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Digitalizzazione PA: mai stato così necessario!

L’obiettivo dichiarato dall’Agenda per la Semplificazione 2020-23 vede, in primis, un sempre più facile utilizzo della Pubblica Amministrazione nei confronti di cittadini e imprese.

Il 23 novembre sono state approvate dalla conferenza unificata, l’organismo che raggruppa la Conferenza Stato- Regioni e la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, alcune linee guida che segnano i punti chiave per la semplificazione delle Pubblica Amministrazione. Si incentivano così la standardizzazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative, per rendere più agevole l’inserimento e la ricerca dei dati per i cittadini e per le imprese.

Con la pandemia globale che stiamo vivendo e i gravi danni subiti dall’economia nazionale, l’obiettivo è sicuramente ricercare soluzioni più rapide e agevoli che contribuiscano lo smart working, non solo all’interno delle PA, ma anche per chi con quest’ultime ci si deve costantemente interfacciare.

Ovvero ridefinendo le attività delle amministrazioni regionali e degli enti locali, si potenzia lo sviluppo di processi di digitalizzazione interni, incentivando l’utilizzo di piattaforme abilitanti come PagoPa e Anpr, e intensificando il lavoro di migrazione dei dati in database certificati e sicuri.

Così facendo, quindi, con il processo di digitalizzazione non solo si semplifica e migliora l’operato e i servizi delle Pubbliche Amministrazioni, ma si offrono soluzioni sempre più performanti ai privati cittadini: nessuna coda presso gli uffici comunali, con la facilità di reperire dati e informazioni online, di qualsiasi natura, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.

In questo periodo storico, insomma, non è mai stato così necessario dover promuovere il lavoro di digitalizzazione della documentazione presente negli archivi dell’Ente. Si pensi, ad esempio, ad un banale accesso agli atti: se l’archivio è già stato digitalizzato, l’operatore comunale, così come il cittadino, potrà accedere con pochi click ai dati di proprio interesse senza mai spostarsi da casa.

Il ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone dichiara: “Velocizzazione delle procedure, taglio dei procedimenti inutili e obsoleti, riduzione dei costi per le imprese, certezza e chiarezza del quadro regolatorio, superamento degli ostacoli burocratici: su queste direttrici interverremo per dare una spinta a settori quali la transizione green, la banda ultra larga, l’edilizia e la rigenerazione urbana”.

Un cronoprogramma articolato e ricco di servizi da dover ancora attivare, ma che ben si sposa con il processo di semplificazione che ci stiamo abituando a vivere. 

UrbisMap: da sempre cara mi fu questa semplificazione!

Il tema sulla semplificazione, come ben sapete, non è nuovo da queste parti. A dirla tutta, è proprio il primo motivo per cui nasce UrbisMap: facilitare, sia agli enti pubblici che a tecnici e privati cittadini, l’accesso ai dati territoriali, urbanistici, catastali e normativi su tutto il territorio nazionale, attraverso un’unica piattaforma online!

Per le Pubbliche Amministrazioni, UrbisMap si sposa perfettamente con le linee guida dettate dal ministro: velocizza e semplifica i processi dell’ente, ne riduce costi di installazioni e manutenzioni, è sempre disponibile e aggiornato grazie al sistema in cloud, ad infine è perfettamente compatibile con lo smart working in quanto è accessibile da qualsiasi postazione lavoro, anche fuori dagli uffici pubblici.

Così anche per il tecnico-libero professionista: solitamente “costretto” a recarsi presso gli uffici dell’ente per ottenere informazioni riguardanti pratiche edilizie, vincoli, o informazioni urbanistiche e catastali, gli viene tutto semplificato accedendo a UrbisMap e cliccando sul punto geografico di proprio interesse.

Seguendo la scia della semplificazione, abbiamo così deciso di offrire sempre più servizi alle PA che desiderano attivare il proprio processo di digitalizzazione: dall’interoperabilità con lo sportello SUAPE regionale, alla dematerializzazione degli archivi comunali con archiviazione digitale e georeferenziazione su mappa delle pratiche edilizie storiche.

Il primo servizio già lo conoscete (ne abbiamo parlato anche nell’ultimo articolo). Del secondo, ne parleremo dettagliatamente tra pochissimo!

Non ci rimane che augurarci che sempre più Enti scelgano di attuare un sano processo di semplificazione. Saremo proprio tutti a giovarne, non solo nel corso di questa pandemia, ma per sempre!

Lavori per una Pubblica Amministrazione e vuoi provare UrbisMap? Scrivici utilizzando il form sottostante, oppure via e-mail a urbismap@gmail.com.

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    Modulo Suape: la nuova integrazione di UrbisMap è pronta al lancio!

    Qualche tempo fa vi abbiamo raccontato il work in progress del nuovo progetto di UrbisMap, ovvero la realizzazione della nuova features integrata al Geoportale: il modulo Suape (trovi il vecchio articolo tramite questo link).

