrutinati, ma non su mappa! Attraverso il geoportale, invece, lo spoglio è diventato dinamico, rendendo visibili su mappa i risultati forniti dal Comune di Cagliari in Open Data, da noi geo-referenziati per ogni sezione e per ogni candidato sindaco.

Dalla gallery è semplice intuire l’andamento dello scrutinio e delle preferenze di voto.

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Semplice e intuitivo: come funzionava il sistema?

Accedendo sul sito di UrbisMap dedicato alle elezioni di Cagliari 2019, sia da smartphone che da desktop, la schermata si apriva con la mappa di Cagliari e una barra laterale con le informazioni sui candidati sindaci: Paolo Truzzu, Francesca Ghirra e Angelo Cremone.

Grazie a layer di colore diverso, dopo qualche ora dall’inizio dello scrutinio, era semplice comprendere chi risultasse in testa tra gli sfidanti: blu per Truzzu, rosso per Ghirra e verde per Cremone. La barra destra forniva la somma dei voti scrutinati fino a quel momento, mentre cliccando sulla mappa avveniva la magia: sul fumetto apparivano i risultati per la singola sezione cliccata, la quale assumeva il colore del candidato in testa.

Con l’andare dello scrutinio, quindi, le aree di Cagliari assumevano uno dei colori assegnati ai candidati, lasciando emergere, alla fine delle somme, molte considerazioni non solo politiche, ma anche sociali, economiche e culturali. Zone urbane storicamente di centro sinistra hanno deciso di cambiare profilo politico, dando così fiducia al nuovo candidato di centro destra.

Questa mattina, intorno alle 9, il candidato Paolo Truzzu è stato eletto nuovo Sindaco della Città di Cagliari, evitando il ballottaggio con Francesca Ghirra per una manciata di voti.

Il risultato? Le persone hanno sempre più voglia (e bisogno) di strumenti come UrbisMap!

Quasi 4.000 utenti unici hanno utilizzato UrbisMap per visualizzare, in tempo reale, i risultati delle comunali cagliaritane. Inoltre, 63.292 rigenerazione di pagina, 16.605 click sulla mappa e 55.760 aggiornamenti automatici della mappa avvenuti durante il tempo dello spoglio delle schede.

Utenti provenienti sopratutto dai Social, dalle testate giornalistiche online e dagli attori di questa campagna elettorale. Utenti sempre più digitali, più smart, che hanno sempre più bisogno di strumenti che gli semplifichino la vita, privata e lavorativa.

Per dimostrare ciò che scriviamo, non vi sono solo i numeri dati da visualizzazioni e click, ma anche i feedback e le recensioni disponibili online. Qualcuno ha addirittura paragonato questa versione di UrbisMap “una droga” e noi ne siamo entusiasti!

Non solo gli utenti, ma anche l’Amministrazione di Cagliari, offrendo gli Open Data, si è dimostrata sempre più propensa all’innovazione digitale e alla trasparenza nei confronti dei propri cittadini. Una città sempre più intelligente, in linea con i concetti di smart city.

Come potremmo personalizzare la prossima volta UrbisMap? Consigli? Scrivici dalla pagina contatti!

Smart City: la nuova urbanistica per città intelligenti

Dall’inglese “Città intelligente“, il termine Smart City è particolarmente in voga negli ultimi anni. Non solo nel settore della pianificazione urbana, ma anche in campo politico, economico, ambientale e tecnologico.

Una città, per essere considerata “intelligente“, non può più essere progettata tenendo conto solo del proprio capitale fisico dato da infrastrutture e trasporti. Una città, per essere considerata intelligente, deve subire una rivoluzione innanzitutto digitale e sociale, atta a migliorare la gestione della stessa sotto molti punti di vista: dalle attività economiche e amministrative, alla mobilità, le risorse ambientali, le relazioni sociali e le politiche dell’abitare.

In urbanistica, quindi, progettare una Smart City significa attuare una serie di strategie progettuali tali da semplificare e rinnovare le infrastrutture fisiche, facendo particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Inoltre, vede la connessione tra il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita a le infrastrutture, grazie all’introduzione di nuovi mezzi di comunicazione e tecnologie digitali.

Il fine è migliorare la qualità della vita in contesti urbani particolarmente urbanizzati, soddisfacendo così le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.

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Da quali esigenze nascono le Smart City?

La crisi economica del 2008 e la continua concentrazione di gran parte della popolazione globale in aree metropolitane già fortemente sature, ha fatto sì che urbanisti, amministratori e aziende digitali iniziassero a ripensare le città in maniera più intelligente.

