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Geoportali: il fondamentale ruolo in condizioni meteorologiche avverse

Venezia con l’acqua alta, l’Arno che minaccia Firenze, viadotti liguri che crollano sopra valanghe di fango e Matera colpita da un forte nubifragio. Il maltempo colpisce l’Italia da Nord a Sud e per l’ennesima volta ci trova impreparati. Al TG, sui giornali e alla radio da qualche giorno che non si parla d’altro.

Un mese di intense piogge che portano non pochi danni in tutta Italia

L’acqua alta di Venezia, fenomeno legato all’alta marea che si presenta solitamente in autunno e in inverno, ha raggiunto il picco negli ultimi giorni, arrivando fino a 130 cm, mettendo in ginocchio i Veneziani e causando non pochi danni agli immobili e al patrimonio mobile, privato e pubblico.

L’Arno fiorentino viene monitorato quotidianamente, dopo aver superato il primo livello di guardia a 4,85 metri lo scorso 17 novembre. La città di Matera, invece, il 12 novembre è stata messa in ginocchio da un fortissimo nubifragio, dove acqua e fango hanno invaso la Città dei Sassi, causando forti disagi sulla viabilità e non pochi danni alle abitazioni.

Notizia di due giorni fa, infine, il crollo dell’ennesimo viadotto in Liguria, sull’autostrada A6 Torino-Savona, a causa di una colata di fango di circa 2 metri.

Eventi sempre più frequenti, che grazie al lavoro della Protezione Civile in primis, si cerca di individuare anticipatamente, monitorare e quando possibile evitare. Un lavoro difficile, che necessita di strumenti e tecnologie che sappiano offrire velocità di elaborazione dei dati e immediata trasmissione pubblica degli stessi.

Ma cosa centrano i Geoportali in tutto questo?

Questa riflessione nasce dall’analisi dei dati generati dal traffico quotidiano su UrbisMap. Nelle ultime settimane abbiamo notato un importante picco di utilizzo sulle zone colpite dal maltempo, così, analizzando più a fondo i risultati, abbiamo scoperto che molte delle “parole chiave” con le quali gli utenti hanno raggiunto il Geoportale sono del tipo:

  • mappa zone acqua alta venezia
  • piano urbanistico venezia
  • abitazioni in zona a rischio idrogeologico
  • piano assetto idrogeologico (+ nome regione)

Il ruolo dei webgis è quindi di fondamentale importanza, soprattutto in questi casi. Se strutturati in cloud, garantiscono immediato aggiornamento dei dati in esso contenuti, poi resi pubblici tramite interfacce intuitive, veloci e facilmente leggibili da smartphone.

Si pensi, ad esempio, ai Piani di protezione civile comunali (ne abbiamo già parlato qui), fondamentali in caso di calamità naturali o condizioni meteorologiche avverse. I Comuni sono obbligati, oltre che a redarli e strutturarsi per gestirli, a pubblicarli e renderli facilmente accessibili al cittadino. Solo in questo modo la cittadinanza, in caso di calamità, avrà lo strumento per individuare prontamente le aree di attesa, ricovero e ammassamento.

Quanti Comuni, però, oltre ad una mera pubblicazione dei piani in pdf sui propri siti web istituzionali, sfrutta i webgis per rendere più facilmente accessibili, consultabili e fruibili, in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo, tali piani? Pochi, anzi pochissimi!

Molti dei Comuni più importanti d’Italia, anche tra le Città sopracitate, ancora oggi utilizzano sistemi complessi, poco accessibili, lenti (o lentissimi), sviluppati secondo vecchi modelli, oltre che costosissimi, che propongono contenuti ai cittadini tramite linguaggi e strumenti molto spesso complessi da interpretare.

Rinnovarsi con nuove tecnologie, quindi nuovi sistemi facilmente accessibili, ma soprattutto comprensibili, aiuterebbe le Pubbliche Amministrazioni a gestire eventuali stati di crisi sul territorio, fornendo risposte tempestive e strumenti utili ai cittadini.

Morale della favola: i webgis come UrbisMap, completi, veloci e accessibili, migliorerebbero la gestione di eventi eccezionali? Così come aiutano gli Enti a smaltire richieste di accesso ai dati da parte del privato, garantendo a quest’ultimo la più completa trasparenza? Si, la risposta è assolutamente si!

Semplificazione e tecnologia si sposano perfettamente per prevedere, monitorare ed eventualmente evitare situazioni di complessa gestione sul territorio, salvaguardando in primis la vita dei cittadini.

Quindi, perché non dotarsene? Ai posteri l’ardua sentenza, avrebbe detto “qualcuno”.

Sardegna: approvate le norme di attuazione del PAI 2019

La Regione Sardegna, con Deliberazione del Comitato Istituzionale n.1 del 03/10/2019 e successiva del 28/10/2019, ha approvato l’aggiornamento delle Norme di attuazione del PAI, il Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico.

Noi abbiamo già reso tutto disponibile su UrbisMap, nella sezione Normativa Sardegna, ma prima vediamo cosa comporta l’aggiornamento.

Il PAI è lo strumento urbanistico redatto e approvato nel 2006 con Decreto del Presidente della Regione Sardegna, insieme ai suoi elaborati descrittivi e cartografici, che consente di programmare le azioni e le norme d’uso per la conservazione, difesa e valorizzazione del suolo, correlate alla prevenzione del rischio idrogeologico.