    In concomitanza con il bando indetto dalla Regione Sardegna e rivolto alle Pubbliche Amministrazioni dell’Isola, il quale incentiva l’acquisto di nuovi applicativi software che permettono il potenziamento dello sportello regionale, abbiamo iniziato la fase progettuale e di sviluppo vero e proprio della nostra integrazione che oggi è finalmente pronta all’uso!

    Il nuovo modulo Suape di UrbisMap

    Accessibilità, semplificazione e abbattimento burocratico: questi i concetti chiave che hanno guidato il progetto di UrbisMap. Concetti perfettamente in linea con gli obiettivi dettati dal bando della RAS, ovvero migliorare e semplificare l’operato delle PA grazie all’utilizzo di sistemi sempre più performanti e integrati tra loro.

    Soprattutto integrazione.

    Seguendo il bando, i software progettati devono, ovviamente e perfettamente, integrarsi con lo sportello regionale Suape. Così facendo, molte delle mansioni di funzionari e operatori, verranno sostituite da automazioni svolte dai software, semplificando e velocizzando una serie di processi altrimenti lenti e macchinosi.

    UrbisMap ha così deciso di integrare all’interno del Geoportale il suo nuovo modulo, offrendo agli Enti che già lo utilizzano una serie di strumenti legati al Suape, i quali semplificano i processi legati a catasto, edilizia, attività produttive, gestione toponomastica, gestione ufficio relazioni con il pubblico e tributi.

    Ma in quale modo?

    Grazie alle API messe a disposizione dalla RAS, si è potuto rendere disponibile su UrbisMap la consultazione diretta delle informazioni e dei documenti contenuti sul Suape, quindi gli elenchi relativi a settori, endoprocedimenti, protocollazione delle pratiche, dati della pratica, atti e le integrazioni con i servizi di mappa.

    Tramite UrbisMap è quindi da oggi possibile visualizzare le pratiche dello sportello, dopo essere state georeferenziate dai nostri sistemi, i documenti allegati, tutte le informazioni legate all’intervento, l’anagrafica e l’ubicazione. Subito dopo il clic su mappa, o effettuando una ricerca ad hoc tramite codice pratica o dati catastali, si ha accesso a tutte le informazioni.

    Quali sono i vantaggi dell’integrazione di UrbisMap?

    In sintesi, con lo stesso principio “che muove il mondo di UrbisMap“, l’obiettivo è stato integrare tutto ciò che può essere utile all’ente pubblico in fase di analisi e controllo del territorio all’interno di un unico grande sistema. Ma non solo! Il nuovo modulo permette anche:

    • Consultazione integrata delle pratiche tramite il Geoportale dal quale è possibile fare una prima verifica, sia formale che di merito, di quanto dichiarato nei rispettivi moduli per gli aspetti catastali, urbanistici e vincolistici.
    • Geo-referenziazione automatica su mappa delle pratiche;
    • Servizio di supporto alla compilazione della pratica, tramite la lettura di informazioni specifiche come la toponomastica comunale;
    • Velocità di ricerca dei procedimenti, attuali e storici, tramite clic su mappa strumento ricerca;
    • Digitalizzazione e archiviazione automatica della documentazione prodotta;
    • Gestione delle segnalazioni cittadino-comune tramite lo strumento di ticketing tra l’URP e i settori dell’Ente;
    • Strumenti di notifica per tutti gli operatori di UrbisMap, con segnalazione giornaliera delle modifiche apportate alle pratiche dello sportello.

    Lavori per una Pubblica Amministrazione e vuoi provare UrbisMap, insieme alla sua nuova integrazione con il Suape? Richiedici maggiori informazioni: potrai accedere alla Demo GRATUITA di 30 giorni. Scrivici utilizzando il form sottostante, oppure via e-mail a urbismap@gmail.com.

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      SuperBonus 110%: UrbisMap e altri informazioni utili per i tecnici

      Partiamo dal capire, brevemente, cos’è il SuperBonus 110%, la nuova agevolazione fiscale prevista dal Decreto Rilancio, che incentiva la riqualificazione energetica degli edifici esistenti e che nelle ultime settimane ha investito tecnici e privati, per poterne capire le modalità di accesso, progettuali e operative.

      Il SuperBonus eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

      Privati, condomini o cooperative di abitazione, possono richiedere l’agevolazione fiscale per l’esecuzione di specifici interventi di risparmio energetico detti trainanti (coibentazione delle superfici, sostituzione dell’impianto di riscaldamento, condizionamento o acqua calda sanitaria) che possono essere accompagnati da altri interventi detti trainati (riqualificazione energetica, sostituzione di infissi, schermature solari, etc.).

      I vantaggi? Nel corso dei 5 anni successivi all’intervento, il proprietario potrà recuperare il 110%, appunto, di ciò che ha speso, sotto forma di detrazione fiscale, sconto in fattura e cessione del credito d’imposta maturato. Quindi, eseguendo un intervento da 100.000 €, si andranno a recuperare 110.000 €.

      Ma dal punto di vista urbanistico, è sempre possibile accedere al Bonus?

      Ovviamente no!

      Ora vediamo quali sono i casi di esclusione, ma soprattutto quale documentazione si presenta necessaria per una verifica puntuale sull’immobile e la fattibilità di esecuzione dell’intervento.