Nel settore tecnologico si assiste alla nascita di servizi, App urbane e nuove infrastrutture (ITC) capaci di ottimizzare la vita in questi complessi eco-sistemi. Nascono così nuovi piani urbanistici, che grazie alle nuove tecnologie, danno accesso a tutti i servizi pubblici in modo rapido e intuitivo, vengono istallate le prime reti wi-fi pubbliche e si divulgano i cloud computing di massa.

Oltre a migliorare tecnologie, trasporti e comunicazione, si diffonde una più matura sensibilità nei confronti della salvaguardia ambientale. Così, piani urbanistici e nuove tecnologie si fondono per dare nuove risposte eco-compatibili.

Si pensi all’ideazione di App che consentono il tracciamento dei rifiuti per favorirne uno smaltimento più corretto, a quelle dedicate al car sharing o al monitoraggio del traffico. Oppure, all’utilizzo di nuove tecnologie per la riduzione dell’inquinamento e la generazione di energia alternativa, come i pannelli “mangia-smog” posizionati sulle facciate degli edifici.

Nel nostro piccolo, si pensi a UrbisMap che, oltre ad essere uno strumento che semplifica l’operato di tecnici e funzionari pubblici, è un geoportale gratuito al servizio del cittadino, semplice e intuitivo, che da accesso a tutta l’informativa urbanistica, catastale e normativa del territorio nazionale, senza più frammentazione dei dati pubblici.

In linea con quanto afferma Maurizio Carta, professore di Urbanistica e Pianificazione territoriale presso l’Università di Palermo “Oltre che di una Smart City, abbiamo bisogno di uno Smart Planning, cioè di una progettazione, di una pianificazione, di politiche che siano più intelligenti. Il che significa che devono diventare più “smart” anche la PA e i sistemi produttivi”.

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Urbanistica: tendenze smart e modelli di successo

Come abbiamo detto, gli obiettivi principali delle azioni di pianificazione “intelligenti” sono: migliorare la vivibilità urbana, l’accessibilità a infrastrutture, servizi e dati pubblici, l’eco-sostenibilità e l’inclusione sociale.

Tra le principali tendenze vi sono, sicuramente, quelle legate a mobilità sostenibile e sharing economy. Dopo un attento rinnovo della tradizionale rete infrastrutturale, le città devono ripensare la propria mobilità in ottica green, aumentando piste ciclabili, aree pedonali, aree ricarica per le auto elettriche e i servizi di bike e car sharing (semplificandone l’accesso). Amsterdam, Parigi, Copenaghen e Stoccolma risultano le migliori città europee in tal senso.

Città come Singapore, San Francisco, Londra e New York sono da anni capofila del concetto di smart city, attuando sul proprio territorio azioni concrete che migliorano la qualità della vita e dell’ambiente urbano.

In Italia, siamo ancora lontani dalla gran parte degli esempi europei e mondiali, ma vi sono alcuni modelli virtuosi prodotti da Milano, che nel 2018 si conferma la più smart d’Italia, Firenze e Bologna.

Milano, negli anni è riuscita a coniugare perfettamente solidità e sviluppo economico, ricerca e innovazione, politiche per il lavoro e sistemi ambientali eco-sostenibili, raggiungere standard elevatissimi nell’istruzione, nel settore sanitario, nel campo della trasformazione digitale e della partecipazione civile.

Da qui si evince quanto, per essere davvero smart, le politiche territoriali, quindi anche l’urbanistica, debbano ripensare in toto la pianificazione con razionalità, creando sinergiche connessioni tra infrastrutture, aree urbane, strumenti tecnologici (come sensori, attuatori e rivelatori di dati) e nuovi servizi pubblici, così che, oltre a intelligenti, le città risultino meno inquinate, meno costose, più sicure, più sane, più vivibili e più veloci.

Novità UrbisMap: come trovare un Piano Urbanistico con pochi clic

Utilizzando UrbisMap, spesse volte ti capiterà di voler visualizzare, con pochi clic, uno specifico piano urbanistico diverso da quello comunale, sovrapposto all’area geografica di tuo interesse. Ad esempio, il Piano di Assetto Idrogeologico, oppure la Classificazione acustica comunale o un Piano Particolareggiato. Bene, da oggi è molto più semplice farlo!

Non solo Piani Urbanistici Comunali e PRG, ma molto di più!