Nel corso degli anni il PAI è stato oggetto di modifiche e integrazioni, tra cui quelle risalenti al 2015 da cui è stato aggiornato lo scorso ottobre il Testo Coordinato delle Norme Tecniche di attuazione del PAI.

Quali sono gli articoli, e relativi commi, modificati e approvati nelle Norme di attuazione del PAI?

Dalla Deliberazione n. 1 del 03/10/2019 si evincono le modifiche dei seguenti articoli, visionabili nella loro completezza su questo link:

  • ARTICOLO 8: Indirizzi per la pianificazione urbanistica e per l’uso di aree di costa;
  • ARTICOLO 18: Sistemazione dei versanti;
  • ARTICOLO 21: Indirizzi per la progettazione, realizzazione e identificazione delle misure di manutenzione delle nuove infrastrutture;
  • ARTICOLO 23: Prescrizioni generali per gli interventi ammessi nelle aree di pericolosità idrogeologica;
  • ARTICOLO 24: Studi di compatibilità idraulica;
  • ARTICOLO 25: Studi di compatibilità geologica e geotecnica;
  • ARTICOLO 27: Disciplina delle aree di pericolosità idraulica molto elevata (Hi4);
  • ARTICOLO 30ter: Identificazione e disciplina delle aree di pericolosità quale misura di prima salvaguardia;
  • ARTICOLO 31: Disciplina delle aree di pericolosità molto elevata da frana (Hg4);
  • ARTICOLO 37: Varianti ed aggiornamenti del PAI;
  • ARTICOLO 41: Norme per le aree di pericolosità PAI/PGRA;
  • ARTICOLO 47: Invarianza Idraulica;

Nella Deliberazione n. 1 del 28/10/2019, invece, si riportano le modifiche apportate all’Allegato A del 03/10/2019, sui commi degli articoli 8, 24, 25 e 27, visionabili tramite questo link.

Se utilizzate UrbisMap in Sardegna, il dato riportato dal Geoportale dopo il click su mappa è già stato adeguato all’aggiornamento del PAI 2019. Ciò significa che le informazioni restituite sono sempre aggiornate e verificate, conferendo così attendibilità al Report di destinazione urbanistica che decidete di scaricare.

Se però avete dubbi scriveteci tramite questa pagina, siamo sempre a disposizione.

Vuoi visualizzare i Piani della tua città su UrbisMap? Inviaceli!

Siamo ambiziosi, il nostro sogno nel cassetto è riuscire a popolare UrbisMap con tutta la pianificazione urbanistica d’Italia. Ma siamo onesti nel dirvi e riconoscere che è un compito non proprio semplice.

La complessità si presenta non tanto in termini tecnologici o informatici, quindi nel caricamento dei dati sul Geoportale, ma nel più banale recupero degli stessi e che siano ovviamente digitalizzati.

Il dato urbanistico, come ben sappiamo, è pubblico. Tutti hanno il diritto di potervi accedere in maniera semplice e immediata. Però, ciò che si viene a verificare nel 99% dei casi, è trovare i dati sui siti internet comunali, suddivisi in decine e decide di file pdf, spesso pesantissimi e non facilmente comprensibili in mancanza di un più ampio quadro d’insieme.

Ma, come altrettanto sappiamo, i tecnici di un preciso luogo geografico hanno SEMPRE a disposizione la pianificazione in formato cad o shape file. Perché? Perché sarebbe impensabile lavorare altrimenti! Quindi, perché non metterli a disposizione di tutti grazie a UrbisMap?

Come la sharing economy, o economia della condivisione, ci insegna: i sogni (quindi idee e progetti) sono decisamente più entusiasmanti se condivisi.

Noi abbiamo creato UrbisMap che è il mezzo. Voi potete contribuire a renderlo unico, indispensabile e il più completo possibile.

Cosa ricevete in cambio? Uno strumento altamente performante e gratuito, che vi permette di visualizzare le informazioni urbanistiche, vincolistiche e normative di qualsiasi punto geografico, da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi momento.

Vuoi condividere i piani con UrbisMap?

Segui due semplicissimi step:

  • Vai su www.urbismap.com, clicca sulla mappa su un punto del tuo Comune e verifica se la pianificazione è presente, ad esempio gli strumenti urbanistici come PUC e PRG, i Piani attuativi come PPCS e PL, eventuali pianificazioni adottate e altri piani come i PCA;
  • Se la pianificazione non è presente, ma tu sei in possesso dei formati cad o shape file, inviaci tutto all’indirizzo urbismap@gmail.com.

Una volta ricevuti i file ci vorrà qualche giorno per la loro elaborazione e il caricamento sul Geoportale. Dopo di ché la vostra vita acquisterà una nota di semplicità in più.

Come già detto più volte, siamo molto interessati anche ad altre forme di collaborazione. Se vi può interessare visitate la pagina lavora con noi.

A presto e grazie a chi condividerà.

Milano: approvato il nuovo Piano di Governo del Territorio

Con 26 voti favorevoli e 12 contrari, lo scorso 14 ottobre, il Consiglio Comunale di Milano ha approvato il nuovo Piano di Governo del Territorio per Milano 2030, che comprende il nuovo Documento di Piano, la variante del Piano dei Servizi, del Piano per le Attrezzature Religiose e la variante del Piano delle Regole.