      In prima battuta, capiamo quali sono gli immobili ammessi all’agevolazione fiscale:

      • condomini residenziali;
      • unità unifamiliari;
      • unità residenziali che, seppur ricadenti in contesti pluri-immobiliari, sono funzionalmente indipendenti e con almeno un accesso autonomo dall’esterno;

      Tutti devono essere edifici esistenti, ovvero realizzati prima dell’entrata in vigore del D.Lgs. 192/05 e che per cronologia non risultano più “nuove costruzioni”, le quali per normativa già rispettano i requisiti in materia di risparmio energetico.

      Inoltre, l’edificio deve essere dotato di impianto di riscaldamento. Questo significa che immobili al grezzo in fase di completamento, che si presentano ancora senza impianti, non potranno accedere al SuperBonus.

      Per gli immobili vincolati o ricadenti in zone a vincolo paesaggistico, invece, gli interventi trainati possono sostituire quelli trainanti per ottenere il 110%.

      E in presenza di abusi?

      In presenza di una mancata conformità urbanistico-edilizia la risposta a “posso accedere comunque al SuperBonus?” ce la da l’art. 49, comma 1 del DPR n. 380/2001:

      gli interventi abusivi realizzati in assenza di titolo o in contrasto con lo stesso, ovvero sulla base di un titolo successivamente annullato, non beneficiano delle agevolazioni fiscali previste dalle norme vigenti, né di contributi o altre provvidenze dello Stato o di enti pubblici. Il contrasto deve riguardare violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che eccedano per singola unità immobiliare il due per cento delle misure prescritte, ovvero il mancato rispetto delle destinazioni e degli allineamenti indicati nel programma di fabbricazione, nel piano regolatore generale e nei piani particolareggiati di esecuzione“.

      Ciò significa che in caso di abusi, il proprietario, con la collaborazione di un tecnico abilitato (bravo!), dovrà prima procedere a sanare gli stessi e, successivamente, potrà inoltrare la richiesta di realizzazione del nuovo intervento.

      Per i tecnici all’ascolto: documenti obbligatori e strumenti utili

      Il tecnico, dopo un’attenta consulenza con il proprio cliente in cui si definiscono le modalità di fruizione del SuperBonus, dovrà produrre i seguenti documenti:

      • Attestato di Prestazione Energetica dello stato attuale dell’immobile;
      • Simulazione Energetica post intervento;
      • Computo metrico;
      • Elaborati grafici per la presentazione della pratica in Comune;
      • Relazioni tecniche ed eventuali asseverazioni.

      Il problema iniziale sta sempre nel riuscire a recuperare tutta la documentazione tecnica richiesta dal tipo di intervento: tramite il proprietario o accesso agli atti, dobbiamo prima conoscere vita, morte e miracoli dell’immobile, per cui avere tra le mani la documentazione tecnica che attesti lo stato attuale dell’opera (visura catastale, progetto edilizio, titolarità sull’immobile, concessione edilizia, etc.). Per aiutarci abbiamo a disposizione qualche strumento online, primo fra tutti UrbisMap!

      Il Geoportale, in una primissima fase di analisi del progetto, vi sarà estremamente utile per individuare geograficamente l’immobile o il condominio, determinare in quale zona urbanistica ricade, per cui gli eventuali vincoli gravanti sull’area. Inoltre, da poco tempo, è anche possibile acquistare da UrbisMap la visura, attuale o storia, del fabbricato. Gli step da seguire per l’acquisto sono pochi e li trovate nel dettaglio in quest’ultimo articolo.

      Altri strumenti utili sono siti e blog di settore in cui, dettagliatamente, si raccontano le evoluzioni del SuperBonus 110%, come su Piano Casa Sardegna.

      Se avete dubbi o domande, su UrbisMap o sul SuperBonus, scriveteci utilizzando il form sottostante.

      A presto con altre buone news 🙂

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        Big news su UrbisMap: da oggi puoi acquistare le visure!

        Lo avevamo annunciato da tempo, ancor prima del lock-down, periodo durante il quale abbiamo dovuto rallentare i processi di sviluppo. Ma oggi finalmente è tutto pronto! Da oggi su UrbisMap puoi acquistare le visure, su tutto il territorio nazionale, che siano esse attuali o storiche.

        Il servizio è disponibile per tutti gli utenti di UrbisMap, accedendo al Geoportale e effettuando il Login con le proprie credenziali. Dopo aver eseguito l’accesso, nell’area di dialogo destra troverai diverse tab: account, dati, layer e visure. È in quest’ultima che potrai acquistare le visure, sia storiche che attuali, di fabbricati e terreni.

        Ma vediamo come nel dettaglio.