UrbisMap, contiene informazioni urbanistiche ad ogni livello, dalla pianificazione comunale a quella regionale e nazionale. Di default, dopo il clic su mappa, il Geoportale restituisce la visualizzazione dei piani a livello comunale, ma non sono gli unici a interessare quel punto, così come si evince dal fumetto a comparsa e l’elenco dei Piani Sovraordinati.

Fino a poco tempo fa risultava complesso selezionare e visualizzare un piano contenuto su UrbisMap, diverso da quello comunale. Il procedimento di selezione avveniva cliccando sull’icona a forma di mappa, sulla barra degli strumenti a sinistra, come spiegato in questo articolo, ma essendo troppi la ricerca risultava difficile.

Quindi, come poter scegliere e visualizzazione una pianificazione diversa da quella comunale con pochi clic?

Hai presente la ricerca su Google Maps? Stesso principio!

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Quando devi recarti in un luogo, ma non sai come arrivarci, la prima cosa che ti viene in mente di fare è accedere a Google Maps e digitare, sulla barra di ricerca, l’indirizzo da raggiungere. Allo stesso modo utilizziamo Google per le ottenere risposte alle nostre domande.

Per trovare un Piano Urbanistico su UrbisMap il principio è identico: una volta dentro il Geoportale, cliccando sulla mappa viene visualizzata di default la pianificazione urbanistica comunale. Ma immaginiamo di voler visualizzare il Piano di Assetto Idrogeologico della Lombardia, oppure il Piano di Classificazione acustica di Milano.

Come? Semplice! Digitando sulla barra di ricerca posizionata in alto a sinistra, il nome del piano o una sequenza di parole chiave, come “PAI LOMBARDIA” o “ACUSTICA MILANO”. Immediatamente, sotto la barra di ricerca, viene visualizzato l’elenco dei piani, pubblicati su UrbisMap, che corrispondono alla tua ricerca! Cliccando, poi, sul Piano desiderato, questo verrà visualizzato su mappa.

Dopo la visualizzazione, potrai accedere a tutte le informazioni urbanistiche, normative e catastali, come sempre, cliccando sulla mappa e accedendo al Report. È molto più difficile a dirsi che a farsi! Vai su UrbisMap per provare la nuova funzione, poi scrivici e dicci cosa se ne pensi.

Sardegna: aggiornato il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni

Qualche mese fa in Sardegna è stato deliberato l’aggiornamento intermedio del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA), ai sensi dell’art.42 delle NTA del Piano di Assetto Idrogeologico.

Il PGRA è lo strumento di pianificazione del territorio finalizzato a ridurre le conseguenze negative causate dalle alluvioni sulle persone, sull’ambiente, sul sistema socio-economico e sul patrimonio culturale. Il Piano si integra al resto della pianificazione vigente che mitiga il rischio idrogeologico, quindi il PAI e il PSFF.

Rispetto alla prima versione del Piano, approvata con Delibera n.2 del 15/03/2016, l’aggiornamento appena attuato approva gli studi per gli Scenari di intervento strategico e coordinato per il Rio Palmas, Rio Mannu di Fluminimaggiore, Fiume Tirso, Fluminimannu di Pabillonis, Rio Mogoro, Fiume Temo, Rio San Giovanni, Riu di San Teodoro, Rio di Siniscola, Riu Foddeddu, Riu Pelau e Riu Cixerri, e lo studio per gli Scenari di intervento strategico e coordinato per il Flumini Mannu

Su UrbisMap, da qualche settimana, è possibile consultare l’aggiornamento del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni della Sardegna, visualizzarlo su mappa e consultare la relativa normativa regionale. Come per qualsiasi altro piano, basta cliccare sul punto geografico d’interesse per conoscerne piani e normative. Dopo la visualizzazione su mappa è poi possibile scaricare e stampare il report di destinazione urbanistica (se non sai come fare leggi questo vecchio articolo).

Invece, per poter visualizzare e scaricare le relazioni e le tavole di ogni Scenario del PGRA accedi a questa pagina web dedicata.

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Allo stesso modo degli Scenari 2019, è stato recentemente pubblicato e reso interrogabile su mappa l’aggiornamento del PGRA della Sardegna con l’inondazione costiera, contenente la mappatura della pericolosità di inondazione da eventi meteo-marini.

Lo studio, svolto per determinare i perimetri delle zone di pericolosità da inondazione costiera, tiene conto anche di eventi meteo-marini a basso tempo di ritorno, mappando così le aree di pericolosità per i tempi di ritorno di 2, 20 e 100 anni.