Cosa cambia per Milano con il nuovo PGT?

I tre punti principali su cui si è lavorato per la modifica del Piano di Milano sono: casa, ambiente e periferie. Punti cardine per una Città che cresce quotidianamente, in termini di popolazione e servizi annessi, che deve saper rispondere ai nuovi fabbisogni dei cittadini con affitti a prezzi accessibili, aumento dei parchi pubblici e una migliore qualità della vita.

Fabbisogni che il nuovo PGT di Milano soddisfa grazie all’incremento dell’offerta di housing sociale, la riduzione del consumo di suolo con la nascita di 20 nuovi parchi, la rigenerazione degli edifici a emissioni zero, alla riqualificazione di piazze e aree strategiche della città, fino al recupero o abbattimento degli edifici abbandonati.

I 5 principali obiettivi del nuovo PGT di Milano

1. Una città connessa, metropolitana e globale
La pianificazione urbanistica sarà pienamente connessa allo sviluppo delle infrastrutture di mobilità. Infatti, nei prossimi anni verrà realizzata la linea M4, il prolungamento della metro verso Monza e Settimo Milanese, l’adeguamento della cintura ferroviaria in funzione della Circle Line e il potenziamento del Servizio Ferroviario Regionale e dell’alta velocità.

Secondo la logica di una continua crescita urbana, quindi l’esigenza di avere una minor distanza tra una fermata metro/treno e l’altra, da cui deriva un minor uso dell’auto privata, il Piano incentiva interventi di rigenerazione in prossimità di 13 nodi di interscambio, dove si da la possibilità di superare l’indice di edificabilità massimo.

2. Una città di opportunità, attrattiva e inclusiva
Il Piano individua 6 aree – San Siro-Trotto, Bovisa-Goccia, Piazza D’Armi, Ronchetto, Porto di Mare e Rubattino – il cui sviluppo sarà legato all’insediamento di “Grandi Funzioni Urbane”, come ospedali, impianti sportivi, parchi, sedi amministrative, progetti per nuovi servizi sull’area metropolitana.

Si prevede anche di recepire  il cambio di destinazione d’uso tra le categorie produttivo, terziario, ricettivo e servizi privati, in modo da incentivare la nascita di opportunità di lavoro per i giovani.

Inoltre, data la crescente presenza giovanile, il Piano incentiva la realizzazione di case in affitto, consentendo ai privati di superare l’indice di edificabilità massima mediante la realizzazione di edilizia sociale in locazione, in vendita di tipo agevolato e co-abitazioni.

3. Una città green, vivibile e resiliente
Il nuovo Piano garantisce la riduzione del consumo di suolo del 4% rispetto al Piano vigente, l’ampliamento del parco Sud per circa 1,5 milioni di mq, la connessione tra il parco Nord e il parco Sud che genererà il grande Parco Metropolitano, la nascita di almeno 20 nuovi parchi tra cui i 7 previsti all’interno degli scali ferroviari e un piano di forestazione per l’area metropolitana.

Per l’edificato, si richiede l’innalzamento degli standard con il miglioramento delle prestazioni energetiche, la realizzazione di nuove aree permeabili e la certificazione della riduzione di CO2.

4. Una città, 88 quartieri da chiamare per nome
Il Piano vuole valorizzare tutti gli 88 quartieri che compongono Milano, superando il divario territoriale e sociale tra centro e periferia, ponendo al centro le piazze, migliorando lo spazio pubblico e i loro servizi.

Cuore di questa strategia sono i progetti per la riapertura dei Navigli, la riqualificazione degli scali ferroviari e la rigenerazione di 7 piazze ad alta accessibilità. Anche in questi ambiti sarà possibile superare l’indice di edificabilità massimo (1 mq/mq anziché 0,7 mq/mq) per la realizzazione di Edilizia Residenziale Sociale.

5. Una città che si rigenera
Riqualificare l’esistente per non consumare ulteriore suolo pubblico. Il Piano individua alcune aree ai margini del territorio che dovranno essere valorizzate con interventi mirati al recupero del patrimonio edilizio degradato.

Si prevede il recupero di 3 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica, la realizzazione sugli Scali Ferroviari di alcuni alloggi a canone sociale, la sperimentazione in 10 aree pubbliche di edilizia popolare e servizi abitativi all’interno di contesti sociali misti. Misure severe sul fronte degli edifici abbandonati, i quali perdono i diritti volumetrici esistenti con l’assegnazione solo dell’indice di edificabilità unico per chi lascia stabili in stato di degrado.

Nuovo PGT di Milano: presto su UrbisMap.

Stiamo già lavorando al nuovo PGT di Milano, così da poter sostituire quello attualmente presente su UrbisMap e rendere il servizio del Geoportale sempre più puntuale. Presto, avrete accesso a tutta l’informativa urbanistica, vincolistica e normativa dettata dal nuovo piano, stampabile tramite il Report di destinazione urbanistica.

Vi aggiorneremo non appena avremmo pubblicato il nuovo Piano di Governo del Territorio di Milano, nel mentre continuate a testare la nuova interfaccia di UrbisMap tramite questo link e a rispondere al sondaggio sulla sua usabilità.