        Acquistare una visura su UrbisMap

        I metodi per poter accedere ai dati catastali, per cui si vuole richiedere la visura sono due:

        • tramite click su mappa, dopo il quale il sistema restituisce, oltre alle informazioni urbanistiche e vincolistiche, i dati catastali in real time
        • tramite ricerca diretta dei dati catastali di proprio interesse nella tab visure

        Click su mappa e acquisto visura

        Se già conosci l’immobile o il terreno per il quale vorresti acquistare la visura, ovvero se conosci la sua posizione geografica all’interno della mappa di UrbisMap, cliccandovi sopra ti appariranno, all’interno della tab dati dell’area di dialogo, i dati catastali in real time, ovvero codice comune, sezione, foglio e particella, e un bottone azzurro con scritto “acquista visura“.

        Cliccando sul bottone, si aprirà in automatico la tab visure, in cui appaiono tutte le informazioni necessarie al rilascio della visura: codice comune, sezione, foglio particella, subalterno e coordinate. Poco più in basso potrai selezionare il tipo di visura, quindi se per terreno, immobile, attuale o storica.

        Dopo aver verificato la correttezza dei dati inseriti, nella sezione successiva ti viene chiesto di inserire i dati di fatturazione. Per farlo, ti basterà cliccare sull’icona a forma di matita, presente sul titolo della sezione. Avrai così accesso alla finestra per l’inserimento dei dati che dovrai compilare e salvare.

        Dopo aver salvato, tornando all’interno della tab visure, ti basterà cliccare sul bottone “acquista visura” e poi su “paga con Paypal” per procedere all’acquisto. Da qui potrai scegliere se pagare accedendo al tuo account Paypal, oppure procedere senza registrazione, ovvero pagare con carta.

        Tab visure

        Nel caso in cui non si conoscesse l’esatta posizione geografica del terreno o fabbricato per il quale si desidera acquistare la visura, potrai accedere direttamente alla tab visure sulla quale inserire i dati catastali in tuo possesso, ovvero codice comune, sezione, foglio particella e subalterno. Dopo il loro inserimento, come nel caso precedente, potrai scegliere se ordinare una visura attuale o storica, per un terreno o fabbricato, inserendo successivamente i dati di fatturazione. Per confermare l’acquisto basterà cliccare il bottone “acquista visura” e poi su “paga con Paypal“.

        Dopo aver eseguito tutte le operazioni, anche su Paypal, riceverai una mail di conferma da parte di quest’ultimo e noi procederemo ad evadere l’ordine. Una volta scaricata la visura richiesta e caricata sul tuo account di UrbisMap, la troverai pronta all’interno della tab visure, sotto la voce visure acquistate. Nello stesso momento, riceverai anche un e-mail di notifica da urbismap@gmail.com con il riepilogo dei dati contenuti nella visura inviata.

        La procedura è davvero molto semplice e ti aiuterà ad ottimizzare la ricerca di tutti i dati tecnici di un terreno o un immobile, insieme al resto delle informazioni presenti sul Geoportale. In questo modo, per tutti coloro che hanno la necessità di accedere alle informazioni territoriali con velocità e semplicità, UrbisMap risponde fornendo un servizio sempre più completo ed esaustivo.

        Accedi alla mappa, non ti resta che provare!

        Se hai domande o curiosità, siamo sempre a tua disposizione! Scrivici usando il form sottostante 🙂

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          CDU multiplo: da oggi disponibile su UrbisMap

          Da oggi creare un Certificato di Destinazione Urbanistica non è mai stato così facile.

          Dopo le tante richieste, è finalmente disponibile su UrbisMap lo strumento che consente ai tecnici comunali di rilasciare, in pochissime mosse, i CDU multipli.

          CDU: cos’è?

          Come già raccontato in questo articolo, il Certificato di Destinazione Urbanistica (acronimo CDU) è il documento, rilasciato dall’ufficio tecnico comunale, dove sono contenute tutte le informazioni urbanistiche di una specifica particella catastale, quali: vincoli e strumenti urbanistici (prg, puc, ppr, ppcs, etc), zone omogenee, destinazione d’uso e altri parametri.

          Tale documento ha valore legale e viene usato, sempre, nelle compravendite.

          Prima dell’utilizzo di sistemi come Urbismap, la redazione di un CDU era un processo lungo e macchinoso: il tecnico comunale era costretto a fare i salti mortali tra le tante carte urbanistiche, normative, planimetrie catastali e fogli cad per poter definire, a 360°, la situazione urbanistica della particella esaminata.

          Oggi, tramite i sistemi informativi territoriali come UrbisMap, il tutto è stato semplificato, a pochi clic su uno schermo.

          Grazie ad UrbisMap, redigere un certificato di destinazione urbanistica è diventato un “gioco da ragazzi: semplicemente cliccando sul punto geografico in esame si ottiene, in pochi secondi, un certificato in formato word precompilato, che dopo una semplice verifica da parte del tecnico potrà essere consegnato al cittadino.

          Da oggi, su UbisMap, è possibile anche redigere un CDU multiplo, ovvero un unico documento contenente la certificazione urbanistica di più particelle.

          Il servizio migliora notevolmente il flusso di lavoro di chi deve redigere il Certificato di Destinazione Urbanistica: la possibilità di processare più particelle per volta riduce drasticamente i tempi di elaborazione del CDU.