Matera: storia, cultura, architettura e Urbismap

Matera è uno dei due capoluoghi di provincia della Basilicata. Eletta Capitale europea della cultura 2019, è città antichissima, nonché complessa e suggestiva. La sua storia urbanistica nasce nell’età della pietra, per poi evolversi e continuare in quella dei metalli, durante il tardo antico, il medioevo e fino ai nostri giorni.

Durante questa lunghissima storia, Matera è riuscita a conservare il suo originale impianto urbano e architettonico, che la rendono unica nel suo genere. Il paesaggio si contrappone tra il nucleo urbano, i Sassi di Matera, e il contesto circostante fatto di valloni, canyon e altipiani scolpiti nel tempo dal torrente Gravina.

Nel 1993 l’UNESCO ha dichiarato i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità e parte del territorio del Parco della Murgia Materana per via dell’eccezionale valore culturale, architettonico e storico presente.

Urbanistica, architettura e conservazione

“Matera è l’unico posto al mondo dove gli abitanti possono dire di vivere nelle stesse case dei loro avi di 9.000 anni prima”

Recita Fodor’s, una guida inglese. In fin dei conti è proprio così. Le grotte naturali, furono le prime abitazioni degli uomini, le quali si appropriarono delle forme naturali, determinando nella grotta percorsi ed architetture.

Spesso le abitazioni scavate nella roccia venivano “allungate” verso l’esterno con una costruzione chiamata “lamione“. Con l’andare del tempo il complesso edilizio di Matera divenne sempre più caotico e “ammassato“: i tetti delle case più a valle acquisivano la funzione di strada, scalinata, giardino o di pavimento per la casa che si ergeva di sopra.

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Un groviglio di cunicoli indescrivibile ed uno sviluppo sotterraneo della città inimmaginabile. Non si parla di qualche decina di casa e di qualche chiesa, ma di 80 chiese e 3.012 abitazioni, di cui oltre la metà sono interamente scavate nella roccia.665 con ingresso al di sotto del piano stradale;

Purtroppo oggi l’immenso Patrimonio di Matera non gode di ottima salute. A partire dal XVII secolo, il nucleo urbano costituito dai Sassi, ormai saturo, venne lentamente abbandonato per un nuovo nucleo posizionato all’esterno di quello più antico (oggi chiamati Rione Case Nuove e Rione del Piano), trasferendo con sé la vita commerciale, artigiana e religiosa.

I nuovi spazi dedicati alla collettività si trasferiscono sul piano e questo determinò un primo isolamento dei Sassi. Abbandono che si ripresentò nel secondo dopo guerra, quando l’elevato sovraffollamento e le scarse condizioni igienico sanitarie che portarono il Capo del Governo, Acilde de Gasperi, a promulgare una riforma ad hoc, la Legge risanamento Sassi.

La legge costrinse gli abitanti di Matera a trasferirsi nei nuovi quartieri popolari, con l’abbandono delle Grotte. La situazione si mantenne tale fino agli anni 90 circa, quando gli abitanti iniziarono, molto lentamente, a riabitare i sassi, cercando di conservarli e sapientemente recuperarli.

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Il centro storico: vincoli e urbanistica

Da quando Matera, e il suo centro storico, è stata ripopolata, ma soprattutto da quando l’UNESCO l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità, sono in atto una serie di azioni, vincolistiche e di pianificazione, che salvaguardano e tendono a conservare la storicità del costruito.

Il Piano attualmente in vigore nella Città dei Sassi è il Piano Regolatore Generale risalente al ’99, con variante approvata e pubblicata su Gazzetta Ufficiale n.1 del 2007-01-08.

Sul territorio di Matera, ricadono inoltre vincoli a livello regionale, nazionale ed europeo, come l’International Bird Area (IBA), normativa europea che regolamenta aree considerate importanti habitat per la conservazione di popolazioni di uccelli selvatici.

Su Urbismap è possibile interrogare il PRG di Matera, accedere con pochi clic alle normative, ai vincoli e scaricare il Report di destinazione urbanistica. Un sistema veloce e pratico per chi ogni giorno deve tenere sott’occhio tutto ciò che ruota attorno all’urbanistica della Città dei Sassi.

Real Estate D&D: un nuovo software per l’immobiliare

Real Estate Documents & Data è la nuova Start Up romana dedicata al mondo immobiliare. Oggi avremmo il piacere di intervistare, e farvi conoscere, Alessio Toccarelli, uno degli ideatori e promotori di R.E.D.D. con cui UrbisMap ha iniziato a collaborare.