Guida all’utilizzo della nuova versione di UrbisMap

Nell’ultimo articolo vi abbiamo annunciato il lancio in beta test di quella che da qui a poco sarà la nuova interfaccia ufficiale di UrbisMap. Progettata secondo uno schema mobile-first, ottimizza e semplifica il percorso dell’utente soprattutto da smartphone.

Essendo in fase di test, sulla nuova versione mancano alcune “pietre miliari” di UrbisMap, come lo strumento per la stampa del Report di Destinazione Urbanistica. Strumenti che verranno inseriti nel corso di queste settimane.

L’obiettivo del test, ovvero del sondaggio sottoposto agli utenti che ne provano l’usabilità, è quello di individuare bug e difficoltà che il nuovo sistema ancora presenta, oltre a percorsi di utilizzo preferenziali, migliorie e suggerimenti.

Il nuovo funzionamento di UrbisMap, step by step.

Urbismap-guida-nuova-interfaccia

La nuovissima interfaccia Mobile di UrbisMap

Accedendo alla nuova versione di UrbisMap da mobile, a darci il benvenuto non c’è più quel fastidioso pop-up, bensì un’interfaccia pulita, semplice, con la mappa in primo piano e un’area di dialogo “dinamica”.

Grazie alla funzione drag, tenendo premuto e al contempo spostando su e giù la barra grigia, l’area di dialogo può essere nascosta, oppure essere visibile a metà schermo e a schermo intero. Da qui si ha accesso alle 4 nuove sezioni principali di UrbisMap:

  • NOTIFICHE / INFORMAZIONI: da questa sezione l’utente riceve notifiche sulla piattaforma e informazioni di carattere generale, oltre a poter cliccare sui bottoni che consentono di individuare su mappa la propria posizione geografica e attivare la visualizzazione full screen;
  • RICERCA: la vecchia barra di ricerca di UrbisMap viene spostata all’interno di questa sezione. Qui si può ricercare un piano specifico o un punto sulla mappa digitando alcune parole chiavi, ad esempio “Piano Urbanistico Cagliari” o “Via Roma, 2 Cagliari“, come spiegato in questo vecchio articolo;
  • CONSULTAZIONE: è la sezione nella quale appaiono tutte le informazioni catastali, urbanistiche, normative e vincolistiche del punto cliccato o ricercato sulla mappa. A sostituzione del vecchio fumetto, è ora possibile visualizzare in un’unica soluzione tutto ciò che riguarda il punto geografico, cliccare sui singoli piani per attivarne la visualizzazione sulla mappa, accedere alla normativa del piano selezionato e effettuare il zoom sullo stesso. Da qui, successivamente, sarà possibile visualizzare e stampare il report di destinazione urbanistica.
  • PROFILO PERSONALE: è la sezione nella quale l’utente può accedere o registrarsi a UrbisMap, cambiare le proprie credenziali e verificare lo stato del proprio profilo.

Un menù a forma di hamburger, posizionato in alto a sinistra dell’area di dialogo, vi consente di selezionare la pianificazione a livello comunale che si vuole visualizzare su mappa.

Il clic su mappa da mobile può avvenire sia con doppio clic sullo schermo, oppure facendo una leggera pressione sul punto desiderato. Dopo aver eseguito l’azione apparirà sulla mappa il marker blu e, di conseguenza, le informazioni territoriali nell’area di dialogo.

Con la nuova versione, oggi è anche possibile ruotare la mappa sullo schermo a 360°, esattamente come facciamo su qualsiasi altra app di mappa! La funzione è utilissima, sia da mobile che da desktop, ad esempio per confrontare planimetrie catastali o di progetto con i piani e la mappa presenti su UrbisMap.

Cliccando sull’icona a forma di fumetto, a sinistra del nome del piano, si apre il menù dal quale si ha accesso alla normativa completa e alla funzione “zoom su questo piano“.

Sotto il nome del piano, invece, appare l’elenco delle zone urbanistiche e dei vincoli a cui è soggetto il punto cliccato. Affianco alle singole zone, appare un pallino con il colore associato alla zona sulla mappa. Visivamente permette una più rapida corrispondenza / individuazione delle zone sul dispositivo.

Infine, l’area di dialogo grazie alla funzione scroll, consente la lettura di tutta l’informativa presente su UrbisMap. Cliccando sulla x in basso a destra dell’area questa verrà chiusa dando nuovo accesso alla mappa in full screen.

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UrbisMap versione desktop: old but gold!

L’utilizzo di UrbisMap da desktop, attraverso la nuova interfaccia, non cambia di molto rispetto alla versione mobile. Così come non cambiano le performance rispetto all’interfaccia attuale, anzi aumentano.

Alcuni aspetti, però, differenziano l’utilizzo di UrbisMap da desktop rispetto che da mobile. Da desktop, infatti:

  • L’area di dialogo non è dinamica, ma fissa sul lato destro dello schermo. Qui, attraverso la funzione scroll, l’utente può visualizzare tutte le informazioni territoriali del punto cliccato su mappa e accedere alle altre funzioni e strumenti;
  • Per visualizzare le informazioni di un punto geografico, l’utente deve cliccare due volte sopra la mappa , oppure ricercarlo tramite toponimo nella sezione ricerca.