          Questo è il vero processo di semplificazione delle Pubbliche Amministrazioni: agevolare l’Ente, tramite sistemi tecnologicamente avanzati, a rendere più snella la macchina burocratica, migliorando il servizio al cittadino dimezzandone i tempi di accesso.

          Come redigere il CDU multiplo su UrbisMap

          Per tutte le Pubbliche Amministrazioni che già utilizzano UrbisMap nella sua versione avanzata, il processo per la redazione del CDU multiplo (Certificato di Destinazione Urbanistica su più particelle) è molto semplice:

          • Accedere a UrbisMap con le proprie credenziali (è necessario avere un profilo avanzato con permessi specifici sul territorio di pertinenza);
          • Al lato della barra di ricerca, oltre all’icona a forma di casetta, è presente un’icona a forma di foglio sulla quale cliccare;
          • Al clic si apre una finestra sulla quale inserire i dati catastali per cui si richiede il CDU multiplo: codice comune, foglio e mappale. Cliccare su “aggiungi” tante volte quante sono le particelle che si desidera inserire nel certificato;
          • Una volta inseriti tutti i censuari desiderati, cliccare su “scarica” per scaricare sul proprio computer il file word editabile del certificato.

          Nel caso in cui non si conoscessero i censuari per i quali si vuole redigere il CDU, ma la posizione dei terreni si, ricordiamo che prima della procedura appena descritta, il tecnico potrà utilizzare la ricerca catastale resa disponibile da UrbisMap. Ovvero, cliccando direttamente sul punto geografico di proprio interesse, nell’area di dialogo, saranno disponibili le informazioni catastali del terreno, tra cui il codice comune, il foglio e il mappale.

          Ricordiamo che per la creazione del CDU singolo, i passaggi da eseguire sono i seguenti:

          • Dopo il clic sulla mappa, dall’area di dialogo, sotto le informazioni catastali, cliccare sullo strumento “Per Poligono“;
          • Dopo lo scoll di tutte le informazioni urbanistiche presenti nell’area di dialogo, alla fine di quest’ultima, è presente il pulsante “certificato di destinazione urbanistica” su cui cliccare per avviare il download del documento.

          UrbisMap: work in progress

          Questo articolo è solo una piccola guida iniziale delle tante novità che stanno investendo il nostro caro Geoportale.

          Il processo di sviluppo è solo all’inizio.

          L’obiettivo è rendere il sistema sempre più performante, preservando la sua semplicità di utilizzo, semplificando l’utilizzo; il processo di miglioramento passa anche per l’inserimento di nuovi strumenti utili al cittadino, ai tecnici privati, e ai tecnici della PA.

          L’obiettivo ultimo è migliorare il processo di semplificazione iniziato qualche anno fa.

          Nelle prossime settimane, grandi novità.

          Ma non sveliamo ancora niente! A presto 🙂

          Novità su UrbisMap: Habemus Dati Catastali!

          Rullo di tamburi… Finalmente, dopo qualche settimana, sono nuovamente disponibili i dati catastali su UrbisMap! Con il recente aggiornamento da cui è dipesa la sospensione momentanea del servizio, e dopo centinaia di richieste, abbiamo lavorato intensamente per restituire lo strumento che dopo il clic su mappa, fornisce l’informazione catastale del punto cliccato.

          Ma facciamo un passo indietro, e capiamo cos’è successo con il recente aggiornamento e lo status quo di UrbisMap.

          Il primo giugno abbiamo presentato la nuova versione di UrbisMap: aggiornato (e migliorato) sotto alcuni aspetti tecnologici, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, è stato “snellito” dal punto di vista funzionale. Meno strumenti presenti nella barra di sinistra, un’area di dialogo sulla destra che sostituisce il fumetto informativo della precedente versione e nella quale sono ora presenti tutte le informazioni urbanistiche e normative del punto geografico ricercato, da cui può essere scaricato il Report di Destinazione Urbanistica, ed infine il puntatore che sparisce dalla barra degli strumenti, migliorando così l’esperienza utente con la restituzione dell’informativa immediatamente dopo il clic sulla mappa.

          Ma una cosa è mancata all’appello: la restituzione dei dati catastali, ovvero la visualizzazione del codice comunale, foglio e mappale di qualsiasi punto cliccato sulla mappa di UrbisMap. Una mancanza che ha generato non poco panico tra gli utilizzatori del Geoportale. Da oggi, però, il servizio è nuovamente operativo, quindi come fare per accedervi? Semplicissimo:

          • Accedi al Geoportale da qui www.urbismap.com;
          • Se sei già registrato effettua il Login con le credenziali d’accesso, oppure registrati, ci vorranno pochi minuti e i dati saranno visibili solo agli utenti registrati;
          • Inizia a interrogare la mappa di UrbisMap per accedere alle informazioni ricercate: nell’area di dialogo destra noterai la sezione “dati catastali in real-time” dove, appena subito dopo il clic, appariranno i censuari del punto geografico interrogato;
          • A seconda delle impostazioni del proprio browser, potrebbe capitare che la funzione non sia presente sul Geoportale. In questo caso basterà cancellare i dati di navigazione, ovvero aggiornare la cache, per visualizzare l’ultima versione di UrbisMap.