In cosa consiste il progetto R.E.D.D. e perché una Start Up?

R.E.D.D. è il software che aiuta liberi professionisti e privati cittadini a controllare il corredo documentale dell’immobile, o di un complesso immobiliare, che intendono acquistare, indispensabile per la gestione e la valutazione dei rischi.

Il software, in fase di implementazione, sfrutta intelligenza artificiale per l’auto-lettura della documentazione immobiliare, caricata dall’utente, e la sovrapposizione delle planimetrie, evidenziando eventuali difformità.

Tramite R.E.D.D. tutti coloro che intendono acquistare un immobile, possono verificarne le condizioni edilizie, urbanistiche e catastali dello stesso. In questo modo, il software rilascia un punteggio sulla qualità della documentazione presentata, così che l’utente può verificare in autonomia il livello di rischio relativo all’acquisto che intende affrontare.

Da quali esperienze professionali è nata l’idea?

R.E.D.D. nasce dall’esperienza dello Studio Legale Delli Santi, il quale da decenni è il punto di riferimento, nazionale e internazionale, della consulenza urbanistica, amministrativa e immobiliare.

Le tante storie dei clienti dello studio, raccontano quanta impreparazione ci sia da parte di un acquirente nel saper verificare la fattibilità dell’acquisto prima di formalizzare l’atto di compravendita. Infatti, spesse volte capita che riscontrino anomalie per cui non si possa procedere alla valorizzazione e/o alla rivendita.

Da qui si creano una serie di conseguenza, il più delle volte gravose in termini monetari per l’acquirente, che con un semplice servizio che R.E.D.D. offre può risolvere in maniera pratica, economica e sbrigativa.

A quali esigenze di mercato risponde?

Il software risponde alle esigenze di acquirenti che necessitano di verificare il corredo documentale dell’immobile, prima di impegnarsi ad acquistarlo.

Inoltre, la Start Up si allinea alle esigenze di un mercato sempre più innovativo e digitale, offrendo servizi tramite intelligenza artificiale e
blockchain ad alto valore tecnologico, tra cui la lettura automatizzata della documentazione con evidenziazione delle irregolarità e la validazione degli asset tramite blockchain per la loro successiva tokenizzazione.

A chi è rivolto e quali sono le sue funzionalità più interessanti?

Il software è rivolto a tutti coloro che dovranno affrontare l’acquisto di un immobile: dai privati che scelgono di acquistare casa, ai consulenti immobiliari che seguono l’intermediazione per conto di società e privati.

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Il mondo immobiliare ha sempre più bisogno di innovazione, trasformazione digitale e semplificazione. A che punto siamo, secondo te, in Italia?

In ambito immobiliare si sta parlando da molti anni di innovazione tecnologica, ma ad oggi sono ancora pochi gli strumenti disponibili che possano essere così definiti.

Il mercato immobiliare è ancora culturalmente troppo tradizionale e ancorato a logiche e strumenti lontani dal mondo in cui viviamo, e dalle esigenze dei clienti.

Così tradizionale che spesso le novità vengono viste di malocchio, come il caso della prima transazione immobiliare in Italia avvenuta tramite l’utilizzo della cripto valuta, il bitcoin.

In quale modo UrbisMap e REDD potrebbero integrarsi?

UrbisMap gioca un ruolo fondamentale all’interno di R.E.D.D. Infatti, il Geoportale aiuta gli utenti a compilare buona parte dei dati richiesti, grazie all’interrogazione territoriale, la visualizzazione immediata di vincoli, piani e report di destinazione urbanistica.

In questo momento continuiamo a verificare manualmente ciò che viene riportato sul software, sfruttando UrbisMap per il controllo incrociato dei dati, finché non sarà definitivamente operativo il servizio di auto-lettura con intelligenza artificiale.

La soluzione che prevediamo di portare avanti sarà quella che vede una completa automazione di lettura e verifica, sfruttando i dati urbanistici, catastali e vincolistici già presenti su UrbisMap.

Dove siete e in quale modo, i professionisti del mondo immobiliare, possono accedere al Software?

La sede di R.E.D.D. si trova in pieno centro storico a Roma, ma abbiamo una sede anche a Milano, grazie alla collaborazione svolta con lo Studio Legale Delli Santi. Il progetto è visionabile online al seguente sito web www.realestatedd.net, ma per qualsiasi dubbio o chiarimento i nostri contatti sono riportati in questa pagina.