Le sezioni dell’area di dialogo presenti su mobile sono identiche a quelle visualizzate da desktop. Identico anche il percorso utente per accedere ad ogni singolo strumento o funzionalità.

Finalmente, però, anche qui spariscono messaggi di benvenuto, pop-up e fumetti, così che l’informazione ricercata sia di immediata visualizzazione e lettura.

Tra non molto l’interfaccia verrà completata e ottimizzata al 100% su entrambe le versioni. Il vostro contributo continua ad essere prezioso per l’individuazione di eventuali bug e malfunzionamenti. Vi ricordiamo, quindi, di continuare a provare la nuova interfaccia di UrbisMap e di lasciarci un feedback attraverso questo sondaggio, veloce e anonimo.

Una nuova interfaccia Mobile-first per UrbisMap

Da tempo vi abbiamo parlato del lavoro che stiamo svolgendo per realizzare la nuova interfaccia di UrbisMap. Bhe, ormai ci siamo e la nuova versione è oggi in fase di beta test.

Ma perché lo facciamo? Perché stiamo modificando l’user experience sul nostro Geoportale?

Perché chi utilizza il Geoportale, deve vivere la miglior esperienza possibile, veloce e semplice, così che l’utilizzo del sistema si avvicini sempre di più ai suoi bisogni, alle sue abitudini e necessità.

Come progettare, quindi, la nuova interfaccia di UrbisMap? Ovviamente mobile friendly, anzi Mobile-first!

Essere mobile first significa progettare e ottimizzare il percorso dell’utente da smartphone, prima che da desktop.

Lo smartphone è oggi lo strumento più utilizzato al mondo per lavorare, comunicare e informarsi. Qualsiasi lavoro voi facciate, avete sempre sul vostro smartphone tools che vi aiutano a semplificare e velocizzare il lavoro, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.

UrbisMap vuole offrire lo stesso servizio. Dev’essere performante su mobile, allo stesso modo di quanto lo è oggi su desktop. Chiunque lo utilizzi deve poter ottenere le stesse prestazioni anche fuori dall’ufficio, in pochi clic, collegandosi semplicemente a internet.

Vogliamo fare la differenza. Vogliamo che l’ingegnere, durante un comunissimo sopralluogo, possa verificare per l’ennesima volta l’indice di fabbricabilità della zona in cui risiede il cantiere, così come l’agente immobiliare che durante la vista nel proprio immobile in centro storico da parte di possibili acquirenti, possa loro elencare tutti i vincoli a cui è soggetto.

Cosa cambia con la nuova interfaccia?

Less is more. Meno icone, basta pop-up, ma tutte le funzioni rimangono.

Sparisce il messaggio di benvenuto, si riducono le icone, addio pop-up, ma tutti gli strumenti rimangono, anzi aumenteranno.

Al clic sulla mappa, non appare il fumetto dal quale era possibile estrapolare una sintesi di tutte le informazioni che caratterizzano il punto cliccato. Con la nuova interfaccia tutte le informazioni appaiono, in un’unica soluzione, nella nuova area di dialogo, sempre disponibile grazie alla funzione drag su mobile o perché fissata sul lato destro del desktop.

Con la funzione scroll si potrà scorrere all’interno dell’area per visualizzare tutte le informazioni. In alto a sinistra, affianco al nome del Comune, vi è il bottone del menù dal quale si può selezionare la pianificazione comunale che si desidera visualizzare su mappa.

L’area di dialogo, oltre a contenere le informazioni riguardanti il punto su mappa, da accesso alle sezioni notifiche, ricerca e profilo personale.

Nell’area di ricerca, come nell’attuale interfaccia, è possibile digitare il nome di un piano specifico, di una via o di una Città per visualizzarli su mappa.

Il clic sulla freccia che affianca il nome del Piano, attiva la visualizzazione dello stesso sulla mappa. Mentre, l’icona a forma di nuvoletta, presente sulla destra del nome, da accesso alla normativa di riferimento e permette di attivare lo zoom sul Piano.

Un test per raccogliere i vostri feedback!

Come anticipato, la nuova interfaccia è in fase di beta test. Finché non sarà ultimata in ogni minimo dettaglio potrete continuare ad utilizzare il Geoportale su www.urbismap.com

In questa fase, però, per noi è davvero prezioso il vostro contributo di test e valutazione. Per questo vi chiediamo di provare la nuova interfaccia tramite questo link, da mobile o da desktop, così che poi possiate lasciare un feedback tramite questo sondaggio (breve e anonimo).

Il tempo impiegato sarà prezioso per rendere UrbisMap sempre più performante da qualsiasi dispositivo, così che voi possiate sprecare sempre meno tempo durante le fasi del vostro lavoro in cui utilizzate il nostro sistema.

Quindi, ricapitolando:

Vi ringraziamo e vi terremo aggiornati appena la nuova versione sarà ufficialmente online.

Chi è Paola Pisano, la ministra dell’Innovazione del Governo Conte Bis

Eletta “donna più influente nel digitale” in Italia per il 2018 e Assessore all’Innovazione del Comune di Torino, Paola Pisano, classe 1977, lo scorso 5 settembre è stata eletta Ministra dell’Innovazione per il Governo Conte bis.

Ma chi è Paola Pisano e perché la scelta di Conte di istituire il nuovo ministero dell’innovazione?