          Seguendo questi semplici step, sarà facile per tutti accedere nuovamente ai dati catastali di tutto il territorio nazionale tramite UrbisMap, ma in caso di problematiche siamo sempre disponibili ad aiutarti. Scrivici attraverso il form sottostante, oppure inviaci un e-mail dettagliata a urbismap@gmail.com.

          Buona navigazione e a presto per nuovi (ed entusiasmanti) aggiornamenti!

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            UrbisMap 2.0: online la nuova versione del Geoportale

            Finalmente ci siamo! Dopo qualche mese di intenso lavoro sulle tecnologie e le infrastrutture che compongono il Geoportale, da oggi UrbisMap è online nella sua nuova versione 2.0.

            Con un’interfaccia pressoché uguale alla precedente, il nuovo UrbisMap si presenta “invisibilmente” con un sistema sempre più avanzato e performante. La nuova versione, da oggi accessibile a chiunque sempre dallo stesso sito web www.urbismap.com, sarà solo l’inizio di una nuova Era per UrbisMap. Nel giro di poco tempo, grazie al lavoro che abbiamo programmato per i prossimi mesi, saranno disponibili tantissime nuove funzioni e strumenti, alcuni molto attesi e richiesti, come:

            • Per le Pubbliche Amministrazioni: Cdu Multiplo e scaricabile in formato word;
            • Per tutti: area di dialogo, contenente tutte le informazioni territoriali del punto cliccato su mappa in sostituzione del fumetto, strumento misura, sovrapposizione di più piani contemporaneamente e nuovi servizi dedicati al catasto, tra cui l’acquisto delle visure.

            Oggi è solo l’inizio di ciò che nei prossimi mesi ci promettiamo di mettere online su UrbisMap. Uno strumento per tutti, privati e operatori pubblici, che ogni giorno scelgono di utilizzare il Geoportale per la sua semplicità, versatilità e completezza nell’informazione restituita.

            In una brevissima guida troverete le istruzioni per registrarvi su UrbisMap e la descrizione degli strumenti attualmente disponibili e di quelli in arrivo. Consigliamo a tutti di registrarsi, ci vorranno solo pochi minuti. Tramite il proprio account, si avrà facile accesso alle future implementazioni e aggiornamenti che verranno applicati al sistema.

            >> Clicca qui per accedere al Manuale Utente 2020 <<

            Per tutti gli utenti già registrati al Portale sarà necessario fare un cambio password. La procedura è semplicissima:

            • Dalla barra degli strumenti a sinistra cliccare sull’icona a forma di “omino” per effettuare il Login
            • Invece di inserire le proprie credenziali, con le quali fino ad oggi si accedeva al sistema, cliccare su “Password dimenticata
            • Inserire l’e-mail con la quale vi eravate registrati e cliccare su “Reset Password
            • Accedere alla vostra e-mail sulla quale riceverete un link per il ripristino della Password
            • Inserite la vostra nuova Password e cliccate su “Cambia Password
            • Ad operazione conclusa cliccate su “Vuoi effettuare il Login?” per accedere con le nuove credenziali!
            • Il gioco è fatto, benvenuti sul nuovo UrbisMap.

            Adesso ci rimettiamo a lavoro, per le prossime settimane abbiamo una scaletta molto fitta da rispettare, e ci consentirà di offrivi un servizio sempre più puntuale e semplice da utilizzare. Se avete dubbi o volete ricevere informazioni più dettagliate, scriveteci! Siamo sempre a vostra disposizione 🙂

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              Siti contaminati e aree a rischio sanitario in Italia: facciamo il punto.

              Per l’Ispra, in Italia abbiamo 12.482 siti contaminati, quindi aree territoriali a forte rischio sanitario. Nello specifico, l’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, per sito contaminato si riferisce a quei territori in cui l’insistenza di attività umane ha provocato nel tempo un’alterazione delle caratteristiche qualitative ambientali di suolo, sottosuolo e acque, tale da figurare come un rischio per la salute umana.

              Sempre l’Ispra distingue i siti da “potenzialmente contaminati” a “con grave rischio sanitario“, questi ultimi conosciuti anche come Siti di Interesse Nazionale (SIN), di cui si contano 58 aree in tutta Italia. Si tratta, per lo più, di aree industriali dismesse e in attività, aree protagoniste di importanti incidenti con rilascio di inquinanti chimici, e aree in cui sono stati ammassati o interrati rifiuti pericolosi.

              Dal 1998 vi è il forte interesse a voler bonificare tali aree, da cui nasce la normativa in materia, introdotta con il D.M. 471/99, poi modificata dal D.Lgs. 152/06 “Norme in materia ambientale”.

              Qualche numero dai Siti contaminati

              Dei 12.482 siti contaminati, oltre 3.000 si trovano in Lombardia, occupando quindi il primo posto in classifica come Regione con il maggior numero di aree inquinate in Italia.