Dalle docenze in Disruptive Innovation e Innovazione e modelli di business innovativi all’Università di Torino, alla direzione del Centro di innovazione tecnologica multidisciplinare dell’ateneo e presidenza della commissione aziendale del dipartimento di Informatica. Queste sono solo alcune delle esperienze nel settore che portano oggi Paola Pisano a dirigere uno dei ministeri fondamentali, ma sottovalutati, per un Italia che vuole e ha bisogno di cambiare.

La nuova Ministra, avrà infatti il fondamentale compito di occuparsi della trasformazione digitale di questa Italia ancora troppo ancorata a processi, tecnologie e sistemi vecchi, lenti e mal funzionati.

Il Presidente Conte crede fortemente in questa nuova linea di cambiamento, volendo così l’istituzione di un Ministero che si dedichi, in tutto e per tutto, all’innovazione, dando così una spinta, radicale e decisiva, ai tanto già annunciati principi di digitalizzazione e semplificazione all’interno della macchina pubblica.

Nel futuro più prossimo, quindi, avremmo il primo dipartimento per la trasformazione digitale e un dipartimento dedicati al digitale che, oltre ad affiancare l’operato del Ministero, avranno come braccio operativo la neo nata Agenzia per l’Italia Digitale.

Paola Pisano promotrice delle Smart Cities?

Uno dei temi su cui la nuova Ministra è però particolarmente brava, è quello legato ai concetti di Smart Cities. A Torino ha sviluppato numerosi progetti che, in linea con i concetti di Smart Cities, semplificano e migliorano la vita dei cittadini, oltre a semplificare e velocizzare la macchina burocratica dell’Ente.

Ad esempio, la sperimentazione delle auto a guida autonoma e dei droni, l’introduzione del 5G e la digitalizzazione dei servizi delle pubbliche amministrazioni.

Paola Pisano, però, dall’esperienza torinese non classifica la sua Città come un modello di Smart City vero e proprio, bensì l’operato della sua amministrazione ha voluto promuovere e incentivare aziende e imprenditori che, attraverso le proprie idee e tecnologie, sapessero rendere “più digitale“, quindi “più smart“, il Capoluogo piemontese.

Smart City si, quindi, ma anche sharing economy, promozione e diffusione di nuove idee e tecnologie che insieme portano al raggiungimento di un obiettivo comune: la semplificazione e la digitalizzazione dei servizi pubblici per un rapporto sempre più diretto con i cittadini. Logico pensare come da qui, inevitabilmente, si venga a migliorare la qualità della vita del cittadino e il modo in cui sceglie di vivere la Città.

Proponiamo UrbisMap come Geoportale Nazionale al nuovo Ministro dell’innovazione? Perché no!

Scherzi a parte, UrbisMap, come detto più volte, apprezza particolarmente i concetti di Smart Cities, ma ancor di più le idee e i progetti che aiutano a semplificare, velocizzare e rendere sempre più accessibile l’amministrazione pubblica.

UrbisMap nasce proprio da questi concetti e dalla necessità di eliminare l’enorme divario tra pubblico e privato per l’accesso ai dati territoriali, tra cui quelli urbanistici, catastali e normativi.

Quindi, si al nuovo Ministero per l’innovazione e alla definizione, reale e concreta, di nuovi processi di semplificazione, digitalizzazione e accessibilità pubblica su tutto il territorio nazionale.

Sardegna: prorogato il bando per il potenziamento del SUAPE

La Regione Sardegna, dopo il recente rilascio della nuova piattaforma SUAPE, di cui vi avevamo parlato in questo vecchio articolo, lo scorso 6 agosto ha pubblicato il Bando di finanziamento, rivolto ai Comuni dell’Isola, “Potenziamento della interoperabilità e integrazione dati e servizi per il sistema SUAPE”, finanziato con i fondi POR FESR Sardegna 2014-2020.

In poche parole, la Regione Sardegna, con il bando in scadenza prorogata al 14 Ottobre, continua ad agevolare la crescita e la trasformazione digitale delle amministrazioni locali, permettendo loro l’acquisto di nuovi applicativi che si integrino col nuovo sistema SUAPE.

Applicativi che miglioreranno, velocizzeranno e standardizzeranno l’operato dei funzionari comunali all’interno dello sportello unico per le attività produttive e l’edilizia.

Tutti i Comune della Sardegna, meglio se aggregati in forma di Unione di Comuni o Comunità Montana, possono richiedere l’ammissione al finanziamento per:

  • Sviluppo software;
  • Acquisto/aggiornamento licenze software volti a rafforzare l’interoperabilità col SUAPE;
  • Installazione e configurazione software;
  • Supporto ed help-desk finalizzato all’avviamento del nuovo sistema;
  • Formazione finalizzata all’avviamento del nuovo sistema.

Questi, dovranno poter abbraccia uno o più settori comunali collegati al SUAPE, come edilizia, catasto, attività produttive, tributi, protocollo e URP.

Suape-Interfaccia-UrbisMap

Cosa proponiamo: il modulo SUAPE di UrbisMap

L’attività di integrazione del SUAPE nel Geoportale di UrbisMap, si sposa perfettamente con i propositi del bando e rappresenta un passo avanti, tecnologico e metodologico, significativo per la semplificazione dei flussi di lavoro interni.

Il modulo, a cui stiamo lavorando da un po’ di tempo, permette la consultazione e la gestione integrata delle pratiche direttamente dal Geoportale UrbisMap, con funzionalità avanzate di ricerca ed estrazione dei dati. Gli ambiti comunali coinvolti sono:

  • Catasto
  • Edilizia
  • Titoli Edilizi
  • Attività Produttive
  • Gestione Toponomastica
  • URP
  • Tributi

I vantaggi dell’integrazione di UrbisMap, e del nuovo modulo SUAPE, all’interno dei sistemi comunali, sono molteplici:

  • Supporto nella verifica e validazione delle pratiche;
  • Consultazione integrata delle pratiche sul Geoportale con la pianificazione e normativa territoriale vigente;
  • Geo-referenziazione automatica su mappa delle pratiche;
  • Servizi di supporto alla compilazione della pratica;
  • Velocità di ricerca dei procedimenti, attuali e storici, direttamente con clic su mappa o ricerca catastale per censuari e titolarità;
  • Digitalizzazione e archiviazione automatica della documentazione prodotta.

I vantaggi, quindi, si ripercuoteranno sui singoli uffici, come ad esempio per l’ufficio tecnico, il quale avrà accesso in tempi record alla consultazione e visualizzazione integrata su mappa, di tutte le istanze e della normativa in vigore.

L’ufficio tributi, invece, potrà ad esempio consultare su mappa le risorse economiche da recuperare dai cantieri di edilizia privata o delle attività produttive. Mentre, l’ufficio di Polizia locale potrà consultare, in tempo reale e indipendentemente dall’ufficio tecnico, le procedure di inizio lavori e l’avvio dei cantieri edili, così come avrà pieno controllo sul territorio in termini di sicurezza con l’avvio di manifestazioni di pubblico spettacolo.

Se lavori per una Pubblica Amministrazione della Sardegna, vuoi partecipare al Bando di Finanziamento della RAS e sei interessato alla nostra proposta progettuale contattaci nei seguenti modi:

Tel. +39 349 270 9342
E-mail urbismap@gmail.com
oppure tramite la pagina contatti del nostro sito web.

Piani di Protezione Civile: obblighi e doveri comunali

I piani di protezione civile sono un importante strumento di pianificazione comunale, indispensabili per far fronte a qualsiasi evento calamitoso che può colpire un determinato territorio. Contenenti tutte le attività operative da eseguire in caso calamità, atte a salvaguardare e soccorrere la popolazione soggetta al rischio, devono altre sì tutelare il sistema produttivo, il patrimonio culturale e quello ambientale.

La progettazione dei Piani di protezione civile, oltre ad essere obbligatoria per i Comuni italiani, in sintesi prevede:

  • definizione degli obiettivi e l’organizzazione delle azioni in caso di calamità naturali;
  • definizione dei responsabili di piano e delle singole funzioni;
  • creazione protocolli di attivazione e procedure di lavoro;
  • digitalizzazione e diffusione anche tramite tecnologie GIS;
  • individuazione delle aree di attesa della popolazione non soggette ai rischi (come scuole e palestre), aree di ricovero della popolazione non soggette a rischi (alberghi, ostelli, case private) e aree di ammassamento dei soccorsi e delle risorse;
  • individuazione delle sedi idonee ad ospitare i Centri Operativi e delle vie di fuga;
  • organizzazione delle strutture operative relative al livello di piano.

Per la progettazione del Piano di protezione civile comunale, ci si deve ovviamente attenere alle disposizioni già in vigore sul territorio, dettate dal resto della pianificazione comunale, provinciale, regionale e nazionale.

Ma quali sono gli obblighi da parte delle Amministrazioni comunali, oltre alla redazione del piano stesso?

La redazione del Piano, così come l’istituzione della Protezione Civile locale, sono fondamentali per la gestione delle emergenze, l’attuazione delle misure di sicurezza, la definizione di responsabilità e compiti, ma soprattutto la salvaguardia di cittadini, animali e beni.

Proprio per la popolazione è fondamentale che il Comune, così come gli altri organi ai quali piani deve far riferimento (Unione di Comuni, Provincia e Regione), renda disponibile e consultabile il Piano di Protezione civile comunale e che venga sempre aggiornato.

Una volta entrato in vigore, il Piano dev’essere facilmente reperibile e consultabile dalla cittadinanza, in quanto contiene una serie di informazioni utili alla stessa in caso di calamità, ad esempio i modelli di intervento, in cui si riportano le così dette aree di emergenza.

Le aree segnalate sul piano, che devono essere visibilmente riconoscibili, sono le aree di attesa, luoghi di primo ritrovo per la popolazione e di ricongiungimento per le famiglie, le aree e strutture di accoglienza, nelle quali destinare la popolazione colpita, e le aree di ammassamento di soccorritori e risorse.

Tali aree devono essere raggiungibili attraverso un percorso sicuro, possibilmente pedonale, e segnalato con apposita cartellonistica stradale, così come dettato dalla normativa della Protezione Civile Nazionale.

Come rendere facilmente accessibile ai cittadini il Piano di Protezione Civile

Oltre ai metodi più tradizionali, quali la stampa cartacea (ma poco funzionale) e la cartellonistica stradale per la segnalazione delle aree di soccorso, di attesa e accoglienza, un sistema web-gis, facilmente utilizzabile da smartphone, può essere lo strumento giusto per la fase di accessibilità, divulgazione e consultazione del piano.