              Fonte: Il Sole 24 Ore – Confindustria

              Dei 58 Siti di interesse Nazionale, troviamo sempre la Lombardia in testa, con 5 siti ad alto rischio sanitario, poi Piemonte, Toscana, Sicilia e Puglia con 4 siti per Regione. La Sardegna ne conta 2, uno nel Sulcis Iglesiente e l’altro a Porto Torres.

              Oltre 3 miliardi di euro stanziati finora per la bonifica dei 58 siti che però tardano a compiersi. A emergere è sicuramente l’estrema lentezza della macchina burocratica italiana.

              Da non tralasciare l’elevata percentuale di malattie gravi che in queste aree tendono a proliferare e il rischio mortalità più alto del 4-5% rispetto alla popolazione generale, con prospettiva di peggioramento.

              Urbanisticamente, le aree SIN sono soggette a particolari vincoli? Ovviamente si!

              Ogni area è ovviamente soggetta a vincolo, regolamentato da Decreto Ministeriale. Da UrbisMap, cliccando nell’area riconosciuta come SIN, è possibile accedere alla Normativa di riferimento e agli allegati ministeriali in cui si decreta il perimetro dell’area e gli interventi di bonifica.

              In alcuni casi, qualsiasi edificabilità di suoli in siti inquinati di interesse nazionale deve essere preceduta dalla completa bonifica ambientale, come ribadito dal T.A.R. Trento con la sentenza, sez. un., 20 novembre 2013, n. 382.

              Ciò significa che, finché le aree non verranno bonificate (con tutte le note negative che ne comporta a livello di salute), a fermarsi sono l’attività edilizia, l’occupazione e l’economia.

              Strumenti di webgis possono aiutare a velocizzare i processi di bonifica sul territorio da parte degli organi competenti? Assolutamente si! Semplificando soprattutto i processi di analisi prima e monitoraggio dopo.

              365 giorni di UrbisMap: cosa abbiamo fatto e nuovi obiettivi

              Il 2019 sta giungendo al termine. È quindi tempo anche per UrbisMap di resoconti e buoni propositi. A dicembre dell’anno scorso, dopo aver fatto il punto su ciò che eravamo riusciti a fare, abbiamo stilato la lista dei buoni propositi, quindi gli obiettivi che ci promettevamo di raggiungere (se sei curioso trovi qui il vecchio articolo).

              Li abbiamo raggiunti? Secondo noi si!

              Il più importante degli obiettivi, che ci eravamo prefissati di raggiungere, era la pubblicazione della nuova interfaccia di UrbisMap. Annunciata a ottobre, è stata studiata e sviluppata nel corso del 2019 con tecnologia mobile first, la quale ci consente di avere uno strumento molto versatile, veloce e semplice da utilizzare anche da smartphone.

              Al suo interno si trovano tutti i servizi e gli strumenti offerti da UrbisMap anche nella precedente versione, come la possibilità di visualizzare e scaricare il Report di Destinazione Urbanistica in pochi clic. Se non l’hai ancora provata puoi accedervi cliccando su questo link!

              Piani, piani e ancora piani

              La pubblicazione dei Piani Urbanistici di tutto il territorio nazionale è sempre stata la nostra priorità e anche nel 2019 abbiamo lavorato sodo per offrire la consultazione di sempre più piani ad un numero sempre maggiore di iscritti al portale, per un totale di oltre 500 piani.

              Non solo Piani Urbanistici Comunali, ma anche piani attuativi, piani paesaggistici regionali, piani di assetto idrogeologico, piani di protezione civile e piani di classificazione acustica, tutti pubblicati con le rispettive norme.

              carta-per-la-qualità-roma-online-urbismap

              Ci viene spesso chiesto “Come mai i piani del mio Comune non sono ancora stati pubblicati su UrbisMap?“. La risposta è che l’Italia è un grande Paese e conta 7914 Comuni, a cui corrispondono altrettante pianificazioni urbanistiche comunali.

              La maggior parte di queste non sono mai state digitalizzate (si pensi ai Programmi di Fabbricazione anni ’80, oggi ancora in vigore), oppure sono in fase di approvazione. Tante criticità, legate soprattutto alla lentezza burocratica del nostro Paese, che non consentono un reperimento fluido e veloce dei Piani.

              Si pensi, ad esempio, alla Carta della Qualità di Roma. Difficilissima da trovare in formato digitale, ma importante strumento urbanistico per la Capitale. Abbiamo lavorato a lungo per la sua digitalizzazione, riuscendo così a fornire un servizio sempre più esaustivo e accurato.

              Da queste difficoltà è nata la rete di UrbisMap: collaborazioni sparse in tutta Italia che contribuiscono al popolamento del Geoportale

              NB: Sei un professionista, un’azienda o una Pubblica Amministrazione che vuole pubblicare i piani del proprio territorio? Inviaceli e noi li pubblichiamo gratuitamente. Ne abbiamo già parlato qui.

              I nostri buoni propositi per il 2020

              Dopo il resoconto fatto per il 2019, una dei principali obiettivi che vogliamo raggiungere il prossimo anno è raddoppiare la quantità di piani pubblicati quest’anno. Sarà semplice? No, ma vogliamo che il servizio si disponibile a sempre più persone, ricoprendo territori sempre più ampi.