In Sardegna, esiste un Sistema informativo di Protezione Civile regionale (SIPC), sul quale i Comuni devono obbligatoriamente pubblicare i propri piani di protezione civile e gestire le emergenze. Il sistema, però, non è accessibile alla cittadinanza, ma solo alla Pubblica Amministrazione, restando così un mero strumento interno per la gestione delle azioni di emergenza.

Un web-gis come UrbisMap, invece, consente la pubblicazione gratuita dei Piani di protezione civile (a qualsiasi livello). Grazie alla sua facilità di utilizzo, tramite qualsiasi dispositivo, i cittadini, anche in fase di piena emergenza, potranno accedere alla mappa, geo-localizzarsi e vedere dove si trova l’area di attesa e le strutture di emergenza più vicine da poter raggiungere.

In Sardegna sono diversi i Comuni che hanno scelto di pubblicare il proprio Piano di protezione civile su UrbisMap. Ad esempio, Olbia e i Comuni della Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai.

La velocità nell’acquisire l’informazione viene nettamente migliorata. Un servizio ai cittadini, ma anche uno strumento fondamentale per la Pubblica Amministrazione che si prefigge di divenire sempre più smart e digitale.

Per avere maggiori informazioni sulla pubblicazioni dei piani su UrbisMap scrivici tramite la pagina contatti!

UrbisMap: qualche numero dal Geoportale prima delle ferie

Venerdì anche da UrbisMap, per qualche giorno, cliccheremo sul pulsante “pausa”, concedendoci un po’ di meritato relax. Il discorso non vale per il nostro Geoportale. Lui sarà sempre disponibile per tutti coloro che continueranno a lavorare anche sotto ferragosto.

Il SIT UrbisMap non va in vacanza! Amico fidato, renderà più smart le vostre giornate lavorative, soprattutto ora che per avere delle semplici informazioni urbanistiche, da parte di tecnici e funzionari comunali, vi sentirete rispondere “mi spiace, sono in ferie, ne riparliamo a settembre“.

Prima di fermarci, però, vorremo fare il punto sul lavoro fatto fin oggi sul Geoportale. A Dicembre, erano tanti i buoni propositi e gli obiettivi che avremmo voluto raggiungere. Oggi possiamo contare altrettante lavorazioni compiute. Il bello è che le grandi novità devono ancora arrivare!

Nell’articolo di Dicembre (per rileggerlo clicca qui) abbiamo avanzato tre grandi “buoni propositi” per il 2019:

  • la pubblicazione di una nuova interfaccia per UrbisMap;
  • l’implementazione sul geoportale di nuovi piani e città;
  • l’integrazione di nuove funzioni sulla mappa, per privati e PA.

Oggi, possiamo dire che degli obiettivi prefissati due su tre sono stati raggiunti. Per quanto riguarda la pubblicazione di nuovi piani e città è diventato il nostro pane quotidiano. Da dicembre a oggi, su UrbisMap, abbiamo pubblicato oltre 250 piani urbanistici, su tantissime Città italiane, alcuni importantissimi come la Carta per la qualità di Roma.

Alcune delle nuove funzioni annunciate sono già disponibili sul Geoportale, come la nuova barra di ricerca di cui avevamo parlato in questo articolo, e i servizi personalizzati dedicati alle PA. Ad esempio la visualizzazione su mappa degli importi IMU.

All’appello manca la pubblicazione della nuova interfaccia, la quale tra qualche settimana rivoluzionerà definitivamente le performance di UrbisMap, soprattutto da mobile.

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Oltre agli obiettivi raggiunti, nel corso di questi mesi sono nati nuovi spunti, nuove idee, nuovi mercati, ma soprattutto tante nuove collaborazioni con aziende e liberi professionisti. Grazie a loro stiamo tirando su “la rete di UrbisMap“, con la quale vorremmo diffondere in maniera capillare il Geoportale a livello nazionale.

Andando ad analizzare i numeri, da dicembre a oggi, sul Geoportale il traffico è aumentato di circa 15.000 utenti, per un totale di quasi 80.000 utenti unici in 7 mesi e oltre 400.000 visualizzazioni di pagina.

Questo a dimostrazione di quanto, un servizio semplice, intuitivo e gratuito come UrbisMap, viene sempre più apprezzato da tecnici, funzionari e liberi professionisti su tutto il territorio nazionale.

Obiettivi da qui a fine anno?

Come già anticipato, l’obiettivo principale nelle prossime settimane sarà la pubblicazione della nuova interfaccia di UrbisMap. Estremamente intuitiva, grazie ad un restyling grafico e funzionale, consentirà agli utenti di ottenere le informazioni ricercate in tempi ancora più brevi.

Settimanalmente continueremo con le pubblicazioni e gli aggiornamenti dei piani urbanistici, da Nord a Sud, e al rientro delle ferie, verranno pubblicati alcuni dei più importanti piani regionali, come i Piani Paesaggistici di Lazio, Lombardia, Puglia e Piemonte.

Ultimo, ma non per importanza, l’integrazione di alcuni servizi dedicati ai privati, ad oggi ancora top secret, che miglioreranno di gran lunga l’esperienza utente.

A presto e buone vacanze a tutti!