              Altro obiettivo per il 2020, in realtà figlio di incontri e interazioni maturate nel 2019, è quello di stringere nuove e interessanti collaborazioni con professionisti e aziende legate al Real Estate. Che UrbisMap vuole essere uno strumento fondamentale anche per gli Agenti Immobiliari lo abbiamo dichiarato più volte, quindi staremo a vedere!

              Infine, nuove e interessanti implementazioni sono già in fase di sviluppo. Sia per quanto riguarda la versione dedicata alle Pubbliche Amministrazioni che per quella gratuita dedicata a liberi professionisti e cittadini. Una fra tutte: è in arrivo la visura catastale acquistabile direttamente dopo il click su mappa!

              Quindi, tanto lavoro da fare anche per il nuovo anno, ma non ci spaventiamo!

              Questo articolo vuole essere anche un modo prolisso per dirti grazie, a te che ogni giorno utilizzi UrbisMap, e date le feste imminenti augurarti un Felice Natale.

              A presto, il team di UrbisMap

              Palermo ha un nuovo Piano Regolatore: la palla passa al Genio Civile

              Dallo scorso 29 Novembre la Città di Palermo ha un nuovo Piano Regolatore Generale. L’ufficio del Piano ha concluso la redazione del Piano che adesso passa al Genio Civile, il quale entro 60 giorni dovrà dare il proprio parere, che se positivo avvierà l’Iter in Consiglio e la fase di partecipazione democratica.

              Un lavoro lungo, di oltre tre anni, con la produzione di quasi 600 tavole, tutto per una nuova Palermo: smart e bio-ecologica, proiettata al 2030 con consumo zero di suolo.

              In parallelo, l’ufficio del Piano sta provvedendo a redigere la relazione e le planimetrie del Piano Particolareggiato del Centro Storico, che verrà anch’esso inviato al Genio per il parere definitivo.

              Come cambierà Palermo con il nuovo PRG?

              Il nuovo PRG di Palermo si prefigge di poter avere, entro il 2030, una Città più verde e con meno consumo di suolo, in linea con gli stessi principi enunciati dal nuovo Piano di Governo del Territorio di Milano, di cui ne abbiamo recentemente parlato in questo articolo.

              Una Città che riesca a valorizzare le aree industriali dismesse, con la prospettiva di uno sviluppo più sostenibile. Una Città che vuole andare verso il recupero del tessuto urbano esistente, la rigenerazione, l’innovazione e il miglioramento architettonico. Ma soprattutto una Città capace di ostacolare la speculazione e favorire l’inclusione sociale.

              Dalla nota rilasciata dai Consiglieri si legge quanto valore viene riposto nella fase che succederà il parere del Genio Civile: la partecipazione attiva di tutta la cittadinanza, dai tecnici alla parte politica, durante la quale si potranno valutare e proporre le misure migliori per lo sviluppo sostenibile della Città di Palermo.

              600 tavole: come agevolarne la consultazione durante la fase partecipativa?

              Dalla nota dei Consiglieri emerge l’enorme quantità di elaborati che nel corso dei tre anni sono stati prodotti per la redazione del nuovo piano. Quasi 600 tavole che se stampate non sarebbero in linea con i principi di eco-sostenibilità dettati dal piano stesso.

              Oltre al fatto di non essere un’azione proprio ecologica, si pensi ad un comune cittadino che desidera visionare il Piano ed eventualmente presentare le dovute osservazioni entro i tempi disponibili. Presumibilmente, si dovrà recare in Comune e consultare tavole e relazioni. Quindi, 600 elaborati da visionare su carta.

              Quanto tempo impiegherebbe il cittadino per visionarli tutti? Aggiungendo magari il fatto che non sia proprio un esperto in materia. Noi pensiamo un’infinità incalcolabile.

              Utilizzare un Geoportale per la consultazione dei Piani, invece, anche durante la fase delle osservazioni, è fattibile? Certo che si!

              “Ripiegare” sull’utilizzo di un Geoportale per la consultazione del Piano, anche in fase partecipativa, invece di stampare oltre 600 elaborati (per chissà quante copie), sarebbe davvero una scelta green, in linea con i principi enunciati dal piano stesso.

              Inoltre, la consultazione sarebbe di libero accesso a chiunque, anche ai meno esperti, e a tutti coloro che seppur esperti non avrebbero mai il tempo materiale per consultare tutte le tavole del Piano in cartaceo, una per una, fino alla seicentesima.

              Un webgis come UrbisMap mostrerebbe a chiunque la pianificazione, questa sovrapposta alla mappa satellitare e correlata alle norme tecniche d’attuazione (così come è già possibile fare con l’attuale PRG di Palermo). Ognuno potrà così verificare facilmente ciò che gli interessa, in qualsiasi momento, da qualsiasi dispositivo e decidere se consegnare al Comune le proprie osservazioni.

              Una scelta decisamente più smart e green. Gli alberi di Palermo ringrazierebbero assai!